Ministero della Pace ricerca



Ricerca sul Ministero della Pace - via internet -
curata da Massimo Aliprandini del C.P. della Campagna Osm per la DPN   e
coordinatore della L.O.C.



Campagna di Obiezione alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta
I piccoli passi verso un ministero per la Pace
Comunicato stampa
Fonte: Campagna OSM - 19 marzo 2006

Mercoledì 15 marzo, a Montecitorio, una delegazione della Campagna OSM-DPN
di cui fanno parte oltre 40 associazioni pacifiste, ha incontrato i
deputati Tiziana Valpiana (PRC), Silvana Pisa (DS) e Luigi Giacco (DS) per
discutere circa l'appello che la Campagna OSM-DPN ha rivolto a Parlamentari
e candidati affinché si impegnino a sostenere una legge sull’opzione
fiscale che riconosca a tutti i contribuenti il diritto a finanziare la
Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta in alternativa alla Difesa armata ed
a sostenere l'istituzione di un Ministero per la Pace.
L’appello è stato finora sottoscritto da:1.  Tiziana VALPIANA - 2. Sauro
TURRONI  - 3.Cinzia COLOMBO  - 4. Haidi GAGGIO GIULIANI - 5.  Sabina
SINISCALCHI - 6. Pier Paolo CENTO - 7. Anna DONATI - 8. Silvana PISA - 9.
Luigi GIACCO - 10. Francesco DE NOTARIS - 11. Nichi VENDOLA
Si auspicano ulteriori adesioni.  L’appello ed altre notizie sulla Campagna
e sugli aderenti si possono leggere sul sito
<http://www.osmdpn.it>www.osmdpn.it.

Opzione fiscale per la difesa non armata e per il Ministero per la Pace.
Mozione presentata dai verdi in Provincia,approvata il 22.02.06 con 15 voti
favorevoli e 7 astenuti
documento locale Verdi di Ferrara Verdi Ferrara Politica
[22/02/06] PROVINCIA DI FERRARA GRUPPO CONSILIARE VERDI PER LA PACE Al
Presidente del Consiglio Provinciale MOZIONE SU OPZIONE FISCALE PER LA
DIFESA NON ARMATA E COSTITUZIONE DI UN MINISTERO PER LA PACE IL CONSIGLIO
PROVINCIALE DI FERRARA Nello spirito della Costituzione, e in particolare
dell'art.11; in continuità con i propri principi statutari e con le
posizioni e le iniziative assunte in numerose occasioni a favore della
pace, a partire dall'adesione al Coordinamento Enti Locali per la Pace,
Tenuto conto dell'alto valore morale della difesa nonviolenta come
strumento preventivo e alternativo ad una "politica di guerra", evidenziato
anche da studi e ricerche specifiche; Considerato - che le cittadine e i
cittadini italiani/e in base alla legislazione vigente non possono
scegliere di finanziare con un'opzione fiscale o la difesa non armata o la
difesa armata; - che nel nostro Paese non è costituito uno specifico
Ministero per la Pace; - che la Spesa dello Stato in materia di pace
(cooperazione, diritti umani, pari opportunità, finanziamenti all'Onu,
aiuti umanitari, Ufficio Nazionale del Servizio civile, attività del terzo
settore per lo sviluppo etcŠ) risulta oggi frantumata in numerosi Capitoli
e la sua gestione è affidata a diversi Ministeri rendendo così più
complessa l'elaborazione e la realizzazione di una politica coerente e
unitaria per la pace, Il Consiglio Provinciale di Ferrara In adesione alla
Mozione (allegata) approvata nel febbraio 2005 dall'assemblea degli
Obiettori alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta, e ai
principi della Campagna Osm, promossa da numerose associazioni
dell'arcipelago pacifista, Impegna la Giunta * a farsi promotrice nelle
opportune sedi di adeguate azioni politiche affinché si operi per redigere
un disegno di legge, tenuto conto della legislazione vigente, che consenta
ai cittadini di esprimere il diritto all'opzione fiscale a favore della
difesa non armata; * ad operare affinché cresca la consapevolezza del
valore della costituzione in Italia di un Ministero per la Pace; * a
continuare a promuovere progetti di educazione alla Pace ed alla
Nonviolenza; * ad inviare la presente deliberazione a: Presidente della
Repubblica Presidente del Consiglio dei Ministri Presidente del Senato
della Repubblica Presidente della Camera dei Deputati Parlamentari eletti
nei collegi ferraresi Presidente della Regione Emilia Romagna Presidente
del Consiglio Regionale della Regione Emilia Romagna Sindaco del Comune di
Ferrara Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara Coordinamento Enti
Locali per la Pace Capogruppo Verdi per la Pace Brunella Lugli Ferrara,
14.10.05 Mozione approvate dall' Assemblea OSM per la DPN 27 febbraio 2005:
Mozione Opzione Fiscale e Ministero della Pace L'assemblea degli Obiettori
alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta (OSM-DPN), riunita a
Bologna sabato 26 e domenica 27 febbraio 2005 dà mandato al Coordinamento
Politico (CP) della Campagna di operare per la stesura di una proposta di
legge per permettere ai cittadini italiani in base alla legislazione
vigente di poter finanziare con un'opzione fiscale o la difesa non armata o
la difesa armata. Di raccogliere i materiali legislativi sull'opzione
fiscale e di far redigere da un costituzionalista la proposta. L'assemblea
riconosce il valore della costituzione in Italia di un Ministero per la
Pace da finanziare con l'opzione fiscale. Tale ministero è lo sbocco
naturale della presenza sul territorio Italiano di associazioni per la
Pace, delle case per la Pace, dei Comuni per la Pace, delle Province per la
Pace, delle Leggi regionali per la Pace. La sua realizzazione porterebbe ad
unire una infinità di capitoli di spesa dello Stato in una sede di
riferimento comune (spese: per la cooperazione, diritti umani,
pari-opportunità, finanziamenti all'Onu, aiuti umanitari, attività del
terzo settore per lo sviluppo ecc.). Inoltre in tale Ministero troverebbe
finalmente collocazione l'Ufficio Nazionale del servizio civile. Questa
proposta incentrata sull'opzione fiscale come disegno di legge e il
Ministero per la Pace come progetto politico saranno consegnati alle forze
politiche per le prossime elezioni politiche. Movimenti promotori Campagna
Osm per la DPN : Associazione per la Pace, Associazione Comunità Papa
Giovanni XXIII°, Beati i Costruttori di Pace, Berretti Bianchi, Lega
Disarmo Unilaterale, Lega Obiettori di Coscienza, Pax Christi Aderiscono:
Agenzia per la Pace Sondrio, Rete Lilliput, Casa per la Pace Milano, Donne
in Nero Como, Associazione Locale Obiezione e Nonviolenza Forlì, Un Ponte
perŠ, Coordinamento Comasco per la Pace; Coop. Chico Mendes; Coordinamento
lombardo Nord/Sud; Centro Gandhi Pisa; Comunità dell'Arca;

Torino, 20 dicembre 2005
Proposta di pace, per il programma dell'Unione       A: prof. Romano Prodi
p.c.:  partiti dell'Unione, movimenti e associazioni per la pace.
Proposta di pace del MIR e del Movimento Nonviolento per il programma
elettorale dell'Unione


Siamo 2 movimenti che da tempo si sforzano di approfondire e diffondere  la
nonviolenza in Italia: il Movimento Nonviolento, fondato da Aldo  Capitini
nel 1961, e il MIR fondato in Italia nel 1952 come sezione  dell'IFOR,
movimento a base spirituale che dal 1919 si propone la  nonviolenza come
via di riconciliazione. Non siamo movimenti di massa, ma  abbiamo una lunga
storia di impegno.  Riteniamo che il programma di un futuro governo, che
auspichiamo diverso  dall'attuale, debba avere una chiara  impronta per la
pace, e che questa  debba essere comprovata e verificata da alcuni punti
chiari e concreti.  Pertanto proponiamo che nel programma dell'Unione di
centro-sinistra  siano presenti, espliciti e centrali, almeno i seguenti
punti  che  riteniamo essenziali:
-  ridurre le spese militari, finora sempre crescenti, almeno del 5%  annuo
progressivo, per finanziare  forme di difesa nonviolenta quali ad  esempio
i Corpi Civili di Pace, unico mezzo degno per dare aiuto e
solidarietà democratica ai popoli vittime della guerra.
-  spostare su un apposito capitolo di spesa il denaro sottratto al
bilancio del Ministero della Difesa, per istituire il Ministero per la
Pace, dotato di portafoglio, per adottare una rigorosa politica
costituzionale di Pace che obblighi a ripudiare la guerra come metodo di
risoluzione delle controversie;
-  cominciare subito il ritiro continuo e completo della presenza  militare
italiana di appoggio alla guerra e occupazione dell'Iraq; 
-  decidere l'espulsione dall'Italia delle molte decine di bombe  nucleari
presenti   nelle basi Usa, in  violazione clamorosa e  inammissibile della
Costituzione e dei patti internazionali;
-  ripristinare e rafforzare la legge 185, limitativa del commercio delle
armi, che è causa primaria dei conflitti omicidi nel mondo, e disumano
criminale esercizio del profitto economico.
Speriamo in un maggiore ascolto da parte dell'Unione su questi temi di
quanto non lo sia stata l'attuale maggioranza

Per il Movimento Internazionale della Riconciliazione
Paolo Candelari
Per il Movimento Nonviolento
Daniele Lugli 

 25 novembre  2005.  Rappresentanti di 11 paesi lanciano l'Iniziativa dei
Popoli per i Ministeri della Pace
Londra - Dal 16 al 19 ottobre rappresentanti della società civile e
politica di undici paesi si sono riuniti a Londra per esporre il loro punto
di vista per la costituzione dei Ministeri della Pace nei loro Stati. (Š) I
paesi rappresentati alla conferenza erano Australia, Canada, Israele,
territori occupati della Palestina, Italia, Giappone, Spagna, Olanda, Regno
Unito, Stati Uniti e Giordania. Importanti sostenitori della conferenza
includono il deputato USA Dennis Kucinich, Marianne Williamson, John
McDonnell parlamentare del Regno Unito, e Arthur Chesterfield-Evans
deputato e il senatore Natasha Stott Despoya dell'Australia. (Š)

Il desiderio di istituire Ministeri della Pace è sorto dalla convinzione
che la pace mondiale è oggi non solo urgente ma anche possibile. Il
deputato USA Dennis Kucinich, nel presentare la legislazione del Ministero
della Pace al Congresso americano il 14 settembre 2005, ha dichiarato: "Noi
desideriamo la pace così intensamente che abbiamo intenzione di fare quasi
qualsiasi cosa per conseguirla, ivi compreso lo spendere la metà delle
nostre risorse destinate agli armamentiŠper sentirci sicuri. Sappiamo che
non possiamo continuare su questo pericoloso percorso nella ricerca della
pace attraverso la violenza. Sappiamo che questo percorso non offre alcun
futuro ai nostri bambiniŠ Noi proclamiamo il nostro desiderio di una nuova
America. E di un nuovo mondo."

La conferenza si è conclusa con il lancio di un'iniziativa internazionale
che sosterrà gruppi di lavoro a livello nazionale per istituire Ministeri
della Pace. All'Istituto Rumeno per la Pace (PATRIR) è stato assegnato il
compito di costituire il Segretariato Internazionale per il coordinamento
dei gruppi in tutto il mondo. Il secondo summit dei Popoli per i Ministeri
della Pace avrà luogo il 21 e 22 giugno 2006 a Victoria, British Columbia,
in Canada. Per ulteriori informazioni si prega di rivolgersi a Eddy
Canfor-Dumas, ministro per la pace (www.ministryforpeace.org ),
eacd at bigfoot.com

Romanian Peace Institute (PATRIR) www.patrir.ro


Da una bibliografia di Aldo Capitini.

ŠŠ.In un articolo del marzo 1948, ad un mese dalle elezioni, Capitini
mostrava la speranza che il Fronte Democratico Popolare potesse accogliere
la sua proposta di istituire il servizio civile e quella di un ministero
della pace o almeno di un Commissariato per la "Resistenza alla guerra".
Dopo la liberazione le sue idee personali, condite di forti convincimenti
religiosi, lo allontanarono da coloro che un tempo gli erano stati
compagniŠŠ




Testo 2004  - Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII° - BISOGNO DI PACE
E AZIONI DI PACE"

"Giovani del terzo millennio, giovani cristiani, giovani di tutte le
religioni, chiedo a voi di essere, come Francesco d'Assisi, "sentinelle"
docili e coraggiose della pace vera, fondata nella giustizia e nel perdono,
nella verità e nella misericordia! Avanzate verso il futuro tenendo alta la
fiaccola della pace. Della sua luce ha bisogno il mondo!" con queste parole
il Santo Padre Giovanni Paolo II salutava i giovani accorsi ad Assisi il 24
Gennaio 2002 in occasione della Preghiera delle Religioni per la Pace.
Raccogliendo questo appello i giovani della Operazione Colomba, i Caschi
Bianchi ed il progetto GOEL, le azioni di pace della Associazione Comunità
Papa Giovanni XXIII, si stanno impegnando in tutto il mondo per la
giustizia, la pace, la dignità umana. Alcuni giorni fa sono partiti per il
Medio Oriente nei territori di Israele e della Autorità Palestinese alcuni
riminesi: Andrea Pagliarani, Alberto Capannini, Antonio Defilippis. Li
seguirà presto Giovanni Grandi.
Questi giovani cercheranno di conoscere la situazione attraverso l'incontro
con le persone che da una parte e dall'altra sono vittime del conflitto,
con le associazioni locali che si impegnano sul dialogo per la pace, con
gli obiettori di coscienza e con vari rappresentanti delle autorità
religiose e non solo, cercheranno di conoscere, se esistono, delle
esperienze di perdono, che in questo momento sembra l'arma più forte e
risolutiva.
Perdono, perché la giustizia umana è fragile e può subire gli egoismi
umani. Solo il perdono risana le ferite dei cuori e ristabilisce in
profondità i rapporti umani turbati. Occorre umiltà e coraggio per
incamminarsi in questo itinerario. Occorre sanare le ferite e costruire i
ponti fra le persone, le vittime, i poveri che la guerra crea.
Ognuno di noi può fare qualcosa oggi per la pace ed il perdono e perché la
guerra e la violenza non trascinino nel nulla innocenti vite umane.
Partecipare e sostenere i progetti e le azioni per la pace come
l'Operazione Colomba ed il progetto GOEL.
Fare parte dei Caschi Bianchi, ragazzi e ragazze in servizio civile che
lavorano per la pace, la giustizia, la solidarietà in tutto il mondo.
Fare servizio civile come obiettore di coscienza o volontario, perché anche
nelle nostre città la violenza sui deboli e i poveri non può passare ed
essere tollerata.
Chiedere ai nostri governanti e parlamentari locali di proporre leggi per
la pace, la solidarietà fra i popoli del mondo: dateci il Ministero della
Pace.
Non possiamo accettare che milioni di esseri umani vivano nella miseria,
nella malattia, nella violenza di guerre che spesso fanno solo i nostri
interessi: per avere materie prime a buon prezzo, per poter vendere le
nostre armi. Dalla miseria, dalla ingiustizia possono nascere la violenza
ed il terrorismo.
Ogni giovane, ogni uomo, ogni donna è chiamato a fare qualcosa. Anche a
Rimini. Anche in Italia.
Mi appello infine a tutte le persone di buona volontà ed in particolare ad
i nostri parlamentari affinché non votino in Parlamento a favore del
disegno di legge n. 1927/XIV sulle "misure per facilitare la
ristrutturazione e le attività dell'industria europea per la difesa" e le
modifiche alla legge 9 luglio 1990, n. 185 (la legge italiana sul traffico
di armi, una legge avanzatissima che ha fatto dell'Italia uno dei paesi più
avanzati al mondo per aver provveduto a regolare il commercio delle armi
nel rispetto dei diritti umani, della promozione della pace e della
trasparenza). Questa legge allenterebbe i controlli e le garanzie sulla
esportazione di armi verso paesi che violano i diritti umani. Tutto in nome
della crescita dell'export e non certo per la giustizia e la pace fra i
popoli.
Insieme a me ve lo chiedono i popoli vittime della guerra e della violenza.
Don Oreste Benzi

Giovedì 18 Dicembre 2003 - Oggetto: Ministero/Dipartimento della Pace.
ŠŠNegli Stati Uniti e in Gran Bretagna, ci sono proposte per creare un
Ministero/Dipartimento della Pace. Il Deputato americano Dennis Kucinich ha
introdotto il disegno di legge del Dipartimento della Pace al Congresso
qualche anno fa e continua a reintrodurlo ad ogni sessione. In Inghilterra,
il Laburista John McDonnell ha introdotto in Parlamento un disegno di legge
per il Ministero della PaceŠ..

Roma, 2 febbraio 2003 Martino Ministro della difesa

"Ministero della Pace e della Sicurezza"
Infine, sulla sua polemica a distanza con il Vaticano, Martino insiste
sulla convinzione che "prevenire è meglio di reprimere" e sul concetto che
"non si può sempre porgere l'altra guancia". E conclude con un auspicio:
quello di cambiare il nome del suo dicastero in ministero della Pace e
della Sicurezza, visto il successo delle missioni di pace italiane
all'estero.