R: Re: Re: [pace] Per Flavio Lotti - Tavola della Pace



Title: Virgilio
ah, c'è il problema di "partire dalla scuola".
Ma dobbiamo prendere spunto proprio da Gheddafi?
Ecco un altro problema.
C'è un posto oggi in Africa in cui a milioni, proprio in questo momento, rischiano di morire di fame e di sete.
Non è assurdo che nessuno abbia pensato di usare velivoli per recapitare alle moltitudini di morenti cibo ed acqua?
Non sarebbe questo un vero intervento umanitario a protezione dei civili?
Quanti conoscono il nome di questo posto?
Se ne parla in qualche scuola?
Qualcuno ha chiesto di mobilitare navi, aerei, elicotteri?
Costa forse troppo?
Non è questa indifferenza al vicino povero e debole, che ti muore accanto, in silenzio, più spaventosa della solita, gridata, esecuzione di piazza?




----Messaggio originale----
Da: alfonsonavarra at virgilio.it
Data: 26-ott-2011 21.42
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: R: Re: Re: [pace] Per Flavio Lotti - Tavola della Pace

Mi dispiace ma non ho capito questa discussione.
La Tavola della Pace non aveva già preso le distanze con la Perugia-Assisi dalla guerra libica?
Quindi, a maggior ragione, ha preso le distanze dalla barbarie contro Gheddafi...
Che, disgraziatamente, non è l'epilogo della guerra.
Pensiamo solo a questo aspetto.
La Nato non ha usato l'uranio impoverito in grande quantità?
Per quelli - e saranno tantissimi! - che agonizzeranno, con i tumori trascinati per anni, la fine di Gheddafi potrebbe essere un sogno!


----Messaggio originale----
Da: a.marescotti at peacelink.it
Data: 26-ott-2011 18.33
A: "Lista pace Peacelink"<pace at peacelink.it>
Ogg: R: Re: Re: [pace] Per Flavio Lotti - Tavola della Pace

Grazie Michele e ringrazio tutti coloro i quali sono intervenuti.

Credo che una corale richiesta come questa sia molto positiva. Siamo in tanti a provare lo stesso disagio e la stessa pena nel vedere che le guerre distruggono interi patrimoni educativi, e' come se bruciassero biblioteche di memoria condivisa.

Cosa penseranno adesso i bambini leggendo le favole e le poesie per la pace di Gianni Rodari?
Che Rodari le aveva scritte contro il guerrafondaio Gheddafi e per la Nato intervenuta a ristabilire la pace?

Lo schema interpretativo e' ormai questo: la guerra e' stata fatta per la pace. Guerra alla guerra, come diceva Rodari, ma con ben altre intenzioni comunicative.

Nel nuovo schema buoni/cattivi ormai passera' ogni equivoco.

Il presente riscrivera' il senso del passato e della stessa letteratura per ragazzi. Le emozioni manipolate del presente saranno il fulcro attorno a cui tutto il nostro passato culturale sara' rivissuto in chiave stravolta.

La verita' e' che e' stata espugnata non solo Sirte ma la stessa letteratura, la sfera emozionale che la interpreta.

Alla devastazione e al desolante vuoto educativo che ogni guerra lascia occorre reagire tutti quanti piantando un seme di speranza.

E' questo il momento di non tacere, anche a costo di apparire un po' rompiscatole.

Grazie ancora a tutti
Alessandro

www.peacelink.it

-----Original Message-----
From: "Michele Boato" <micheleboato at tin.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Wed, 26 Oct 2011 17:44:01
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: Re: [pace] Per Flavio Lotti - Tavola della Pace

la pubblichiamo sul prossimo numero di Gaia
Michele Boato



> da modesto bibello , condivido anch'io
> alessandro capuzzo, trieste
>
>> Da: paolozuliani at email.it
> Data: 25/10/2011 18.45
> A: <pace at peacelink.it>
> Cc: "Alessandro Marescotti"<a.marescotti at peacelink.it>,
> <redazione@peacelink.
> it>
> Ogg: Re: [pace] Per Flavio Lotti - Tavola della Pace
>
> Non cono un insegnante, ma un operatore delle politiche giovanili:
> condivido
> appieno la riflessione di Alessandro e la proposta di Valerio..... da
> estendere
> a chiunque ritenga di avere un ruolo "consapevolmente" educativo nella
> nostra
> società.
> Mandi!
> Paolo Zuliani - Gorizia
>
>
> Il giorno 25/ott/11, alle ore 12:30, Valerio Gennaro ha scritto: Caro
> alessandro,
>
> questa tua bellissima riflessione meriterebbe di essere proposta e
> sottoscritta da altri insegnanti (se non sono altrimenti distratti!).
> Chi può farla girare?
>
> un abbraccio
> valerio
>
>  Dr. Valerio GENNARO
> Comitato Tecnico Scientifico
> Medici per l'Ambiente (ISDE-Italia)
> c/o Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione
> Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST, NORD)
> L.go R.Benzi, 10 -16132 GENOVA
> Tel: 010.310260 - 010.5737557
> cel. 340.3436554
> www.isde.it
> I poveri vanno alla guerra, a combattere e morire per i capricci, le
> ricchezze e il superfluo di altri (Plutarco).
>
>
>
>
> At 11.44 25/10/2011, Alessandro Marescotti wrote:
>
> Caro Flavio,
> ho provato a telefonarti. Ti scrivo. E condivido in rete queste poche
> parole,
> spero sensate. Comunque scritte con il cuore e con sincerita'.
>
> L'epilogo vergognoso di questa vergognosa guerra richiede a mio parere una
> netta presa di distanza da parte della Tavola della Pace.
>
> Come sai sono un docente e ti scrivo dalla mia aula scolastica, fortemente
> colpito dalle reazioni dei miei studenti di fronte alla fine di Gheddafi.
>
> Ne abbiamo parlato poco fa in classe.
>
> Ti scrivo dopo aver toccato con mano come i miei studenti - che hanno
> partecipato alla marcia Perugia Assisi e al momento formativo di Bastia
> Umbra -
> siano stati in gran parte convinti dai mass media che questa fosse la
> degna
> fine della guerra e del dittatore.
>
> Il disastro educativo - perche' di disastro si tratta - e' enorme. Ma non
> irreparabile.
>
> Ho ascoltato frasi che mai avrebbe detto un ragazzo se la Tv non lo avesse
> abilmente istigato a stare dalla parte dei carnefici. E quando oggi si usa
> la
> parola 'dittatore' tutto diventa lecito. Del resto le guerre coloniali
> italiane
> non furono promosse allo scopo dichiarato di eliminare la schiavitu' in
> Africa?
>
> Una mentalita' che pensavo cancellata risorge e vedo nelle parole dei miei
> ragazzi una barbarie non loro.
>
> La barbarie non nasce spontaneamente nei ragazzi.
>
> Non possiamo proporre alle scuole l'educazione alla pace e assistere al
> suo
> scempio, ad opera di un imbarbarimento della comunicazione.
>
> Il disastro mediatico e' di proporzioni mai viste e colpira' al cuore il
> nostro progetto pedagogico.
>
> Anzi: lo ha gia' colpito. Ma non lo ha affondato.
>
> La falla da riparare e' spaventosa.
>
> Siamo in balia di un mix di valori talebani e perbenismo della Nato che
> convivono in un'apoteosi della "guerra giusta" (quando mai se ne e'
> combattuta
> una sbagliata?).
>
> La scuola e l'educazione hanno perso il controllo della situazione perche'
> dopo ore di immagini di "guerra giusta" cosa possiamo aspettare che
> rimanga
> nella mente dei ragazzi e purtroppo anche dei loro docenti?
>
> A che e' servito marciare per ricordare Capitini se poi i ragazzi vedono
> torturare Gheddafi senza alcuna immediata presa di distanza di Napolitano
> e
> della stessa Tavola della Pace?
>
> E cosi' alcuni ragazzi mi hanno detto che quello che era stato fatto "e'
> troppo poco". Anzi hanno sbagliato per difetto. Perche' Gheddafi
> "bisognava
> lasciarlo in vita per fargliene ancora di piu'".
>
> Il disastro diverra' irreparabile se non riportiamo in campo la cultura
> contro la barbarie, la letteratura contro la volgarita', il diritto contro
> l'abuso, l'etica contro il business, la scienza per la salvare e non per
> colpire.
>
> Lo dobbiamo fare a partire dalla scuola in nome della civilta'.
>
> Occorre un forte recupero educativo di fronte a quanto i media - anche
> quelli
> 'progressisti' - hanno colpevolmente distrutto in questi giorni.
>
> Ormai la politica divora tutto, anche la storia e la cultura, usando la tv
> come una clava che manda in frantumi il nostro non facile lavoro di
> insegnanti.
>
> Qualcuno dovra' pure dire scusa.
>
> E' passato il messaggio che tutto cio' che hanno fatto i vincitori fosse
> giusto.
>
> Non possiamo costruire negli anni valori positivi di nonviolenza per farci
> distruggere nei giorni un intero progetto di pace e di educazione.
>
> Lo tsunami della "guerra giusta" oggi ha annichilito decenni di impegno di
> educazione alla pace e non possiamo continuare a fare finta di nulla.
>
> Bastano dieci minuti di Tv per spazzare via un anno di insegnamento.
>
> Basta un rutto, una parolaccia, un grande fratello, una bomba, una tortura
> esibita in pubblico - il tutto senza commento ma con compiaciuta sete di
> audience - e il gioco e' fatto. Milioni di euro di spese per la scuola
> bruciati
> in poche ore di barbarie sul video. Ore di impegno educativo sbriciolate
> in un
> attimo.
>
> Il disastro e' avvenuto e se vai a parlare nelle scuole, dai bambini a
> ragazzi, scoprirai che ti diranno cose brutte, atroci, cose che non
> avresti mai
> voluto sentire.
>
> Ma ho anche una grande speranza, perche' i ragazzi non sono scemi. E
> appena
> si accorgono di essere ingannati si ribellano, cambiano opinione e non
> difendono le loro convinzioni sbagliate, capiscono di essere stati
> manipolati
> dagli adulti.
>
> In un'ora di buona discussione - poco fa in classe - ho assistito al
> dubbio e
> al cambiamento.
>
> Questi ragazzi hanno bisogno di esempi educativi, positivi. Ci guardano.
>
> Hanno bisogno dell'esatto opposto di quello che hanno visto.
>
> Altrimenti andranno a gettare i sassi dai cavalcavia senza grandi scrupoli
> di
> coscienza.
>
> La coscienza.
>
> Cosi' assopita.
>
> Cosi' anestetizzata.
>
> Abbiamo osannato come eroi quelli che hanno bombardato l'ospedale di Sirte
> terrorizzando i feriti, le donne, i vecchi e i bambini: e ci stupiamo se i
> ragazzi non hanno ideali?
>
> Con il silenzioso disimpegno e con l'ignavia di chi avrebbe dovuto dire
> solennemente "basta" (mi riferisco a Ban Ki Moon, al Papa e a Napolitano)
> e'
> avvenuto qualcosa che dovremo raccontare ad occhi bassi come esempio della
> vergogna internazionale, in una commissione che ristabilisca la verita' in
> questa guerra.
>
> Come monito per il futuro ma anche - perche' no - promuovendo una
> commissione
> internazionale di indagine  che processi per i crimini di guerra commessi.
>
> O noi riusciamo a dire con chiarezza questo a la guerra si ripetera'.
> Umanitaria e indecente come sempre.
>
> Occorre una netta presa di distanza dallo scempio.
>
> Le nostre  parole dovranno avere la credibilita' di quelle di don Milani e
> Capitini o noi abbiamo fallito.
>
> Dobbiamo dire con chiarezza che questa guerra ha travolto tutti i principi
> di
> legalita' e di decenza.
>
> Perche' questa guerra ha sodomizzato le coscienze prima ancora di
> Gheddafi.
>
> Dalla scuola dovra' partire un recupero di dignita' e verita'.
>
> Spero che condividerai il mio grido di dolore e questo bisogno di
> speranza.
>
> Un caro saluto
> Alessandro
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