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ORA IN SILENZIO PER LA PACE

(29 Agosto 2007  dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova–
duecentosettantaquattresima ora in silenzio)

SICURI ?

ORDIGNI NUCLEARI USA NATO

I rischi nascosti nel cortile di casa

Armamenti nucleari in Italia

Sebbene la mancanza di trasparenza della NATO renda impossibile conoscere
con certezza l'ubicazione e la quantità di armi nucleari presenti in
Italia, si stima che l'Italia, come parte del proprio "fardello nucleare
condiviso", ospiti 90 ordigni atomici statunitensi. 50 di essi sono
dislocati nella base aerea di Aviano e 40 in quella di Ghedi Torre. Ordigni
atomici degli Stati Uniti sono stati dislocati per la prima volta in Italia
nel 1957.

Aviano

Aviano è una base aerea statunitense nell'Italia nord-orientale. Dispone di
18 ricoveri protettivi in grado di contenere fino a 72 ordigni nucleari e
si stima che al momento contenga 50 bombe a gravità di tipo B-61, destinati
al lancio da parte di velivoli statunitensi F-16C/D. La base di Aviano
esiste dal 1954. In base ad un accordo segreto datato 3 dicembre 1960,
entrato in vigore il 24 maggio 1961, la Repubblica italiana e gli Stati
Uniti d'America hanno stabilito che le strutture della base aerea di Aviano
sarebbero state rese disponibili alle forze armate statunitensi nel quadro
del programma nucleare strategico degli Stati Uniti.

* 50 ordigni nucleari NATO di tipo B-61

* Tutti i 50 ordigni sono assegnati all'USAF (Forze aeree degli Stati Uniti)

* Potenziale: tra 0,3 e 170 kiloton

* Unità: 31° stormo

* Velivoli da lancio: US F-16 C/D

* Ricoveri protettivi per gli ordigni: 18

Ghedi Torre

La base aerea di Ghedi Torre è una base italiana situata nel nord del
paese, nei pressi di Brescia. Dispone di 11 ricoveri protettivi per ordigni
nucleari per una capacità massima di 44 ordigni. Attualmente la base ospita
40 armi atomiche di tipo B-61 assegnate al lancio da parte di velivoli
italiani Tornado PA-200 del 102° e del 154° Gruppo del 6° stormo.5 La
manutenzione degli ordigni è affidata ad una squadra statunitense di
supporto per le munizioni.

* 40 ordigni nucleari NATO di tipo B-61

* Potenziale: tra 0,3 e 170 kiloton

* Unità: 6° stormo

* Velivoli da lancio: Tornado PA-200

* Squadra di supporto per le munizioni: 704 MUNSS

* Ricoveri protettivi per gli ordigni: 11

Conclusioni

In tutto il pianeta esistono decine di migliaia di testate nucleari, capaci
insieme di distruggerlo più volte. Di queste, "solo" 90 ordigni
relativamente piccoli sono dislocati in Italia. Ma queste cifre distorcono
la realtà: queste 90 bombe sono sufficienti a rendere l'Europa inabitabile
per diverse generazioni. Pochissime informazioni sugli armamenti sono
pubblicamente disponibili, e quelle relative alla sicurezza sono
particolarmente scarse. La mancanza di informazioni, unita al valore
"stordente" delle statistiche globali sul nucleare, contribuisce a rendere
marginale il problema agli occhi dell'opinione pubblica italiana. La
questione, tuttavia, sta acquistando una visibilità sempre maggiore. Per
sua stessa natura è un tema che, una volta portato all'attenzione e entrato
nella coscienza di ognuno, non può più essere

Aumentano le iniziative pubbliche creative e mostrano l'interesse autentico
di coloro che si pongono di fronte alla realtà del ruolo che l'Italia si
assume ospitando armi nucleari statunitensi. Il numero di ordigni può
essere piccolo se confrontato alle statistiche globali, ma ha un valore
simbolico. Il ritiro di queste armi invierebbe un messaggio agli Stati
Uniti e al mondo intero e sarebbe un contributo qualitativo al disarmo
atomico globale

Fonte : Greenpeace italia www.greenpeace.it/disarmo

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