Re: R: Re: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio bene-Lidia Menapace



si Alfonso ci sono molte persone che portano dentro di se gli esempi splendenti di esseri umani che sono stati capaci di darsi agli altri senza riserve nella visione splendida e netta della giustizia della verita' e della liberta'...

 

poi certo purtroppo oggi la massa conformista e consenziente si dice pacifista concreta e balbetta ipocritamente sul perche' si debba alimentare la catastrofe progressiva..

incoscienti di esser guerrafondai concreti loro..e non pacifisti astratti noi..

totalmente appiattiti come sono sul progressivo slittamento di cio' che ancora comodamente credono democrazia verso una forma di fascismo imposta da decenni da poteri occulti che manovrano come povere marionette i loro eletti..

si sentono progressisti...riformisti...

a progredire nel mondo sono i profitti delle multinazionali che sfruttano e usurpano dignita' e umanita' in mille modi...

a regredire e' la civilta' i diritti e la giustizia...

e ancora strillano che di cio' ha colpa berlusconi..

ecco questo e' lo specchio del disastro..

perche' lui ora si fa' le leggi per se..

ma i loro paladini come mai non han fatto la riforma della giustizia?

erano occupati a scalar banche con ricucci...si ma poi?

eppure questi soggetti di barbarie fanno gli pseudointellettuali senza aver letto neanche quei 4libri che gia' ampiamente basterebbero... perche' loro al primo fischio del pifferaio si son gettati a capofitto nel burrone che porta a diventar  " da cittadini a sudditi " e se tu suddito non sei perche' pensi con una coscienza attiva e riesci a seguire e volere un idea di mondo altro dal loro ti danno addosso i fasciodemocraticiprogressisti...

ma io ancora vedo chi sa e fa'..chi capisce e resiste..chi ha la dignita' di rifiutare l'umilta' di ricercare e ricercarsi..il coraggio di dire...

e' piu' politico un pezzo rap di tutte le loro deleghe a perdere

"la sera guardatevi blob"


saluti
----- Messaggio originale -----
Da: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Lunedì 30 giugno 2008, 19:21:24
Oggetto: R: Re: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio bene-Lidia Menapace

A proposito di coerenza nell'impegno politico ed etico, mi permetto di
citare Rosa Luxemburg, la rivoluzionaria comunista polacca di origine
ebraica: al Reichstag nel 1914, nel momento decisivo, votò contro i
"crediti di guerra" insieme al solo Karl Liebknecht, mentre la
socialdemocrazia, rimangiandosi i roboanti slogan di "guerra alla
guerra", appoggiava apertamente, non a parole ma appunto con il voto,l’
aggressione tedesca che diede il la alla Prima Guerra Mondiale.
Da
questo "tradimento della socialdemocrazia" che, rinnegando il
pacifismo, scelse ovunque, in Francia, in Russia, in Gran Bretagna (ed
in Italia con il "non aderire ne' sabotare") ..., di schierare il
proletariato dietro le rispettive borghesie nazionali imperialiste,
come e' noto, nacque l'Internazionale Comunista: il sogno di una
rivoluzione che, dal basso, ponesse termine all'"inutile massacro" ed
edificasse il mondo nuovo della società senza sfruttati e sfruttatori,
senza oppressi ed oppressori.
Sia Rosa che Karl contrastarono
attivamente il socialismo diventato nazional-sciovinista e incitarono i
soldati tedeschi a rivoltare i loro fucili contro il loro governo per
abbatterlo: non un soldo ne' un soldato alla guerra contro il
proletariato!
A causa di questa loro agitazione antimilitarista e
rivoluzionaria, la Luxemburg e Liebknecht vennero arrestati e
imprigionati. In carcere la Luxemburg scrisse quella disamina del
movimento socialista, nota come Junius Pamphlet (1916), che suscitò le
critiche di Lenin, discorde sul ruolo del partito guida. Il Junius
Pamphlet divenne il fondamento teorico della Lega di Spartaco, il
nucleo fondatore del partito comunista tedesco.
Sempre dal carcere la
Luxemburg scrisse il suo famoso libro La Rivoluzione Russa, nel quale
ammonisce il potere dittatoriale del partito bolscevico.
Bertold Brecht
chiamava la Luxemburg la "Rosa rossa": per il poeta la figura umana
della Luxemburg si coniugava con i caratteristici colori del socialismo
e del comunismo ed anche con quelli del fiore dell'amore.
Nella sua
vita, Rosa Luxemburg non e' stata semplicemente una studiosa del
movimento operaio e del sistema produttivo capitalistico, ma e' stata
soprattutto una donna piena di passione per gli oppressi, per i
diseredati, per un mondo che lei stessa definiva "pieno di orrore", ma
che si ostinava ad amare proprio perché, diceva, "mi sento a casa
ovunque vi siano nuvole, uccelli e lacrime umane". 
Nel novembre 1918
il governo tedesco "di unita' nazionale" ridiede, con riluttanza,
libertà alla Luxemburg; al che ella poté riprendere immediatamente la
sua attività rivoluzionaria, formando con Karl Liebknecht e Wilhelm
Pieck il Partito comunista tedesco e ponendosi alla direzione del Die
Rote Fahne.
Con Liebknecht e Pieck venne catturata e condotta presso l’
hotel Adlon di Berlino. I primi due vennero scortati in stato di
incoscienza fuori dall’edificio dai soldati tedeschi. Mentre i corpi
inermi della Luxemburg e di Liebknecht venivano silenziosamente
trasportati lontano su una jeep militare, fucilati e gettati in un
fiume, Pleck riuscì a trovare la via della fuga, era il 15 gennaio
1919.
Rosa e Karl avrebbero potuto scappare, fuggire, ma restano
laddove si sentono a casa, con la propria gente, i propri compagni in
lotta, con il movimento dei consigli operai. Un sacrifico stupido e
inutile? No, il prezzo alto di una vita spesa per l'emancipazione del
proletariato, per un mondo migliore.
Il giorno prima di essere
catturata, Rosa scrive un ultimo breve tratto di parole, un epitaffio
sulla sua morte; è intitolato: "L'ordine regna a Berlino", e dice...
"Da questa sconfitta fiorirà la futura vittoria. 'L'ordine regna a
Berlino!'. Stupidi assassini! Il vostro ordine è costruito sulla
sabbia. Già domani la rivoluzione si rimetterà in piedi e con un suono
di tromba annuncerà, con vostro profondo orrore: 'Ero, sono, sarò!'".
Ogni 15 gennaio la gioventu' tedesca ricorda con una partecipatissima
manifestazione (all'ultima erano presenti 100.000 persone) la martire
dell'antimilitarismo.
Rendono omaggio a lei, alla "Rosa rossa" del
comunismo autenticamente sentito e concepito, nel cimitero di
Friedrichsfelde, Berlino, e a Karl Liebcknecht, e ancora una volta
aspirano ad una rivoluzione sociale per un mondo di pace che può dire:
"Ero, sono e sarò!".
La storia sa distinguere i parolai e le parolaie
dai testimoni sinceri di una fede profonda: ad esempio, si pensi al Che
Guevara. Rosa, il Che: apparentemente perdenti, indicano con luminosa
evidenza, attraverso l'esempio coerente (appunto) e comportamenti
inequivocabili, una utopia apportatrice, al di la' delle contingenti
confezionature ideologiche, di una speranza di salvezza. Una speranza
di cui gli esseri umani hanno bisogno come del pane, piu' del pane... e
che nutre la realta' delle sole vite degne di essere vissute.






----
Messaggio originale----
Da: malatesta69 at yahoo.it
Data: 30-giu-2008 3.40
PM
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: Re: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio
bene-Lidia Menapace

sono andato a rileggermi l'idea di un uomo
importante che per la pace ha fatto atti concreti in prima persona..
un
uomo che non blaterava di analisi politiche sullo stile di quelle di un
dopo partita..
che non appoggiava governi lordi del sangue di vittime
innocenti..
uno che era dalla parte di chi il colonialismo le violenze
e le ingiustizie le subiva..
non dalla parte di chi con i propri
concreti atti favoriva i poteri economici e militari con l'orrenda
motivazione che servivano a non far cadere governi meno nemici di
altri..
 ecco uno che al centro mise gli uomini e non le economie di
comodo
le persone e il la loro umanita' il loro potenziale non i
partiti che tutto cio' umiliano non i caporali privilegiati pedine
d'apparato..
ecco credo lui avrebbe gridato contro le devastazioni che
l'eni italiana sta' compiendo nel delta del niger saccheggiandolo..sia
con lo scomparso prodi che ancora incombe sia con berla
una delle frasi
che piu' mi son restate dentro
"la democrazia occidentale nelle sue
attuali caratteristiche e' una forma diluita di nazismo o fascismo. al
piu' e' un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste
dell'imperialismo.
perche' oggi vi e' la guerra se non per la brama
della spartizione delle spoglie del mondo? "
MOHANDAS GANDHI
esiste chi
ha capacita' di decifrare la barbarie e la rifiuta per poi tentare di
alimentare l'umanita'
esiste chi alimenta con le proprie scelte la
barbarie per ottenere privilegi in nome del meno peggio
questioni di
scelte.
e ora preferisco andare a fotografare i venditori ambulanti che
lavorano 12/14 ore al giorno in spiaggia. preferisco andare a scambiare
qualche parola con loro e a prendermi qualche sorriso di persone ricche
d'animo che vengono da lontano e quindi mi interessano.
la signora per
bene di sinistra dell'ombrellone in prima fila li chiama "vu'
cumpra'.."
questioni di etica. questioni di scelte.
la mia mostra si
chiamera'  " lavoratori "
e la tragedia di questo paese e' che c'e' un
governo che li vuole fuorilegge e nessuno che in parlamento dica con
calma e semplicemente " e' una barbarie"
 la tragedia di cui non faccio
parte e' che quando un governo vuole fare una legge per mettermi il
bavaglio e non farmi dire dei loschi traffici della politica e della
finanza la finocchiaro dall'oppposizzione dichiara: " questa cosa del
carcere per i giornalisti non mi convince"
ecco chi l'ha votata provi a
convincerla



----- Messaggio originale -----
Da: Davide Bertok
<davide at bertok.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Sabato 21 giugno 2008,
15:00:24
Oggetto: Re: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio bene-Lidia
Menapace

Non si tratta di insulti, qui si tratta di discutere di un
fatto visto e
comprovato cioè che la Menapace ha votato il
finanziamento alle missioni
militari solo per far salvare il governo.
Solo per questo metterei in
dubbio quella che tu definisci "coerenza
personale".
Perchè non discuti di questo invece di girare intorno a
etichette?
Comunque sono discorsi che si facevano già un anno fa,
quando questa
"sinistra" di governo molti non rappresentava, appunto
in quanto
pacifisti. Tu dov'eri all'epoca scusa?
Davide
(uno che va
ben oltre alla tastiera su iniziative per la pace, credimi)

Chico
Mendes ha scritto:
> Questi insulti a Lidia Menapace, per decenni
maestra di politica di
> pacisfismo e di coerenza personale fatti da
chi non è forse mai andato
> oltre la tastiera del proprio coputer
fanno schifo! Cari amici e
> compagni così si va solo a una secolare
sconfitta, senza capire, senza
> interrogarsi parlando senza cuore e
senza cervello.Scusate con una lista
> nominata pace voi cosa
c'entrate? Per favore andate a fare danni da
> un'altra parte.
> Luigi
Mochi Sismondi
>
>    ----- Original Message -----
>    *From:* Andrea
Polzoni <mailto:malatesta69 at yahoo.it>
>    *To:* pace at peacelink.it
<mailto:pace at peacelink.it>
>    *Sent:* Friday, June 20, 2008 7:06 PM
>    *Subject:* Re: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio bene-Lidia
Menapace
>
>    salve francesco scusa ma lidia menapace ricordo male o
e' la
>    pasionaria di rifondazione che blaterava contro le frecce
tricolori
>    per poi votare il rifinanziamento prodiano alle missioni
militari e
>    tutti gli aumenti delle relative spese di guerra?
>
>    se ricordo male chiedo scusa altrimenti non vedo perche debba
>    continuare a blaterare di pace lei che ha votato la guerra.
>
>    saluti
>
>
>
>    ----- Messaggio originale -----
>    Da:
"locascio.francesco at aliceposta.it"
>    <locascio.francesco@aliceposta.
it>
>    A: pace at peacelink.it
>    Inviato: Lunedì 16 giugno 2008, 20:
33:01
>    Oggetto: [pace] Il pacifismo? Non sta proprio bene-Lidia
Menapace
>
>    *Il pacifismo?
>    Non sta proprio bene*
>
>    /Lidia Menapace/
>    La visita di Bush a Roma è stata accolta con
una manifestazione di
>    protesta e questo va benissimo.
>    Infatti
anche poco prima di uscire di scena, il tristo personaggio
>    vuol
portare a casa l'appoggio del nuovo governo alle sue avventure
>    belliche: aprire una base missilistica a Revolto nella base delle
>    Frecce tricolori, e forse trasferire lì anche i battaglioni
>    d'assalto stanziati al Dal Molin durante i lavori di ampliamento a
>    Vicenza; senza dimenticare l'aumento numerico e il mutamento delle
>    regole d'ingaggio delle truppe italiane in Afghanistan, e ancora
le
>    politiche aggressive verso l'Iran.
>    Non poteva essere
lasciato senza protesta. Tuttavia non si potrebbe
>    dire che il
pacifismo sta bene in Italia: o forse il pacifismo sì,
>    ma una
politica di pace no davvero... Vorrei proporvi qualche
>    esempio di
cose che stanno bene o non stanno bene, per cavarne un
>    ragionamento generale, se mi riesce.
>    La manifestazione è
stata tranquilla sorvegliatissima e nonviolenta:
>    dunque la
nonviolenza sta bene in Italia, Forse la nonviolenza c'è,
>    ma un
progetto di azioni nonviolente non si vede. Per nulla. Partiti
>    comunisti ce ne sono tre o quattro, a seconda di come si contano,
e
>    addirittura è preannunciata una Costituente comunista. Dunque
anche
>    il comunismo sta benissimo in Italia. Ciò che non si vede
proprio è
>    "il movimento reale che muta lo stato delle cose
presenti".
>    Cosa voglio dire? Che abbiamo una accentuata presenza
di posizioni
>    che direi idealistiche o astratte, molto utili certo
e da non
>    disprezzare in questa drammatica temperie .Questo va
riconosciuto a
>    chi ha organizzato la manifestazione "no war".
Tuttavia con
>    atteggiamenti così non si va lontano, non si
stabiliscono contatti
>    con le istituzioni, ma non si riesce nemmeno
a dare il via ad azioni
>    politiche concrete ed efficaci.
>    Tutto
questo è mancato negli scorsi tempi; uno sforzo comune tra
>    gruppi,
comitati, circoli, organizzazioni, movimenti collettivi,
>    centri
sociali... insomma delle forme variegate della sinistra
>    diffusa.
Qui si palesa un comune ritardo di analisi e proposta e
>    anche un
progetto complesso e ben costruito.
>    Può esprimersi questa esigenza
dalla benedetta meritoria
>    manifestazione? Non lo so e non si può
improvvisare, ma nemmeno
>    perdere un solo giorno. Sono le
Costituenti che possono albergare
>    questi rapporti? Sono piuttosto
le case della sinistra che offrono
>    un luogo di confronto
ospitalità ed eguaglianza?
>    L'ardua sentenza non può essere
lasciata ai posteri.
>
>
>    /13/06/2008/
>
>     
>    http://www.
liberazione.it/giornale_articolo_ricerca.php?id_articolo=374830
>
>    **
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