R: [pace] Il polverone di Avaaz sulle multinazionali



Title: Avaaz.org - The World in Action

Alessandro,  

lungi da me fare il tifo per qualcuno. Nemmeno nel calcio riesco ad appassionarmi, purtroppo !  

Ma io vorrei che le idee oneste, quelle che possono far girare gli uomini e il mondo nel verso giusto non restino nell’aria senza riuscire a diventare concrete.  E’ vero, la società civile deve generare i movimenti perché solo così può nascere la vera democrazia, però dobbiamo perdere meno treni possibili. Adesso sta arrivando quello delle elezioni.

Ieri sera, credo per la prima volta, nel Nuovo programma di Santoro si è “timidamente accennato” al taglio delle spese militari come risposta alle richieste delle banche. Non mi pare che nessun partito finora abbia messo questo punto come “cosa da fare se vinco” e nel frattempo noi stiamo a parlare nella nostra piccola comunità su quale sarebbe  la strada ideale o se la Tavola per la Pace doveva o non doveva vedere Fini.

Come ho già detto, accetto la tua coerenza ma dobbiamo muoverci e far diventare la nostra voce parte del programma di tutti i partiti, indiscriminatamente. Poi noi voteremo quelli che  ci  sembrano più onesti,   ma non voglio dover continuare a convivere con un  sistema che consente che il 99% ( per dirla come a Occupy W.S.) della popolazione sia assoggettata da una minoranza intellettuale ( sic !) che impone a tutti gli altri  le sue scelte e le sue regole, vendute con sistemi di marketing e mascherate da sistema democratico.

 

Quando inventarono la polvere da sparo, le dame e i cavalieri la considerarono uno strumento sleale perché non premiava più il più forte e il più  valoroso ma solo il più ricco e potente. Poi la storia ci ha  abituato a non considerare più la lealtà  come un valore.

 

Alessandro, il polverone dobbiamo alzarlo anche noi. Onestamente e coerentemente ….  Ma deve vedersi da lontano e si devono sentire anche gli zoccoli dei nostri cavalli che arrivano. 

Altrimenti rischiamo di scrivere tanti bei “temini” che ci leggiamo solo tra di noi mentre l’1% continua a buttare bombe, a deforestare l’Amazzonia, a buttare rifiuti tossici a mare e toglierci il lavoro e le pensioni e quelle assistenze sociali che il nostro bilancio, purtroppo, a detta loro, non si può più permettere.

 

Conto molto sul “Manifesto dei Movimenti” e sulla sua esportazione come modello per tutta Europa, ma in Italia il treno passa prima delle prossime elezioni e non dovrebbe tardare.

 

Scusa e scusate tutti lo sfogo, ma io sono una persona pratica che sapendo che esiste una lunga lista di priorità, pur di realizzare le prime della lista è disponibile a sacrificare, almeno per un po’ di tempo, le ultime.  Nella vita non si può avere tutto, ma se si realizza anche solo una parte di quello che si vuole, è sempre meglio di niente.   Buon fine settimana.

 

Ernesto

 

 

 

 

Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Alessandro Marescotti
Inviato: giovedì 3 novembre 2011 22.17
A: Lista pace Peacelink
Oggetto: R: [pace] Il polverone di Avaaz sulle multinazionali

 

Ernesto, Avaaz e' solo uno dei nuovi nati che ci piovono dall'alto come Ufo. Una volta la societa' civile generava i movimenti, oggi i movimenti vengono attivati via web da entita' che nascono a tavolino chissa' dove.
Che poi io debba inseguire via web questi alieni cosi' come migliaia di giovani si mettono le nike a comando, e' qualcosa che mi inquieta.
Qui finisce la sovranita' popolare e comincia il marketing sociale pilotato da entita' che non controlliamo.
Scusa la schematicita'.
Ciao
Ale


From: Ernesto Celestini <ernestocelestini at hotmail.com>

Date: Thu, 3 Nov 2011 18:07:18 +0100

Subject: R: [pace] Il polverone di Avaaz sulle multinazionali

 

Alessandro,

 

ho lavorato parecchi anni nelle vendite, quindi potrai immaginare quante volte mi sia trovato a dover far fronte a situazioni improponibili causate dalla poca professionalità con cui i vertici aziendali (credo di poter dire di molte aziende italiane) lasciano abitualmente affogare i loro responsabili periferici che però trovano  quasi sempre un modo per raggiungere e superare i budget (spesso) imposti.

Una delle tecniche usate quando ero in difficoltà era quella del polverone: coinvolgevo tutti con lettere, e-mail, fax, visite, regali …. Ovviamente non potevo essere troppo selettivo e buttavo dentro chiunque.  Anche quelli che sapevo non la pensavano come me o che vendevano per la concorrenza, alla fine però arrivavo dove volevo.

 

Anche se AVAAZ non è una associazione basata solo sui principi morali, non si deve scartare a priori solo per questo !

Pensa solo a quanta gente riesce a campare, bene o male, in tutto il mondo, malgrado i loro governanti.  

Se AVAAZ riesce a far arrivare certe informazioni a qualche milione di persone, se la cosa ci fa comodo, approfittiamone e appoggiamola. Invece quando agisce contro i nostri principi, combattiamola.

 

Quindi io direi : appoggiamoli per fare il polverone, tanto in questo caso danno non fanno, e poi chiediamo anche di abbracciare l’appello di Padre Alex Zanotelli.  Proviamo a fare strategia anche noi. Quelli i cannoni già li hanno fatti sparare.

 

Che ne pensi ?

Un abbraccio

Ernesto

 

 

 

Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Alessandro Marescotti
Inviato: giovedì 3 novembre 2011 13.43
A: Lista pace Peacelink; news at peacelink.it
Oggetto: [pace] Il polverone di Avaaz sulle multinazionali

 

Questa iniziativa di Avaaz contro le "multinazionali" non serve a nulla.
Un nodo concreto per dire no alle multinazionali e' opporsi alla guerra e chiedere il taglio delle spese militari per combattere la crisi.
Ma Avaaz fa un polverone di dichiarazioni sulle multinazionali per non andare al fondo delle cose che contano.
Se Avaaz si fosse accorta delle multinazionali durante la guerra in Libia sarebbe credibile. Adesso no.

Alessandro