Rapporto di Amnesty sull'Iraq: crisi dei rifugiati sempre "più evidente, nell'apatia generale"



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COMUNICATO STAMPA
CS96-2007

RAPPORTO DI AMNESTY SULL'IRAQ: CRISI DEI RIFUGIATI SEMPRE PIU' EVIDENTE,
NELL'APATIA GENERALE

In un rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha segnalato che la
comunita' internazionale non sta affrontando in modo adeguato la crescente
crisi dei rifugiati dall'Iraq, lasciando ricadere l'onere maggiore sulle
spalle dei principali paesi ospitanti,  Giordania e Siria. Di conseguenza,
questi due paesi stanno rafforzando i controlli alla frontiera e chiudendo
le principali vie di fuga per chi cerca scampo dalla violenza.

Nel suo rapporto, 'Milioni in fuga: la crisi dei rifugiati iracheni',
Amnesty International apprezza la condotta delle autorita' di Amman e
Damasco che hanno tenuto aperti i confini fino a oggi, mentre accusa altri
governi di aver fatto troppo poco per aiutare Giordania e Siria a gestire
l'emergenza e le necessita' derivanti dall'afflusso di quasi due milioni
di rifugiati iracheni.

'La disperata situazione umanitaria degli iracheni, tanto dei rifugiati
quanto di coloro che hanno cercato riparo in altre regioni del paese, e'
largamente ignorata dal mondo' - ha affermato Malcolm Smart, direttore del
programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. 'Se la
comunita' internazionale non si impegnera' a trovare un modo piu' equo di
suddivisione delle responsabilita' per la protezione e l'assistenza dei
rifugiati iracheni, andremo incontro a una piu' acuta crisi umanitaria e a
una maggiore instabilita' politica della regione'.

Almeno quattro milioni di iracheni sono stati costretti a lasciare i loro
luoghi di origine e il numero continua a crescere al ritmo di 2000 persone
al giorno. Non c'e' al mondo altra crisi che si sia sviluppata con tale
rapidita'. La Siria ospita 1,4 milioni di rifugiati, la Giordania almeno
mezzo milione. Gli iracheni che hanno cercato riparo all'interno del
proprio paese sono 2,2 milioni.

'Temiamo che le nuove regole sui visti, in via d'introduzione in Giordania
e Siria, impediranno agli iracheni di ricevere la protezione di cui hanno
bisogno. Amnesty International chiede a entrambi gli Stati di continuare a
tenere aperti i confini a tutti coloro che fuggono per salvarsi la vita' -
ha proseguito Smart. 'Chiediamo agli altri Stati di fare di piu' per
aiutare i governi di Amman e Damasco, fornendo loro maggiore assistenza
finanziaria, tecnica e materiale e consentendo il reinsediamento di un
numero maggiore di rifugiati, soprattutto di coloro che si trovano in
particolare condizione di vulnerabilita''.

Inoltre, Amnesty International chiede alla comunita' internazionale di
fornire assistenza all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i
rifugiati (Unhcr) e alle organizzazioni umanitarie nazionali e
internazionali.

'I modesti passi sin qui fatti dalla comunita' internazionale non sono
commensurabili alla gravita' della crisi in corso' - ha sottolineato
Smart. 'Non solo, ma alcuni Stati stanno adottando misure negative, come
il rimpatrio forzato di iracheni cui e' stato rifiutato l'asilo politico o
persino la revoca dello status ad alcuni rifugiati iracheni'.

Il rapporto di Amnesty critica la lentezza dei piani di reinsediamento di
rifugiati in particolare condizione di vulnerabilita', attualmente
ospitati da Giordania e Siria, come le vittime di tortura e di altre
violazioni dei diritti umani. L'organizzazione sottolinea che tra il 2003
e il 2006, il numero dei rifugiati iracheni reinsediati in paesi terzi si
e' ben piu' che dimezzato, da 1425 a 404 secondo l'Unhcr, a fronte
dell'escalation della violenza politica.

'La comunita' internazionale deve accettare una responsabilita' condivisa
nel reinsediamento degli iracheni attualmente rifugiati in Giordania e
Siria, soprattutto di quelli in particolare condizione di vulnerabilita',
con l'obiettivo di aumentare il numero complessivo dei reinsediamenti nei
paesi terzi. Infine, dato il loro coinvolgimento diretto nel conflitto,
gli Stati che fanno parte della Forza multinazionale a guida Usa dovranno
fare ancora di piu' per alleviare la sofferenza di coloro che sono stati
costretti dalla violenza a lasciare le proprie case'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 24 settembre 2007

Il rapporto 'Milioni in fuga: la crisi dei rifugiati iracheni' e'
disponibile in inglese all'indirizzo: http://www.amnesty.org

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it








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