Immersione



Immersione

Ad ogni epoca corrisponde ovviamente un tipo di immersione. 

Nella modernità, l’individuo era tenuto buono dallo stato sociale, dalle ore trascorse in compagnia al circolo ricreativo del dopolavoro, dalle sirene di una casa popolare o comunque a prezzo agevolato, dall’accessibilità di prodotti sfornati dalla tecnica come auto, elettrodomestici, ecc. Con la parentela ci si riuniva per le feste e le singole famiglie facevano il punto della propria situazione.    

Quelle figure d’epoca – come quelle famiglie (al pari di quei lavoratori) – sono adesso considerate categorie zombie; e la parentela è morta: non si sa nemmeno più da chi dovrebbe essere composta. 
Il sistema ci culla con mezzi meno tangibili: testa e contesto. E allora ci può bastare la mera prospettiva di svolgere un lavoro cognitivo o quella che il battito di una farfalla in un luogo fa scoppiare un cataclisma in chissà quale altra parte del mondo. Così pure, ci teniamo tutti al nostro corpo e a farlo invecchiare al più tardi. In testa – a luce fissa - abbiamo il sesso e/o il prossimo film da non perdere. Quando ragioniamo, invece, pensiamo a come poter spiegare ai nostri figli che il loro tenore di vita sarà volente o nolente inferiore al nostro.  

C’è chi vede le cose positivamente. Best e Kellner nel 1991 scrivono: “La teoria postmoderna del potere decentrato consente una moltiplicazione delle possibilità di lotta politica, che non viene più confinata solo al terreno della produzione o dello Stato. L’idea che il potere e la resistenza potenziale sono dovunque può quindi ispirare più entusiasmo che depressione e può aiutare a politicizzare aree nuove dell’esistenza sociale e personale”. 
Si pensi a quelli che sono stati il femminismo prima e il pacifismo poi.

Tornando ai giorni nostri, è tristemente naturale che ogni gruppetto festeggi con se stesso la bocciatura del lodo Alfano, anziché organizzare la scesa in campo di tutta la città.  
 
Il postmodernismo installa nella stessa persona questo carattere distintivo della contraddizione fra il pensare al prossimo viaggio e, contemporaneamente,  al come arrivare a fine mese. 

17/10/9 – Leopoldo BRUNO