Attentato a Kabul: morto un militare italiano"un eroico sacrificio"



Apprendo solo ora di questa notizia,mi si gela in sangue a pensare alla famiglia del militare ucciso come ai civili afgani inermi di cui quattro bambini colpiti a morte stamani dall' ennesimo attentato suicida ma provo ancora più indignazione per chi già lo definisice (Prodi ) "un eroico sacrificio." Oggi 24 novembre assume ancora più importanza l' appuntamento nazionale di domani a Roma, l'Assemblea dei movimenti contro le guerre, e ci pone l' urgenza anzitutto morale di intervenire,nei posti di lavoro,nelle scuole e mentre camminiamo in strada tra le pesone: ribadire no alla violenza per una rivoluzione della coscienza umana che metta fuori dalla storia armi ,guerre ed eserciti. Prima di dover seppellire altri uomini,donne e bambini.Prima di dover veder morire anche le notre coscienze.

Marco Sodi
per La Rete di Semprecontrolaguerra

**
da RAINEWS24:
Attentato a Kabul: morto un militare italiano, altri tre feriti


Un militare italiano e' morto e altri tre sono rimasti feriti in un attentato suicida contro il contingente italiano a Kabul. Si tratta del maresciallo capo dell'Esercito Daniele Paladini, del 2° reggimento Pontieri di Piacenza. Il militare italiano morto era nato a Lecce e viveva a Novi Ligure (Alessandria). Paladini aveva 35 anni ed era sposato. Lascia una figlia di cinque anni.

L'attacco, nel quale sono stati uccisi nove civili afgani, tra cui 4 bambini, e' avvenuto intorno alle 10 ora locale (le 6.30 del mattino in Italia) nel distretto di Pachman. I feriti sarebbero una decina, tra questi gli italiani.

Gli altri italiani feriti
Il ministero della Difesa ha diffuso anche i nomi degli altri connazionali feriti nell'attentato. Si tratta del capitano dell'esercito Salvatore Di Bartolo, dell'XI Reparto Infrastrutture di Messina, "lievemente ferito"; il capitano dell'esercito Stefano Ferrari, del II Reggimento dei Pontieri di Piacenza, "lievemente ferito"; e il caporale maggiore scelto dell'esercito Andrea Bariani, del Quinto Reggimento Alpini di Vipiteno, "lievemente ferito".

La dinamica dell'attentato
L'attentatore suicida, secondo quanto e' stato possibile ricostruire, sarebbe stato visto salire dal greto di un fiume verso la zona dove i militari italiani stavano inaugurando un ponte - a Pagman, una ventina di chilometri a nord-ovest da Kabul - insieme alle autorita' e alla popolazione locale.

"Gli italiani erano su un ponte, e intorno si erano radunate molte persone, allorche' un attentatore suicida si e' fatto esplodere", ha detto Ali Shah Paktiawal, capo della squadra anti-crimine della polizia cittadina. Il terrorista si e' avvicinato a piedi alla struttura presa di mira.

Sono stati gli stessi militari italiani che fornivano la cornice di sicurezza ad individuarlo e a bloccarlo: la loro immediata reazione, secondo quanto si e' appreso, ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora piu' pesante il bilancio dell'attentato.

L'area dell'attentato e' stata immediatamente chiusa agli estranei con cordoni di sicurezza, eretti da truppe dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assisenza per la Sicurezza nella quale e' inquadrato anche il contingente dell'Italia.

Prodi: eroico sacrificio
"L'eroico sacrificio del maresciallo capo Daniele Paladini, caduto in Afghanistan per impedire che il gesto ignobile di un kamikaze provocasse danni ancora piu' gravi tra la popolazione civile e' in questo momento il mio pensiero piu' forte e doloroso. A nome mio e di tutto il governo rivolgo ai familiari vicinanza e partecipazione": lo afferma il presidente del Consiglio, Romano Prodi.

"La strage di oggi unisce il sangue di vittime innocenti e di seminatori di pace, nella consapevolezza che la strada da percorrere per riportare la fratellanza e l'ordine in quelle terre tormentate e' ancora lunga. Sono vicino anche agli altri militari feriti, ai loro familiari e a quelli dei bambini morti in un giorno di festa - conclude - che l'odio, ancora una volta, ha voluto trasformare in lutto".

Oltre 130 attentati suicidi dall'inizio dell'anno in Afghanistan
Dall'inizio dell'anno nel Paese centro-asiatico si sono contati oltre centotrenta attentati suicidi, per lo piu' attribuiti ai guerriglieri dell'ex regime dei Talebani. Il piu' sanguinoso, peraltro di paternita' tuttora incerta, risale all'inizio di novembre: perirono quasi ottanta persone, in massima parte scolari e compresi alcuni deputati.