lettera NO F35




 

TAVOLO NO F35 : “LA CRISI C’E’, FACCIAMOLA PAGARE ALLE SPESE MILITARI”

 

Era il titolo del nostro volantino allo sciopero generale contro la Finanziaria lacrime e sangue, che  taglia su SCUOLA, PENSIONI, SPESE SOCIALI, SANITA', è contestata da regioni, enti locali, lavoratori, insegnanti, ricercatori, studenti, disoccupati, musicisti, agricoltori, medici, poliziotti ecc  e renderà ancora peggiori le condizioni di vita  di chi non ha privilegi, potere e soldi.

 

“Eppure il Governo è pronto ad affrontare una spesa pubblica complessiva di almeno 16 miliardi di euro per il PROGETTO F35 (14 per l’acquisto di 131 cacciabombardieri), pur continuando a esprimere dubbi e lamentele con il partner USA/Lockheed Martin sulla reale efficacia degli aerei e sui ritorni industriali e tecnologici (da sempre favoleggiati ma mai confermati).”

 

Continuiamo a definire IRRESPONSABILE questa SCELTA che pagheremo noi; il costo di un cacciabombardiere è ufficialmente raddoppiato dai primi accordi Italia USA, gli stessi Stati Uniti  e altre nazioni europee riducono o sospendono ordini:  ma l’Italia “tira diritto”.

 

Nel novarese si tratta poi di aspettare a bocca aperta e mani giunte le briciole del mega investimento pubblico : qualche posto di lavoro temporaneo nei cantieri (anche l’appalto  per il capannone dell’assemblaggio, 185 milioni di Euro,  NON è stato vinto da  società locali, ma dalla “chiacchierata” Maltauro, azienda che costruisce in basi militari e anche nel  progetto C.A.S.E. in Abruzzo); poi servono i tecnici di Alenia, che ci sono già.

In cambio: enorme e sproporzionato investimento di fondi pubblici, occupazione di territorio pubblico per interessi privati, inquinamento locale ambientale, acustico, atmosferico, traffico di mezzi pesanti e soprattutto…. speranza di guerre aeree future.

 

Siamo cittadine/i contribuenti e vogliamo investimenti sociali necessari per la crisi invece di  finanziamenti per MACCHINE DA GUERRA, strumenti di morte e distruzione contrari alla nostra Costituzione.

Chiediamo ancora una volta di avere il CORAGGIO MORALE di USCIRE DAL PROGETTO F35  e l’INTELLIGENZA ECONOMICA di reinvestire in produzioni civili, energetiche e sociali, che garantiscono PIÙ POSTI DI LAVORO e PIÙ BENEFICI alla società civile in tempo di CRISI.

Servono scelte più coraggiose e investimenti più lungimiranti, non lungi-bombardanti.

 

 

TAVOLO NO F35 NOVARA

ASSOCIAZIONE PER LA PACE - LABORATORIO PER LA PACE

MEDICINA DEMOCRATICA