Re: [pace] FACCIA di VETO



Ma Bush ha (la sua) ragione: 1) i motivi economici sono la cosa più
importante; per essi si fa anche la guerra; 2) lasciar morire oggi i bambini
senza assistenza costa meno che farli morire nelle guerre future, con tutte
le future spese necessarie per vestirli e armarli. Bisogna capirlo!
Scusate l'amarissimo sarcasmo.
Enrico Peyretti

----- Original Message ----- 
From: "mario bonica" <ibacon at libero.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Thursday, October 04, 2007 8:06 PM
Subject: Re: [pace] FACCIA di VETO


> Che il più lurido criminale del pianeta possa godere dell'amicizia di
> delinquenti "d'alto bordo" quale il Cav. Berlusconi e alleati di
> centrodestra non può stupire più di tanto;  ma che dall'altra parte
> dello schieramento non si levi una chiara denuncia sui crimini contro
> l'umanità di Bush o di Cheney, è vero... è una vergogna, peggio,
> complicità e sostegno ai crimini di questi signori. E che dire di quel
> "guardone" di papa che, oltre ad occuparsi del sesso degli altri,
> potrebbe indignarsi un tantino cristianamente per questa enorme porcata
> a danno dei poveri! troppo impegnato, lui e i suoi vescovi, nella
> gestione della grande azienda affaristica denominata chiesa
> cattolica...
> Sono totalmente d'accordo con te, Doriana!
>
> Mario Bonica
>
> > http://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=805
> >
> >
> > Il presidente Usa per ''motivi economici'' ha deciso così: ha posto
> > il veto sul testo di legge che prevede l'estensione dell'assicurazione
> > sulla salute a diversi milioni di bambini, attualmente privi di
> > copertura sanitaria.
> > Esprimo tutto il mio disgusto e disprezzo non tanto per questo folle e
> > perverso assassino che non ho mai avuto dubbi sul chi fosse, ma per chi
> > ha avuto e avrà il coraggio di sostenerlo, ospitarlo, stringergli la
> > mano, fare accordi in nome della ragion di stato, della diplomazia, del
> > commercio delle persone e delle cose, condividere con lui denaro e
> > potere.
> > Quelle che seguono sono le notizie che ho trascritto dalle varie
> > agenzie
> > di stampa, senza commenti.
> > Quelli li lascio a voi.
> > In televisione ci delizieranno ben poco sull'argomento. Usano la
> > delicatezza, in questi casi.
> >
> > Doriana Goracci
> >
> > Ha posto il veto sul testo di legge che prevede l'estensione
> > dell'assicurazione sulla salute a diversi milioni di bambini,
> > attualmente privi di copertura sanitaria. La norma, che era passata a
> > larga maggioranza al Senato, prevedeva un fondo extra di 35 miliardi di
> > dollari che si sarebbero dovuti aggiungere allo State Children's Health
> > Insurance Programme, di cui oggi usufruiscono oltre sei milioni e mezzo
> > di bimbi, ma che non viene reputato sufficiente per assicurare il
> > benessere di tutta la popolazione pediatrica degli States.Secondo i
> > sostenitori del provvedimento, in questo modo sarebbe salito a circa 10
> > milioni il numero di bimbi con copertura sanitaria garantita.La quarta
> > volta dal suo insediamento nel 2001 che Bush usa questa prerogativa
> > presidenziale.Utilizza il suo potere di 'bloccare' leggi in
> > discussione, spiega di aver preso la sua decisione per motivi
> > economici:
> > espandere la copertura sanitaria significherebbe incoraggiare le
> > persone
> > che oggi sono assicurate privatamente a passare alla sanità pubblica.
> > Cosa che comporterebbe costi altissimi. La normativa prevedeva comunque
> > il reperimento dirisorse attraverso tassazioni sul tabacco. Il
> > presidente Usa ha proposto comunque di aumentare di cinque miliardi di
> > dollari i fondi destinati al Programma di assicurazione sanitaria
> > pubblica dedicato ai bambini. Questo argomento è comunque destinato a
> > diventare 'terreno di battaglia' fra i candidati alle elezioni
> > presidenziali 2008.
> > Una battaglia che in questi giorni i Democratici stanno portando avanti
> > contro il presidente attraverso il volto di Graeme Frost, un ragazzino
> > di 12 anni che lo accusa di volere la sua morte e la morte di tutti i
> > bambini e le bambine come lui. Graeme a 8 anni rimase gravemente ferito
> > in un incidente d'auto. In quattro anni di interventi chirurgici e
> > lenta riabilitazione è tornato in piedi grazie a Ship, l'acronimo del
> > programma di assicurazione pubblica statale per minorenni delle
> > famiglie
> > di reddito basso, che ora però ha terminato i soldi. E' stato Ship a
> > pagare il conto medico, fisioterapico e ospedaliero attualmente di 400
> > mila dollari. Un conto che il padre di Graeme, con il suo reddito di 36
> > mila dollari all'anno, non si sarebbe mai potuto permettere.
> > Secondo un rapporto del Census pubblicato lo scorso ottobre nel corso
> > degli ultimi 12 mesi gli americani che non hanno copertura sanitaria
> > sono cresciuti di due milioni e mezzo, un incremento record che negli
> > Usa ha portato a 43,6 milioni le persone senza assistenza sanitaria,
> > pari al 15,2% della popolazione. Di questi circa 8,5 milioni sono
> > bambini e adolescenti.
> > Secondo dati governativi, negli Usa ci sarebbero oltre 30 milioni di
> > persone considerate ufficialmente sotto la soglia di povertà, e solo 10
> > milioni hanno avuto accesso a servizi rimborsati dallo Stato. Il che
> > vuoi dire anche che quasi 15 milioni di "non poveri" non possono
> > pagarsi l'assistenza sanitaria.
> >
> > La crescita del numero delle persone senza assistenza è dovuta nella
> > maggior parte dei casi al licenziamento di un componente della
> > famiglia;
> > il licenziamento oltre il posto di lavoro e lo stipendio fa perdere
> > anche l'assicurazione medica. Nel contempo l'amministrazione Bush ha
> > dirottato maggiori risorse pubbliche nelle manovre fiscali a vantaggio
> > dei più ricchi e nella cosiddetta lotta al "terrorismo" tagliando i
> > già miseri fondi a disposizione degli enti Medicaid e Medicare che
> > forniscono una minima assistenza a anziani e meno abbienti. Negli Usa,
> > la cosiddetta patria della "libertà" e della "democrazia", non
> > esiste un sistema sanitario nazionale come in tutti gli altri paesi
> > industrializzati, anche se in via di progressivo smantellamento. Gli
> > enti pubblici offrono, quando possono, una minima assistenza ai
> > pensionati oltre 65 anni e ai poveri con un reddito lordo inferiore ai
> > 16 mila dollari l'anno per una famiglia di 4 persone.
> >
> > L'assistenza sanitaria è affidata alle compagnie private che hanno alti
> > costi e che comunque rifiutano i nuovi iscritti se non sono
> > perfettamente sani alla visita di controllo. Per garantirsi da
> > "errori" di valutazione le polizze private spesso richiedono un
> > periodo di "prova" da uno a tre mesi durante il quale l'assicurato
> > paga ma non ha ancora diritto all'assistenza finché non è accertato che
> > non abbia malattie preesistenti. Il sistema che tratta la salute come
> > merce ha inoltre polizze molto alte che costano ai lavoratori pesanti
> > trattenute sulla busta paga e riguardano essenzialmente i lavoratori di
> > grandi aziende; chi lavora in piccole aziende quasi sempre non ha il
> > "benefit" dell'assistenza sanitaria, come i moltissimi occupati nei
> > lavori precari considerati di basso livello.
> >
> > La maggioranza dei 44 milioni di americani senza assistenza medica sono
> > afroamericani; la popolazione nera priva di copertura è il doppio di
> > quella bianca, rispettivamente il 20,2% contro il 10,7%. Sono di più
> > gli
> > uomini che le donne, 23,3 milioni contro 20,2 milioni; nell'ultimo anno
> > il numero degli uomini è cresciuto di 1,6 milioni, più del doppio della
> > crescita delle donne pari a 760 mila unità. La situazione è
> > diversificata tra i vari Stati e si passa dall'8% della popolazione
> > senza assistenza nel Minnesota al 24,1% nel Texas; lo stato di Bush ha
> > il primato dell'infame classifica con un abitante su quattro. senza
> > assistenza.
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