La forza di poche Donne che dicono No alla guerra



Vi prego di diffondere questo breve video di 6 minuti prodotto dal
Washington Post, riconoscerete forse la piccola donna in rosa, Medea
Benjamin, che ho avuto modo di conoscere come tanti, personalmente a
Vicenza. Lei c'era con la sua forza.

 Non sono affatto una neppure modesta traduttrice, quindi vi lascio
intatto il messaggio ricevuto, ricco di riferimenti.  Evidenzio solo il
link per il video del movimento Codepink, " Le Donne dicono no alla
guerra" e alla fine uno dei loro principali messaggi.
Doriana Goracci
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March 29, 2007

CODEPINK Women for Peace-http://www.codepink4peace.org/

Dear Doriana,

CODEPINK women have been tirelessly working on the front lines in DC. We
have been holding those elected in November responsible to enact the
people's will: Bring the Troops Home and end the occupation of Iraq.

Check out this amazing six-minute video--CODEPINK Sends a Message to
Capitol Hill--produced by the Washington Post for their home page today!

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http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/video/2007/03/28/VI2007032801891html
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Be sure to take a look at all the other great press attention we have
been receiving: http://www.codepink4peace.org/article.php?id=1813. And
for an inside look at our Washington, DC actions and activities, visit
our own blogs: http://codepinkdc.blogspot.com/.

We hope these pieces will inspire you to join us in DC after the
Congressional Recess:
http://www.codepinkalert.org/modinput4.php?modin=74. We need your voices
and your presence to help keep our message of peace in the spotlight. We
want to bring the Troops Home by the Holidays.

Even if you can't make it to D.C., you can keep the pressure on your
elected representatives during the April 2-9 Congressional Recess. Go
visit your Representative and Senators in their home offices (you can
find the addresses here ( http://www.house.gov/) to let them know you
expect them to do everything in their power to end the war in Iraq. For
ideas on creative actions, check out the Occupation Project website:
http://www.codepinkalert.org/section.php?id=192.

We have the momentum, we have the power and we hope you will join us!

With peace, love and excitement,
Dana, Farida, Gael, Gayle, Jodie, Liz, Medea, Melissa, Nancy, Patricia,
Rae, Samantha, and Sonia
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Appello delle Donne per la Pace

(Lanciato da Codepink in occasione dell'8 marzo 2006 -
www.womensaynotowar.org)
Le donne dicono NO alla guerra!

Noi, donne staunitensi, irachene e del mondo intero, non possiamo piú
sopportare questa insulsa Guerra in Irak e i crudeli attacchi ai civili
che si compiono intorno al mondo. Abbiamo già sepolto troppi cari.
Abbiamo già visto troppe esistenze dilaniate da ferite fisiche e
psicologiche. Abbiamo assistito con orrore all'utilizzo smisurato delle
nostre preziose risorse per scopi militari, mentre quelle destinate ai
bisogni delle nostre famiglie, come la protezione, l'educazione, il
cibo e la salute, restano inadeguate. Non possiamo più sopportare di
vivere in costante paura e violenza, osservando il crescere di questo
cancro di odio e intolleranza che si infiltra nelle nostre case.

Questo non é il mondo che vogliamo, né per noi, né per i nostri figli.
Con il fuoco nei nostri ventri e amore nei nostri cuori, noi donne
cresciamo e ci uniamo oltre i confini per chiedere la fine di questo
massacro e distruzione.

Abbiamo osservato come l'occupazione straniera dell'Irak abbia
infiammato un movimento armato di contrasto, dando inizio ad una spirale
di violenze. Siamo convinte sia giunto il momento di passare da un
modello militare ad uno di risoluzione del conflitto, che rispetti i
seguenti principi:
	Il ritiro immediato delle truppe e dei combattenti stranieri dall'Irak,
	negoziazioni per reintegrare gli iracheni privati dei loro diritti
civili, nel pieno rispetto della società irachena,
	una completa partecipazione delle donne durante il processo di pace e un
accordo sul pieno rispetto delle pari opportunità nel dopo guerra
iracheno,
	un accordo di rinuncia di insediamento di basi militari straniere in
Irak,
	pieno controllo e gestione irachena in materia di petrolio ed altre
risorse,
	abrogazione delle leggi di privatizzazione e liberalizzazione imposte
sotto occupazione, permettendo al legittimo governo iracheno di
impiantare la propria strategia economica,
	una ricostruzione massiccia che accordi la priorità agli appaltatori
iracheni, e basata sulle risorse finanziarie dei paesi responsabili
dell'invasione ed occupazione dell'Irak,
	la composizione di una forza internazionale temporanea di peacekeeping,
concretamente multilaterale e con l'esclusione delle truppe provenienti
dai paesi che hanno partecipato all'occupazione.

Per incrementare questo processo di pace stiamo creando un massiccio
movimento di donne attraverso le generazioni, le razze, le etnie, le
religioni, le frontiere e le ideologie politiche. Insieme faremo
pressione sui nostri governi, sulle Nazioni Unite, sulla Lega Araba, sui
Vincitori del Premio Nobel per la Pace, sui capi religiosi e di altre
comunità internazionali, per spingerli a favorire una soluzione politica
del conflitto.

In questa epoca di fondamentalismi divergenti, richiamiamo i leader
mondiali ad unirsi a noi nella diffusione dei valori fondamentali di
amore per la famiglia umana e per il nostro prezioso pianeta.