Re[2]: [pace] nova fase






On 08/22/2008 at 12:05 Andrea Polzoni wrote:

>ciao Danilo non mi ero scaraventato contro di voi e ho letto che il
>vostro intervento e' critico e si dissocia per molti versi dalla religione
>praticata dalle gerarchie ...



Caro Andrea, la tua rabbia è energia preziosissima, è più che giustificata ma va trattata in modo da renderla utilizzabile affinché vi siano cambiamenti sociali risolutivi dei problemi che ben conosciamo.

Per prima cosa renditi conto che bisogna studiare, prepararsi lungamente, analizzare raccogliendo informazioni e conoscenze ben oltre quelle che sono comunemente facilmente reperibili.

Non si può pensare di vincere il MOSTRO SUPERSTIZIOSO senza essere preparati a tal punto da poter battere chiunque in qualsiasi disquisizione sull'argomento.


Sempre all'insegna del metodo pacioso, iperpacifico (non pacifista, bada bene: il pacifista se ne va, profondamente ignorante com'è, dietro ai preti basta che essi issino la bandiera della pace e dei diritti; i pacifisti sono come gli ambientalisti, che pur avendo sempre in bocca la parola ambiente tutto fanno tranne quelle cose che sono necessarie a preservarlo) occorre passare da una fase di "resistenza laica" (resistono, bada bene, le persone che non sanno cosa fare, quelle che non conoscono la materia) ad una fase di:

- chiarimento della situazione deteriorata e

- affermazione di una nuova situazione funzionale in perfetta armonia con lo stato reale delle cose.


Caro Andrea, occorre pazienza e preparazione. Prepariamoci per bene, studiamo, studiamo, studiamo, altrimenti non potremo che portare avanti altro che la solita vuota politica ANTI, CONTRO, NO a questo, NO a quello, NO a quell'altro. NO lo dicono le persone ignoranti che non conoscono la materia che affrontanto e quindi non sanno cosa fare, non sanno cosa sia bene fare.

Anche se vengono pubblicati da stimati giornali e riviste, anche se vengono chiamati a convegni e seminari, coloro che dicono NO sono persone ignoranti e prive di progetto.


Caro Andrea, ti prego, fa attenzione:


"... La quarta certezza è la consapevolezza che un generale progresso viene da tempo ostacolato anche da quell'istituzione tuttora, ma ormai indebitamente, chiamata religiosa. Essa non si è premurata affatto di evolvere nel tempo ed oggi è ridotta a null'altro che un cumulo di credenze irrazionali, di dogmi superstiziosi. In questo modo essa ostacola proprio quel genuino sentimento religioso che è proprio dell'essere umano e che va invece giustamente lasciato libero di svilupparsi. Occorre quindi liberare la società dalla nefasta influenza dell'istituzione superstiziosa, a cominciare dal metodico plagio dei minori, relegandola in uno dei musei di sua proprietà. Allo stesso tempo occorre focalizzarci su quell'etica perennemente a disposizione di ognuno, perché accessibile tramite l'osservazione diretta della realtà, e creare organizzazioni, strumenti e pratiche sociali che ci mantengano uniti sulla base di questi eterni e del tutto condivisibili valori ..."


tratto da http://la-politica-dei-punti-notevoli.hyperlinker.org


Caro Andrea, noi persone per bene non dobbiamo, pacificissimamente, solo distruggere filosoficamente, linguisticamente, culturalmente ciò che è corrotto e decrepito. Noi persone per bene dobbiamo soprattutto costruire qualcosa di meraviglioso in grado di superare ogni critica e così funzionale da permetterci di trasformarci da accozzaglia di gente, come siamo oggi, in una vera comunità innamorata e premurosa di sè.


Un'ultima cosa: il Laboratorio Eudemonia sono io e nessun altro. Le associazioni di pensiero, checché ne pensino ancora gli ignoranti, sono deleterie; ogni associazione è un grosso blocco di pensiero non raffinato e non raffinabile, la cui sensibilità non può manco avvicinarsi a quella dei singoli individui.

Le associazioni di pensiero sono come i partiti: si basano sulla forza non sull'intelligenza.

L'unione fa la forza, hanno pure la sfrontatezza di dire!

Le associazioni di pensiero sono come i partiti: sono ciucce e prepotenti FORZE POLITICHE e SOCIALI.

Gli individui, le persone comuni, i singoli cittadini: possono essere o divenire INTELLIGENZE e SENSIBILITA' POLITICHE e SOCIALI.


I prepotenti si associano. Le persone per bene mai si sognano di fare squadra.

Anche a questo proposito ti prego di leggere con attenzione:


"... L'essere progressisti oggi parte da qui: dal procedere soli, non affiliati a nessun gruppo o fazione. Perché la debolezza di un individuo è anche la sua sensibilità e raffinatezza di pensiero ed accettando di essere deboli noi stessi, non più marionette nelle mani di leader, non più ignoranti membri di forti ma rozze, tonte e prepotenti associazioni, avremo spalancato le porte ad una società capace di percepire ogni singola e più minuta esigenza al suo interno e di farsene immediato carico con successo. Essere soli oggi, non accettando di partecipare ad altri gruppi di stampo tradizionale e tantomeno di costituirne di propri, bensì focalizzandosi e lì, sì, concordando su singoli obiettivi e cooperando pure al loro raggiungimento, non è più un disvalore. 

Essere soli dà invece la misura esatta della genuinità, dell'onestà e del complessivo valore del proprio contributo e progetto cui si partecipa ..."

sempre da: http://la-politica-dei-punti-notevoli.hyperlinker.org


Questa è roba che non trovi sui giornali progressisti e le rivistine del cinquepermille! I progressisti sono come gli ambientalisti: inseguono il progresso senza mai raggiungerlo.

E' giunto invece il tempo di distinguere tra PROGRESSISTI e PROGREDITI! Tra gente che finge e gente che è intimamente coerente con quello che dice.


Caro Andrea, tu sei una persona giustamente arrabbiata, quindi estremamente RARA e PREZIOSA ai fini del buon cambiamento. Ti prego, però: se davvero tieni al risultato, preparati: studia, studia, studia. In fondo tutto il male del mondo deriva solo da ignoranza e superstizione. E se si desidera cambiare il mondo occorre solo una cosa: studiare, studiare, studiare!

E vedrai che così facendo chi ha torto e chi ha ragione avrà rispettivamente il fatto suo. E così, ognuno avendo quel che gli spetta, la PACE si potrà affermare durevolmente, stabilmente!


Un caro saluto, ciao,

danilo d'antonio
laboratorio eudemonia