Re: [pace] Inoltra: Fwd: I: Ecco i monaci che hanno causato le violenze a Lhasa!!!



La foto non e' arrivata. Comunque, secondo queste dicerie, i Cinesi, oltre ad essere violatori dei diritti umani, sarebbero anche masochisti, creando disordini, ammazzando altri Cinesi che loro stessi hanno mandato a colonizzare il Tibet, per... sabotare i loro Giochi.

Questo dare addosso incondizionato alla Cina, ad occhi chiusi e senza ragionare, dopo che tutti le hanno concesso, tutti d'accordo e senza nessunissima opposizione, i Giochi Olimpici, e' stupefacente. 
Giuseppe Lodoli
N. B. Questo e' un mio punto di vista strettamente personale e non coinvolge il C. P. R. (del quale uso abusivamente la casella e-mail al solo scopo di entrare in lista.)


At 17.30 09/04/2008, you wrote:

 



Cari Amici,
vi segnalo la possibilità semplicissima di mandare una e-mail all'ONU, attraverso il sito di Beppe Grillo
http://www2beppegrillo.it/iniziative/free_tibet.php

Ma soprattutto v'invito a guardare la foto sottostante!!!
(via satellite, from:Britain's GCHQ, the government communications agency) scattata prima degli scontri e la rivolta di Lhasa.


 
Subject: Ecco i monaci che hanno causato le violenze a Lhasa!!!

Per favore, fate girare il più possibile questa foto, per far in modo che arrivi anche a giornalisti di TV pubbliche e private, giornali ecc affinchè possano pubblicarla.

Pechino orchestrava la rivolta nel Tibet'
Canada Free Press [Venerdi, 21 Marzo, 2008 10:20] spie britanniche confermano la denuncia del Dalai Lama sulle violenze inscenate

di Gordon Thomas

Londra, 20 Marzo - Britain's GCHQ, l'agenzia governativa delle comunicazioni che controlla elettronicamente mezzo mondo dallo spazio, ha confermato la rivendicazione del Dalai Lama che agenti dell'Esercito Popolare di Liberazione, l'EPL, travestiti da monaci, hanno innescato le rivolte che hanno lasciato dietro di sé centinaia di morti e feriti tibetani. 
Gli analisti della GCHQ ritengono che la decisione fosse deliberatamente calcolata dalla leadership di Pechino per fornire una scusa per schiacciare il malcontento che ribolliva nella regione, che sta già attirando la sgradita attenzione del mondo proprio durante la corsa alle Olimpiadi di questa estate.
Per settimane c'è stato un crescente astio a Lhasa, la capitale del Tibet, contro azioni minori compiute dalle autorità cinesi.
I monaci hanno guidato sempre più azioni di disobbedienza civile, chiedendo il diritto di compiere il tradizionale rito d'incensi bruciati. Alle loro richieste si unisce il grido per il ritorno del Dalai Lama, il 14esimo