Menù: trippa e cervello



La domanda finale dell'autore dell'articolo è emblematica. Ci si
chiede cosa ne pensano il primo cittadino di Viterbo e co.
Che mangino, mangino pure...trippa e cervello, loro-nostro- vostro-
altrui, è nel gioco dell'"alternanza democratica", no? A chi non piace
questo menù ma non disdegna la mensa del potere , si rosichi pure il
gomito.
Doriana Goracci


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Viterbo - Alessandro Bordoni fa il pieno - Presenti anche i
neofascisti di Vertice primo
Due consiglieri comunali di An alla cena della Marcia su Roma
29 ottobre 2006 - ore 2,42
- Due consiglieri di An che sostengono Gabbianelli in comune. Il
figlio del gerarca Renato Ricci. I ragazzi di Vertice primo,
formazione neofascista. Gli ex combattenti della Repubblica di Salò.

Cosa hanno in comune? Hanno in comune che ieri sera al ristorante il
Borgo di Bagnaia erano tutti a cena insieme.

Perché? Ma perché ieri sera era il 28 ottobre e Alessandro Bordoni e i
suoi festeggiavano la Marcia su Roma.

Ed erano di più dell'anno scorso. Oltre 150. Un anno fa erano un centinaio.

Come dire che Bordoni, ex combattente delle Repubblica di Salò, ancora
una volta riesce a aggregare intorno all'"Idea" , come dicono
nell'ambiente, giovani e meno giovani.

La cena di ieri sera, organizzata dai combattenti della Rsi ha visto
una vera e propria sorpresa: due consiglieri comunali di An erano al
Borgo per celebrare la Marcia su Roma. Come dire la data fondante del
regime fascista.

Chi erano? Erano Augusto Turchetti e Francesco Maria Simoncini.

Insomma il buon Gabbianelli si ritrova due consiglieri di maggioranza,
e per giunta del suo partito, alla cena del 28 ottobre e ciliegina
sulla torta insieme ai neofascisti di Vertice primo.

Come dire che l'acqua di Fiuggi non deve proprio aver fatto il suo
effetto. Almeno su alcuni esponenti di An.

Le altre presenze? Nulla di nuovo: Filippo Ortenzi, l'ex consigliera
provinciale Maria Rosa Manfredi e Fabrizio Moretti.

La figura più significativa, come ormai è tradizione della cena, era
Giulio Ricci, figlio di Renato, fondatore dell'Opera nazionale
Balilla, che a inizio serata ha raccontato la storia del padre. Che è
stata una delle figure più significative del Ventennio fascista. In
pratica, per il periodo in cui ha guidato l'opera Balilla, una delle
due o tre personalità più importanti del regime

Questa volta, va detto, la coreografia è stata più sobria. Si è
limitata a delle piccole coccarde portate sulle giacche in ricordo
della Repubblica di Salò, e a dei gagliardetti sui tavoli.

Ora la domanda è: cosa ne pensano il sindaco Gabbianelli e il
commissario Soggiu della presenza di due consiglieri comunali di An
alla cena?

Per Bordoni è ovviamente un successo sia numerico che politico. Con la
prospettiva di recuperare di anno in anno qualche esponente
significativo di An all'"idea".


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