Pakistan: Amnesty condanna le aggressioni e gli arresti ai danni dei giornalisti



#  Questa lista per la distribuzione delle informazioni
#  e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International.
#  Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si
#  prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non
#  vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo

COMUNICATO STAMPA
CS139-2007

PAKISTAN: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA LE AGGRESSIONI E GLI ARRESTI AI
DANNI DEI GIORNALISTI

Amnesty International ha condannato l'arresto di almeno 100 giornalisti,
avvenuto ieri a Karachi durante una manifestazione contro la censura sulla
stampa, interrotta con violenza dalla polizia.

In queste settimane, i giornalisti pachistani corrono forti rischi di
essere arrestati e sottoposti a intimidazioni e maltrattamenti. Il 17
novembre il direttore di 'Tulu', un quotidiano in lingua urdu pubblicato a
Islamabad, e' stato arrestato nel suo ufficio da poliziotti in borghese,
bendato e portato in un luogo sconosciuto; qui, e' stato interrogato sul
contenuto degli articoli pubblicati dal giornale e gli e' stato detto che
l'arresto era stato ordinato da alti funzionari del governo. E' stato
rilasciato due giorni dopo.

'Il generale Musharraf sta gettando fumo negli occhi al suo stesso popolo
e alla comunita' internazionale. Da un lato rilascia migliaia di
arrestati, facendo intendere che la stretta repressiva si sta attenuando;
dall'altro procede a nuovi arresti, come quelli di ieri a Karachi' - ha
dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International.
'Coloro che cercano di difendere la liberta' d'espressione in Pakistan
continueranno a essere uno dei bersagli preferiti fino a quando le leggi
draconiane sui mezzi d'informazione, rese piu' dure dallo stato
d'emergenza, non verranno ritirate'.

La liberta' di stampa e' stata tra le prime vittime dello stato
d'emergenza imposto il 3 novembre. Le trasmissioni di tutti i canali
televisivi indipendenti, compresi quelli internazionali via cavo, sono
state bloccate addirittura ore prima della proclamazione dello stato
d'emergenza. Mentre le restrizioni sui canali internazionali sono state
annullate, rimangono quelle sulle emittenti nazionali.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 21 novembre 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it



#  Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e
#  pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i
#  contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura
#  tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei
#  contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e'
#  pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non
#  portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre
#  informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista
#  personali  e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty
#  International.