Re: [pace] NODALMOLIN, 4 luglio: tutte/i a Vicenza



Andiamo a Vicenza il 4 luglio, giornata dell'indipendenza.
Ciao, Enrico




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From: "Marta Zecchetto" <martanornuv at yahoo.it>
To: <undisclosed recipients:>
Sent: Thursday, April 23, 2009 11:12 PM
Subject: [pace] NODALMOLIN, 4 luglio: tutte/i a Vicenza


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> 4 LUGLIO: GIORNATA DELL'INDIPENDENZA DI VICENZA
> Appello: alla vigilia del G8, tutte/i a Vicenza
>
> Alla vigilia del G8 e dell'arrivo in Italia di Obama i No Dal Molin
invitano tutte e tutti a Vicenza per liberare il Dal Molin dalla nuova base
di guerra Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo
> sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo [...]
> un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che
> quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.
> [Incipit alla Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America]
>
>
> Vogliamo essere indipendenti nel costruire il futuro del nostro
territorio; vogliamo che quest'ultimo sia sensibile alle opinioni di gran
parte dell'umanità che rifiuta e, troppo spesso, subisce la guerra come
strumento di controllo e oppressione.
> Vogliamo costruire l'Altrocomune come pratica di autogestione e autonomia
dei cittadini, fondandolo sulla disobbedienza alle imposizioni e sulle
pratiche condivise; vogliamo riprenderci la nostra terra come luogo del
vivere bene collettivo e non come oggetto di scambio tra governi.
>
> Dall'8 al 10 luglio, alla Maddalena, si terrà il vertice del G8; in
un'isola volutamente scelta perché inaccessibile a ogni voce di dissenso,
capi di stato e di governo si riuniranno per decidere le sorti del nostro
futuro, senza di noi. Tra essi, ci sarà il Presidente statunitense Obama:
come si giustificano le sue promesse sulla fine dell'arroganza militare
statunitense quando a Vicenza fa base la guerra al Dal Molin?
>
> La vicenda vicentina rappresenta, da questo punto di vista, una delle
tantecontraddizioni nella politica estera statunitense che promette
legalità, rispetto e trasparenza, ma pratica illegalità, sopruso e
imposizione. Come annunciato da importanti esponenti dell'amministrazione
nordamericana, il Dal Molin sarà oggetto di discussione del summit al G8,
non per restituire la democrazia a coloro a cui è stata negata, bensì come
oggetto di accordo segreto e scambio tra governi per la ridefinizione, a
partire da Africom, della presenza militare statunitense in Italia.
>
> Vicenza, patrimonio Unesco, è assoggettata alle servitù militari; la città
che ha espresso la propria netta opposizione e ha ricevuto per questo la
solidarietà di ogni angolo d'Italia, ha visto il bavaglio stringersi sulla
sua bocca: palesi illegalità progettuali hanno accompagnato il tentativo di
"sradicare alla radice il dissenso locale" prima impedendo alla città di
esprimersi, poi perseguendo centinaia di cittadini con condanne pecuniarie e
procedimenti penali.
>
> Ma Vicenza è anche uno dei tanti luoghi di costruzione di quel mondo che
non accetta il diktat di quanti, riuniti per pochi giorni nelle regge
imperiali, vorrebbero scrivere a tavolino la nostra storia.
> Quello del movimento vicentino non è un romanzo romantico e triste; le
donne e gli uomini di questa città vogliono riscrivere la storia reale,
stracciando le pagine su cui politici e militari hanno già disegnato il suo
futuro di asservimento e tacita accettazione.
>
> Il 4 luglio, giornata in cui gli statunitensi festeggiano la propria
indipendenza dall'impero britannico, vogliamo decretare la nostra
indipendenza dall'impero militare statunitense, liberando la terra dalla
presenza di una nuova base di guerra.
>
> Nei tre anni di mobilitazione trascorsi abbiamo imparato che un sol giorno
non cambierà le sorti della nostra città; ma sappiamo anche che la strada
che abbiamo davanti non può che portarci a nuove sfide: per questo, alla
vigilia del vertice del G8 e dell'arrivo in Italia di Obama, chiediamo alle
donne e agli uomini che vogliono opporsi alla militarizzazione e alla guerra
di tornare nelle strade di Vicenza e iniziare a costruire, dal basso e
collettivamente, l'indipendenza dell'Altrocomune, ovvero un territorio
libero e inospitale alla presenza militare perché vissuto e realizzato da un
arcobaleno di diversità che, nel costruire un mondo di pace, liberano il
territorio dalle servitù militari e dalle devastazione ambientale.
>
> 4 luglio 2009 a Vicenza, restituiamo il Dal Molin ai cittadini
> Indipendenza, dignità, partecipazione: la terra si ribella alle basi di
guerra.
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>
> Per informazioni e adesioni:
> comunicazione at nodalmolin.it
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> www.nodalmolin.it
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> P.S. proprio nei momenti in cui diffondiamo l'appello è stata diffusa la
notizia di un possibile spostamento del G8 all'Aquila.
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