Re: [pace] ELEZIONI:HO RIFIUTATO LA SCHEDA



Sono d'accordo con Luigi Mochi Sismondi in ciò che propone. Non volevo
essere duro o ingiusto verso chi riteneva, come Tiziano e altri, il voto
snaturato, dunque da negare. Se lo sono stato, mi dispiace e ne chiedo scusa
(la passione per evitare il danno previsto era forte), ma ritengo ancora,
alla luce buia dei risultati, che l'astensione sia stato un grave errore e
danno per i nostri obiettivi.
Rispetto quell'opinione ma non approvo l'effetto, che era ben prevedibile.
Disertare la democrazia perché ridotta a poco, è ridurla ancora peggio. Come
si vede.
Il nodo - mi pare - è nel fatto che il cuore di sinistra vuole la giustizia
intera, e ha piena ragione, ma non tollera che i passi possibili siano solo
parziali e graduali, non tollera di dover fare i conti con le contraddizioni
della storia.
Questo è pericoloso, perché una verità incapace di pazienza (che non vuol
dire rinviare, ma saper soffrire) può diventare violenta, e quando la
sinistra diventa violenta non è più sinistra, non è più giustizia.
Perciò, nella ricostruzione, la nonviolenza positiva (pace coi mezzi della
pace; modello ecologico di economia) deve essere l'idea, l'educazione e la
forza centrale della nuova sinistra.
Aiutiamoci tutti.
Enrico Peyretti


----- Original Message ----- 
From: "Chico Mendes" <chicomendes at alice.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Monday, April 14, 2008 10:11 PM
Subject: Re: [pace] ELEZIONI:HO RIFIUTATO LA SCHEDA


>     Carissimi tutti della lista di Peacelink,
> lavoro da almeno 30 anni nel territorio di una borgata romana per provare
a
> creare una cultura di pace, nonviolenza e giustizia.
>     Sì sono andato a votare, ho votato PD, nonostante tutto quello che dal
> suo progetto politico e culturale mi divideva, pensando che abbiamo il
> dovere di evitare il peggio se solo questo ci è possibile, e in questo mi
> sento vicino ad Enrico Peyretti di cui così spesso condivido le posizioni,
> eppure oggi la sua sicurezza e il suo giudizio duro su chi ha onestamente
> fatto una scelta diversa mi dispiace.
>     Nonostante la distanza delle scelte elettorali condivido in gran parte
> quello che afferma Tiziano Cardosi: il voto è diventato quasi solo la
> partecipazione ad un plebiscito, l'eliminazione della possibilità di
> scegliere ha reso inutili le liste dei candidati, la democrazia è di fatto
> inesistente. Ridurre al voto la nostra vita politica come vorrebbero "lor
> signori" di uno e dell'altro schieramento significa accettare di buon
grado
> la nostra ininfluenza.
>     Amici carissimi, non ci dividiamo dobbiamo avere grande rispetto per
chi
> ha scelto il non voto e grande rispetto per chi ha scelto di sentirsi
> responsabile anche del risultato fattuale delle elezioni; ed ora al
lavoro,
> di nuovo con i tavoli nelle piazze, ci ho passato per anni i miei fine
> settimana, di nuovo nelle scuole con messaggi di pace e nonviolenza, di
> nuovo con i giovani a spiegare, raccontare, suscitare idee ed emozioni.
>     Non possiamo rassegnarci, abbiamo capito di vivere oggi in un paese in
> cui il neoliberismo, l'arroganza e il razzismo hanno la maggioranza, ma
> questo non ci toglierà la voglia di riaffermare le nostre idee, di
lavorare
> umilmente forse con maggiore capacità di ascolto e minore supponenza.
>
>     Un abbraccio a tutti Luigi Mochi Sismondi dell' Associazione Culturale
> Chico Mendes di Roma
>
>
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