La copertura finanziaria della missione in Libano



Da buon ragioniere e contabile di Stato, con dieci anni di esperienza
nel maneggio dei capitoli di spesa e di entrata, quando leggo un decreto
legge punto la mia attenzione a quella parte che parla della copertura
finanziaria.
Bene nel Decreto legge n. 253 emesso ieri, vi è l'art. 9 che dice
questo:

Art. 9.

Copertura finanziaria


1. Agli oneri derivanti dall'attuazione delle disposizioni del

presente decreto, pari complessivamente a euro 219.461.619 per l'anno

2006, si provvede, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge

23 dicembre 2005, n. 266, mediante utilizzo di parte delle maggiori

entrate tributarie, correlate al piu' favorevole andamento del

gettito, rispetto alle previsioni di bilancio.

2. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad

apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.

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Questo vuol dire sostanzialmente che la missione in Libano è finanziata
con le famose maggiori entrate tributarie!!!
Ossia quelle maggiori entrate tributarie, dovute all'effetto Visco, non
potevano servire per dare una sistemata alla situazione delle pensioni o
al rinnovo dei contratti del pubblico impiego o quant'altro...ma
dovevano servire per finanziare l'ennesima missione di pace!!!
Noi stiamo ancora aspettando il ritiro dei nostri soldati dall'Iraq e
dall'Afghanistan, che comporterà un grande risparmio (effetto e non
motivo del ritiro) di spesa, e qui si utilizzano risorse derivanti da
maggiori entrate per FINANZIARE L'ENNESIMA MISSIONE MILITARE???
Causa un grande sconforto questa decisione, spero che partiti e
sindacati si attivino di conseguenza.
Ettore Lomaglio Silvestri
Comitato per la Pace Abbas al-Shalhoub