RIFIUTI INGOMBRANTI



Di visibilità noi donne ne abbiamo molta.Siamo da sempre nell'immaginario collettivo legate all'acquisto, finanche quello di un voto. Oggi mi chiedo come siamo visibili nella politica, chi ci rappresenta e quale rappresentazione viene fatta di noi donne. Nella comunicazione e informazione, continua ad essere vincente l'immagine della buona, trasgressiva, aggressiva, misurata, autorevole, esperta e possibilmente bella. Ci eravamo dette tra donne di fare proposte concrete. Quanto i temi che a tutt* stanno a cuore sono rappresentati con la pratica e le modalità di noi donne? Quanto ancora siamo ferme alla rivendicazione dei nostri più elementari diritti?

Al balletto mediatico delle donne che sculettano ammiccanti, sembra essere contrapposto solo il dramma isterico delle piagnone violentate oppresse ed arrabbiate.

Come sono visibili le donne che aspettano, attendono un segnale, che spesso si tramuta in silenzio e disprezzo, noncurante violenza? Cosa controlliamo? Quanto siamo controllate?

E sopratutto, vogliamo controllare?

E' solo un problema di donne?

L'irruzione nelle strade della Francia, mi suggerisce che la visibilità me la devo guadagnare con la lotta che non prevede deleghe, ma partecipazione critica; voglio riprendermi con la parola e l'azione, magari irrazionale e fantasiosa, la mia dignità di persona.

Non siamo in un campo da gioco, anche se tutto fa pensare il contrario: bisogna correre, così l'arbitro sarà clemente quando inciampiamo, le società corrotte eseguono la campagna acquisti in base a quelle gambette che vanno sempre più veloci...

Che ne è stato della nostra ribellione?

Ho scritto queste cose in treno, come spesso mi accade, partita dalla stazione di Capranica nella Tuscia. Al parcheggio vicino alle pattumiere, c'è una sedia di dimensioni reali e seduta sopra una bambola grande-nuda-stralunata con i capelli scarmigliati ma composta-pronta ad essere *caricata*, senza sesso.

E noi?

Rifiuti ingombranti?

Doriana Goracci

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