L'appello Siria con 40 firme di associazioni: che cosa ne stiamo facendo e come andare avanti



...Vista la riunione dei Ministtri degli Esteri Ue domani a Bruxelles ho mandato la petizione intanto al Ministro nostrano, Terzi. L'ho anche mandata al Ministro Andrea Riccardi che però va coinvolto di più. Anche se l'agenda europea è dettata dettata dalla Francia (ma soprattutto dagli Usa, che alla riunione a Doha in Qatar hanno teleguidato i paesi del Golfo).
 
La petizione si sta  cercando di mandarla - con le 40 firme già racclte - all'estero per averne altre.
 
Parallelamente devo cercare anche il modo di farla arrivare al Consiglio dir umani Onu, al Cons di Sicurezza (ho chiesto alla Wilpf che ha status a New York e Ginevra), all'Ue.
 
Inoltre occorre un'azione sulla Lega Araba, perché stavolta la Nato magari non attacca direttamente, sarà la Turchia a fornire basi e armi e il Qatar a fornire i soldi (e la Libia a fornire ex "ribelli"...) Allora  se si riuscisse ad avere la petizione firmata da alcune comunità arabe, e mandata alla Lega qui e al Cairo, sarebbe utile pressione - alla guerra all'iraq del 2003 la Lega araba si guardò bene dal partecipare viste anche le proteste delle popolazioni? Alla Lega Araba interessano poco i cittadini europei (interessano semmai i governi europei!) ma i cittadini arabi che contestano diventano scomodi, forse. Quindi è una strada da seguire. Per le comunità di Roma cerco io, chi ha sottomano comunità arabe che possano firmare? (saranno divise, la stessa comunità siriana a Roma è divisa)
 
Sul manifesto posso chiedere che la pubblichino come suggerite; vedo di farlo domani. Per avere altre firme.
 
Più firme ci sono meglio è!
 
Il problema è che tutto ciò richiede un sacco di tempo; siuto!
 
Marinella
Da: nella ginatempo <nella.ginatempo at gmail.com>
A: no war roma <nowaroma at googlegroups.com>
Cc: Roberto Disarmiamoli <disarmiamoli at libero.it>; Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it>
Inviato: Mercoledì 30 Novembre 2011 23:36
Oggetto: [nowaroma] Fwd: [semprecontroguerra] Siria-La Turchia soffia sul fuoco,giovedi' sara' ospite dell' UE?

Marco ha ragione, bisogna pubblicizzare di più l'appello contro la guerra in Siria. Marinella perchè non lo mandi al Manifesto con un tuo commento ? Lo stampiamo come volantino da portare al presidio ? Al volantino ci può pensare Roberto ?
Sabato 3 dicembre alle 11,30 trasmetto da radiocittaperta con Manlio Dinucci sulla guerra in preparazione contro la Siria. Saluti Nella

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: marco palombo <elbano9 at yahoo.it>
Date: 29 novembre 2011 12:37
Oggetto: [semprecontroguerra] Siria-La Turchia soffia sul fuoco,giovedi' sara' ospite dell' UE?
A: "pace at peacelink.it" <pace at peacelink.it>, "nowaroma at googlegroups.com" <nowaroma at googlegroups.com>, "semprecontrolaguerra at googlegroups.com" <semprecontrolaguerra at googlegroups.com>


Questa l' allarmante intervista del Ministro degli Esteri Turco. Giovedi' si riuniranno i ministri degli Esteri europei e la Francia ha proposto di invitare la Turchia a illustrare la posizione della Lega Araba verso la Siria.
E' veramente difficile capire quanto questo atteggiamento Turco e Francese sia condiviso dagli altri stati, sia europei sia arabi. Pero' visto il precedente della Francia e Inghilterra con la Libia, con questi paesi che hanno dato inizio alle ostilita' imponendo agli altri i loro tempi, preoccuparsi e' obbligatorio. C'e la possibilita' di una accelerazione verso il conflitto armato aperto,se poi l' allarme si dimostrera' non fondato sara' meglio per tutti.
Dato che la petizione contro la guerra in Siria ha raccolto gia' quasi 500 adesioni io un comunicato stampa proverei a farlo.
marco

Siria: Turchia, se esodo zona cuscinetto

Davutoglu, 'no azione militare, ma pronti a ogni scenario'

29 novembre, 11:28
  • (ANSA) - ISTANBUL, 29 NOV - La comunita' internazionale potrebbe decidere che in Siria c'e' bisogno di una zona cuscinetto, se centinaia di migliaia di persone dovessero provare a fuggire dalle violenza. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, in un'intervista alla tv Kanal 24. La Turchia non vuole considerare l'opzione militare per un intervento in Siria, ma e' pronta a ogni possibile scenario, ha aggiunto.
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