20/12 Genova: 240° ora in silenzio per la pace



Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione


Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Domani mercoledì 20 dicembre, dalle 18 alle 19 , sui gradini del palazzo
ducale di Genova, un'ora in silenzio per la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito


Afghanistan, ma perché?

Manca ormai poco tempo alla discussione parlamentare sul rifinanziamento
della missione in Afghanistan; discussione che nello scorso luglio, come si
ricorderà, fu fonte di conflitto nel centro sinistra e fu troncata dall’aut
aut del voto di fiducia. Vorremmo esaminare le ragioni "ufficiali" della
guerra e provare a domandarci perché l’Italia dovrebbe continuare a violare
l’articolo 11 della Costituzione (…."l’Italia ripudia la guerra….)
rifinanziando la missione

Cerchiamo Bin Laden?

E’ facile condizionare l’opinione pubblica quando si possiedono giornali e
televisioni. E certamente molti hanno dimenticato che la motivazione
ufficiale per cui gli Stati uniti aggredirono l’Afghanistan cinque anni fa
fu la ricerca di Bin Laden, accusato di essere il responsabile della strage
dell’11 settembre. Chi se ne ricorda più ormai? Sulla strage più di un
dubbio è stato avanzato; mentre è stato chiarito oltre ogni ragionevole
dubbio il legame economico che, prima della strage, legava Bin Laden agli
Stati uniti. Indignata per la strage, l’Italia fece parte della "coalizione
dei volenterosi" che avrebbe dovuto snidare l’assassino dalle montagne dove
si era rifugiato, e consegnarlo alla giustizia internazionale.

Era una palese menzogna; ma anche se non lo fosse stata, che efficacia
hanno dimostrato i militari? Non hanno snidato Bin Laden ma hanno
massacrato, incarcerato e torturato (ricordate Guantanamo?) migliaia di
civili. E li hanno dichiarati "talebani" di fronte alle televisioni che ne
riprendevano i cadaveri

Ci manda l’ONU?

Uno degli alibi di chi vuole continuare la guerra è il mandato dell’ONU,
lla più screditata delle organizzazioni internazionali: basti ricordare il
gran numero di risoluzioni ONU sfacciatamente violate da Israele . E’ forse
utile ricordare che l’Assemblea Generale dell’ONU non conta nulla; e che la
sua politica è determinata dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza,
guarda caso egemonizzato dagli Stati Uniti. Un esempio per tutti: la
condanna della strage di Beit Hanoun in Palestina (18 morti di cui 13 della
stessa famiglia), pronunciata dall’Assemblea Generale dell’ONU, è stata
bloccata dal veto degli Stati uniti in Consiglio di Sicurezza ONU.

La guerra in Afghanistan è una guerra della Nato, e serve a controllare i
corridoi petroliferi e gasieri internazionali; e, secondo il ministro degli
esteri, nel 2008 il comando sarà italiano, quasi meglio che vincere il
premio Nobel.

Esportiamo la democrazia?

Nessun paese al mondo può definirsi inventore, depositario e custode della
democrazia. Negli Stati uniti si reca a votare solo il 40% della
popolazione, ed ogni elezione è gravata dal sospetto di brogli. Grande peso
nelle elezioni ha la disponibilità economica del candidato.Viene affidato
ad una sola persona un potere pressoché illimitato: ricordate la famosa
valigetta che controlla le armi atomiche? E le favole sulle sulle armi di
distruzione di massa che in Iraq non c’erano? E i servizi televisivi e gli
articoli di giornale che raccontavano delle donne afgane che si erano tolte
il burqa e degli uomini che si erano tagliati la barba? Tutta propaganda e
bugie perché nulla di tutto questo è accaduto, anzi, le scuole femminili
subiscono attentati quotidiani e le donne vengno considerate un gradino
appena al di sopra degli animali. Infatti il governo messo in piedi dagli
Stati uniti conta poco e comunque, se non proprio la svaria, applica
qualcosa di molto simile.

I civilissimi paesi occidentali hanno instaurato un sistema criminale di
commercio internazionale che permette all’80% della popolazione di usare il
20% delle risorse mentre al restante 80% degli abitanti del pianeta non
resta che il residuo 20% . E di quell'80% di popolazione  fanno parte
coloro che, per guerra, fame, persecuzione politica, finisce nei Centri di
Permanenza Temporanea-CPT.

Portiamo aiuti?

Gli ospedali di Emergency, che curano senza alcuna distinzione tutte le
vittime delle guerre, rifiutano protezione e collaborazione con i militari.

L’Italia destina sempre meno risorse alla cooperazione internazionale e si
appresta a votare una finanziaria che taglia tutto, tranne le spese
militari. Vogliono prenderci in giro?

Torna Berlusconi?

Un’eventualità che nessun pacifista è disposto ad accettare. Ma perché, per
salvare il governo, la giustizia ed il buon senso, tutto il centro sinistra
non vota il ripristino della legalità costituzionale, e non interrompe
subito la missione militare in Afghanistan?

Via Subito dall’Afghanistan e Senza Chiedere il Permesso a Bush