Notiziario AAdP del 25.02.2006










Notiziario settimanale telematico AAdP del  25/02/2006

Il presente notiziario settimanale, oltre ad essere un servizio di
informazione sulle diverse iniziative promosse dalle associazioni, è anche
uno spazio aperto per condividere pensieri, documenti, riflessioni,
proposte, ma anche suggerimenti di letture, recensioniŠ sui temi della
pace, della nonviolenza, della giustizia, della solidarietà, dei dirittiŠ:
chiunque voglia dare il proprio contributo deve solo farlo pervenire
all'AAdP chiedendone la pubblicazione sul  notiziario.
Le iniziative in programma, che devono essere pubblicate, è necessario che
siano comunicate entro il venerdì della settimana precedente nella quale si
svolgono.
I notiziari settimanali sono pubblicati anche sul sito dell'AAdP,
<http://www.aadp.it/>www.aadp.it, nel quale potete trovare molti articoli e
documenti.
Se invece non volete più ricevere il presente notiziario, siete pregati di
comunicarcelo chiedendo la cancellazione dalla mailing list.

Puoi consultare
l'<http://www.aadp.it/notiziario/2005/2005indice00.mht>Indice articoli 2005

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S O M M A R I O

1)     Riepilogo delle iniziative segnalate (dal 25/02/2006 al 05/03/2006):

25/02/2006 (Capannori (LU)) - Acqua nella Piana di Lucca: dalla gestione
dell'emergenza al governo del bene comune
25/02/2006 (Massa) - Nel fango del dio pallone. La storia maledetta di
Carlo Petrini, centravanti di serie A con Alessandro Castellucci, scritto
da Giulio Baraldi e Alessandro Castellucci, regia Giulio Baraldi, musiche
Fabrizio De Andrè, Radiohead, Jetro Thuli, Yann Tiersen
28/02/2006 (Firenze) - Leggere le migrazioni: strumenti e indagini della
Regione Toscana
01/03/2006 (Massa) - Culture giovanili, Istituzioni, Movimenti, Valori.
Incontro con il prof. Mario Aldo Toscano, Direttore Dipartimento Scienze
Sociali Università di Pisa.
01/03/2006 (Massa) - Riunione Senato AAdP
01/03/2006 (Massa) - Concerto degli LES ANARCHISTES. Prima del concerto si
terrà il dibattito "Amnistia indulto questione primaria", a cui hanno già
garantito la partecipazione Haidi Giuliani e Gigi Malabarba
02/03/2006 (Carrara) - All'interno della rassegna "Cinema giovani 2006",
proiezione del film: "Private", di Saverio Costanzo

2)     Contributi e riflessioni

Resistenza civile (di Anna Bravo)
La resistenza nonviolenta (di Anna Bravo)
La shoà e i giusti in italia (di Anna Bravo)

3)     Appelli/Proposte/Iniziative

Appello per l'attuazione del protocollo di Kyoto proposto ai candidati alle
elezioni del 2006

4)     Recensioni

Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana (Comune di Mulazzo)

5)     Allegati:
Alleghiamo alla presente mail, scusandoci se risulta particolarmente
pesante, due riviste interessanti, che, se volete, potete ricevere
chiedendo l'iscrizione alla mailing list.

"Pace e difesa", foglio informativo del Centro Studi Difesa Civile (numero
speciale Colombia)
"Liberarsi (dalle necessità del carcere)", rivista mensile
dell'Associazione Pantagruel di Firenze - numero di febbraio 2006.
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****  Contributi e riflessioni

Resistenza civile (di Anna Bravo)
Tratto dal n. 1213 della "La nonviolenza è in cammino", del 21 febbraio
2006, riportiamo il saggio di Anna Bravo, originariamente pubblicato come
voce "Resistenza civile", in Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi
(a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., Einaudi, Torino
2000-2001. Anna Bravo (per contatti:
<mailto:anna.bravo at iol.it>anna.bravo at iol.it ), storica e docente
universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si
occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza
armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale;
su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali.
Argomenti del saggio:

Forme di lotta
La Resistenza e la figura femminile
Il senso comune storiografico
Il concetto di resistenza civile
Resistenza civile e resistenza delle donne
Riferimenti bibliografici
Leggi articolo:
<http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=85>http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=85
(autore articolo: Bravo Anna)

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La resistenza nonviolenta (di Anna Bravo)
Tratto da "La nonviolenza è in cammino", n.1214 di martedì 21 febbraio
2006, pubblichiamo saggio di Anna Bravo, originariamente pubblicato sul
quotidiano "La Repubblica" del 26 aprile 2005. Anna Bravo (per contatti:
<mailto:anna.bravo at iol.it>anna.bravo at iol.it ), storica e docente
universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si
occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza
armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale;
su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali.

Al tempo della seconda guerra mondiale, in Europa e negli Stati Uniti
circolava l'espressione "sdraiarsi come un danese" La Danimarca non si era
opposta con le armi all'occupazione nazista, il governo socialdemocratico,
pur protestando contro la violazione della neutralità, era rimasto in
carica, aveva consentito alla messa fuori legge dei comunisti, si lasciava
usare come "vetrina democratica" del III Reich, collaborava mantenendo
relazioni economiche con la Germania. Dunque la Danimarca si era
"sdraiata", allo stesso modo di una donna che si sottometta all'assalto
maschile - i discorsi politici ricorrono spesso a metafore sessuali.
Strana collaborazione, però, lontanissima dallo zelo della Francia di Vichy.
Visto che la Germania ha sottoscritto un memorandum in cui si impegna a non
ingerirsi negli affari interni danesi, il governo sceglie di prenderlo alla
lettera, muovendosi sul filo del rasoio con la tattica del "come se": come
se la Germania intendesse davvero rispettare i patti, come se la minuscola
Danimarca potesse negoziare da pari a pari. A volte ci riesce.
Nell'ottobre 1942, Hitler deve rinunciare a far introdurre nel paese leggi
antiebraiche, perché il governo minaccia di dimettersi, dichiarando che
qualsiasi attacco agli ebrei danesi equivale a un attacco alla
Costituzione, in cui è garantita l'uguaglianza di tutti i cittadini.
Intanto, non solo a a Copenaghen, molti e molte smettono repentinamente di
parlare e di capire la lingua tedesca, e il rifiuto dell'antiebraismo è
così diffuso e palese che fra i gerarchi nazisti nascono divergenze su come
gestire la situazione.
Nell'agosto '43, di fronte alla pretesa tedesca di schiacciare con la legge
marziale una ondata di scioperi, il governo si autoscioglie, dando una
enorme legittimazione alla pressoché neonata resistenza.
Poco dopo, a cavallo fra settembre e ottobre, la storia più ammirevoleŠ
Leggi articolo:
<http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=87>http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=87
(autore articolo: Bravo Anna)

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La shoà e i giusti in italia (di Anna Bravo)
Tratto da "La nonviolenza è in cammino", n.1214 di martedì 21 febbraio
2006, pubblichiamo il seguente saggio di Anna Bravo originariamente
pubblicato come voce "Giusti d'Italia", nel Dizionario dell'Olocausto,
Einaudi, Torino 2004 ( edizione italiana curata da Alberto Cavaglion)

Poco numerosi, relativamente ben integrati nel tessuto sociale e nelle
istituzioni, concentrati nelle città, gli ebrei italiani parlavano la
stessa lingua dei loro connazionali e avevano abitudini così simili da
riuscire in pratica indistinguibili. Nonostante la tradizione
dell'antigiudaismo cristiano e la propaganda del regime, non esisteva un
diffuso antiebraismo radicale. L'occupazione tedesca, che dura venti mesi
mentre nel resto dell'Europa si conta in anni, inizia quando i tedeschi
sono manifestamente in difficoltà su tutti i fronti, e la popolazione ha
sperimentato l'incapacità del regime a garantire minime condizioni
materiali, conosce i disastri militari dell'Italia, è ostile alla guerra e
potenzialmente solidale con le sue vittime: nell'Italia del '43-'45 chi
protegge gli ebrei può sperare, se non nell'appoggio, in una certa
benevolenza dei concittadini. Infine a Roma c'è il Vaticano, sede del
papato con la sua autorità internazionale, e centro di una rete fitta di
parrocchie e conventi con una lunga pratica di asilo ai bisognosiŠ
Leggi articolo:
<http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=86>http://www.aadp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=86
(autore articolo: Bravo Anna)

****  Appelli/Proposte/Iniziative

Appello per l'attuazione del protocollo di Kyoto proposto ai candidati alle
elezioni del 2006
Le associazioni del patto per Kyoto (Greenpeace, ISES Italia, ISSI, Kyoto
Club, Legambiente, WWF, ANEV, Acli Anni Verdi, AIAB, AIEL , ANAB, APER,
Assolterm, CIA, Coldiretti, FIPER, ITABIA, Rete Lilliput, Sinistra
Ecologista) chiedono ai candidati alle elezioni 2006 un impegno per
l'attuazione del protocollo.
A un anno dall'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, avvenuta il 16
febbraio dello scorso anno,in cui molti paesi si sono impegnati a ridurre
le emissioni di C02 e de gas climalteranti, l'Italia è in netto ritardo
sull'attuazione del Protocollo di Kyoto.
Per questo le Associazioni chiedono in tal senso impegni concreti a coloro
che si presentano per andare ad Aprile alla guida del nostro Paese.
Leggi appello:
<http://www.legambiente.com/associazione/tnews.php?id=2995>http://www.legambiente.com/associazione/tnews.php?id=2995

****  Recensioni

Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana (Comune di Mulazzo)
È nato in Lunigiana, nel castello di Lusuolo, il Museo dell'Emigrazione
della Gente di Toscana, il primo nel suo genere, uno dei rari esistenti in
Italia: lo propongono, assieme alla Regione Toscana, la Comunità Montana ,
la Provincia e il Comune di Mulazzo.
Il progetto del Museo, che si inserisce nella rete creata dalla Regione
Toscana per la ricerca, la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione
di un fenomeno così importante come l'emigrazione, è stato curato dal
Centro di Documentazione dell'Emigrazione Lunigianese ed Apuana, attivo da
alcuni presso la Comunità Montana della Lunigiana, ma la sua valenza andrà
ben oltre i confini locali per assumere i connotati di struttura regionale.
La sua creazione è un ulteriore passo per l'istituzione di un luogo dove
raccogliere la memoria di quanti hanno lasciato la nostra regione alla
ricerca di nuove opportunità, di migliori condizioni di vita, spesso di una
libertà negata; fotografie, lettere, testimonianze... saranno protagoniste
in una innovativa proposta di valorizzazione della nostra storia recente.

Il Museo, insieme alla Comunità Montana della Lunigiana, ha realizzato un
bellissimo video, fatto di testimonianze, documenti storici e parti
recitate, sull'esperienza migratoria delle genti della Lunigiana e della
Toscana.
Il video può essere uno strumento utilissimo per le scuole come riflessione
sull'emigrazione: l'esperienza vissuta dalle nostre genti a ben vedere non
è diversa dall'immigrazione cui assistiamo in questi tempi... le solite
contraddizioni, i soliti drammi si ripresentano, magari secondo modalità
diverse, ma con le stesse caratteristiche di dolore, di fatica, di non
accoglienza, di rifiuto, di marginalità.

link: <http://www.museogenteditoscana.it/>http://www.museogenteditoscana.it/


per informazioni rivolgersi al museo: 0187-850559, posta elettronica:
<mailto:info at museogenteditoscana.it>info at museogenteditoscana.it
orari:
Dal 1 Maggio al 30 settembre: Sabato/Domenica: 9.30/12.30 - 16.30/19.30 dal
10 Luglio al 20 Agosto Aperto anche dal Martedì al Venerdi: 16.30/19.30 -
Lunedì chiuso
Dal 1 Ottobre al 30 Aprile: Sabato/Domenica: 09.00/12.00 - 14.00/17.00
Martedì / Venerdi 09.00/12.00 (su prenotazione) - Lunedì chiuso



Agenda di alcune iniziative dal 25/02/2006 al 05/03/2006 :

Sabato  25/02/2006

1.	Alle ore: 10:00  a Capannori (LU) - Presso: Sala Riunioni a S.
Margherita (Sopra il Consorzio di Bonifica del Bientina) -  Via Scatena, 4
- Uscita casello autostradale Capannori

Organizzato da:  Tavolo Lucchese Acqua, Contratto Mondiale Acqua, Consorzio
di Bonifica del Bientina, Provincia di Lucca, Comune di Capannori
Acqua nella Piana di Lucca: dalla gestione dell'emergenza al governo del
bene comune
Informazioni: 347 4066559


2.	Alle ore: 21:00  a Massa - Presso: Teatro dei Servi - Via Palestro

Organizzato da:  Circolo Palomar
Nel fango del dio pallone. La storia maledetta di Carlo Petrini,
centravanti di serie A con Alessandro Castellucci, scritto da Giulio
Baraldi e Alessandro Castellucci, regia Giulio Baraldi, musiche Fabrizio De
Andrè, Radiohead, Jetro Thuli, Yann Tiersen
Un ex calciatore racconta. Uno che forse, in carriera, ha conosciuto Carlo
Petrini. Ma chi è Carlo Petrini? Uno famoso che giocava nel Milan del 1968,
ai tempi di Prati, di Trapattoni, di Gianni Rivera. Uno che però hanno
voluto cancellare dalla storia del calcio. Perché?
In attività cominciò a sperimentare gli effetti di sostanze illegali
dopanti. Una regola negli spogliatoi. Poi negli anni settanta fu mediatore
e artefice di partite truccate. E nel marzo del 1980, tra numerosi
responsabili, Petrini fu uno dei pochi a pagare per tutti.
Ma quello che più spaventa il "dorato mondo del pallone" è la figura, la
presenza di Petrini oggi: un uomo che, pagate sportivamente e penalmente le
sue colpe, colpito umanamente negli affetti più cari, non ha più paura di
dire quello che "nel calcio si fa ma non si deve dire".
Informazioni: <mailto:palomarucca at virgilio.it>palomarucca at virgilio.it
(0585-488086)


Martedì  28/02/2006

3.	Alle ore: 09:30  a Firenze - Presso: Monte dei Paschi di Siena Via
dei Pecori, 6/8

Organizzato da:  Regione Toscana, Irpet,
Leggere le migrazioni: strumenti e indagini della Regione Toscana
Appuntamento scientifico del 28-02-2006
In questa giornata seminariale la Regione Toscana e l'IRPET presenteranno
una banca dati sul fenomeno migratorio in Toscana che la Regione metterà a
disposizione sul suo sito internet.
Il data-base raccoglie tutte le principali informazioni sul tema
(popolazione residente, bilancio demografico, permessi di soggiorno,
iscritti ai centri per l'impiego, avviamenti al lavoro, previsioni di
assunzione da parte delle imprese, istruzione, ecc.). Qualsiasi utente
interessato a queste tematiche avrà la possibilità di estrarre i dati di
proprio interesse in forma tabellare pronti per essere elaborati e/o
studiati. I dati saranno resi disponibili a livello territoriale (comuni,
province, regione, con possibilità di confronto con le altre regioni
italiane) in modo da poter monitorare costantemente il fenomeno migratorio.
Oltre ad un quadro sulla presenza straniera in Toscana, saranno presentati
i risultati di un'indagine diretta sulle condizioni di lavoro di immigrati
in tre distretti industriali (Prato, Arezzo e Santa Croce sull'Arno)
pubblicati nel volume "Immigrati in Toscana. Occupazione e sicurezza sul
lavoro nell'industria diffusa" di F. Giovani, T. Savino e A. Valzania.
Link:
<http://www.irpet.it/index.php?page=agenda&agenda_id=52>http://www.irpet.it/index.php?page=agenda&agenda_id=52


Mercoledì  01/03/2006

4.	Alle ore: 17:00  a Massa - Presso: Aula Magna Istituo "G. Toniolo",
via XXVII aprile

Organizzato da:  Consulta Provinciale degli Studenti, con l'adesione della
Commissione Pari Opportunità della Provincia di Massa Carrara e
dell'Accademia Apuana della Pace
Culture giovanili, Istituzioni, Movimenti, Valori. Incontro con il prof.
Mario Aldo Toscano, Direttore Dipartimento Scienze Sociali Università di
Pisa
Locandina/invito:
<http://www.aadp.it/iniziative/2006/doc156.jpg>www.aadp.it/iniziative/2006/doc156.jpg



5.	Alle ore: 21:00  a Massa - Presso: c/o Centro di Ascolto - p.za
Quercioli 77

Organizzato da:  Accademia Apuana della Pace
Riunione Senato AAdP
Informazioni: <mailto:aadp at lillinet.org>aadp at lillinet.org  (339-5829566)
Link: <http://www.aadp.it/>www.aadp.it



6.	Alle ore: 21:00  a Massa - Presso: Centro Sociale La Comune - Via
Concia

Organizzato da:  C.S.A. - La Comune
Concerto degli LES ANARCHISTES. Prima del concerto si terrà il dibattito
"Amnistia indulto questione primaria", a cui hanno già garantito la
partecipazione Haidi Giuliani e Gigi Malabarba


Giovedì  02/03/2006

7.	Alle ore: 21:30  a Carrara - Presso: Supercinema

Organizzato da:  Comune di Carrara
All'interno della rassegna "Cinema giovani 2006", proiezione del film:
"Private", di Saverio Costanzo


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        id 43F4E79C00428299 for buragino at tin.it; Sun, 19 Feb 2006 22:00:52
+0100
Received: (qmail 1456 invoked by uid 89); 19 Feb 2006 21:00:28 -0000
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Received: (qmail 927 invoked by uid 89); 19 Feb 2006 21:00:11 -0000
X-Spam-Checker-Version: SpamAssassin 3.1.0 (2005-09-13) on
	mxavas12.fe.aruba.it
X-Spam-Level:
X-Spam-Status: No, score=-1.4 required=5.0 tests=BAYES_00,EXTRA_MPART_TYPE,
	HTML_70_80,HTML_MESSAGE autolearn=disabled version=3.1.0
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Subject: Pacedifesa Speciale Colombia
Date: Sun, 19 Feb 2006 22:00:03 +0100
MIME-Version: 1.0
Content-Type: multipart/related;
	type="multipart/alternative";
	boundary="----=_NextPart_000_0031_01C6359F.D662CFF0"
X-Priority: 3
X-MSMail-Priority: Normal
X-Mailer: Microsoft Outlook Express 6.00.2900.2180
X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V6.00.2900.2180

Pacedifesa

Foglio informativo del Centro Studi Difesa Civile

Direttore Francesco Tullio – Caporedattore Francesco Loiacono, redazione
Matteo Menin





Speciale Colombia

21 febbraio 2005 - 21 febbraio 2006

Visita il <http://www.cdp.sanjose.org/>sito della Comunità di Pace di San
Josè de Apartadò

A un anno dal massacro del loro leader Luis Eduardo Guerra e della sua famiglia







Il 21 febbraio di un anno fa a Mulatos, in Colombia, truppe dell'esercito
hanno assassinato Luis Eduardo Guerra Guerra leader della
<http://www.pacedifesa.org/interventi_internazionali/colombia_vive27.asp>comunità
di pace di San Josè de Apartadò, che nella regione dell’Urabà resiste
pacificamente alla violenza della guerriglia e dell’esercito. Oltre Luis
Eduardo Guerra sono stati assassinati la sua compagna Bellanira Areiza
Guzman ed il figlio di Luis Eduardo, Deiner Andrés Guerra di 11 anni. La
carovana della morte ha proseguito e lo stesso giorno alle 12,30 del
mattino  alla Resbalosa l'esercito ha assassinato Alfonso Bolivar leader
della comunità, la sua compagna Sandra Milena Munoz, i suoi figli Natalia
Andrea di 5 anni di età, suo figlio Santiago di 18 mesi ed Alejandro Pérez.



Numerosi testimoni segnalano l’esercito colombiano come responsabile di
questo crimine contro l’umanità, tesi confermata  da diverse commissioni d’
indagine formate da giuristi internazionali che sono andati alla zona del
massacro.

In occasione  del primo anniversario di questo orrendo crimine, diversi
enti locali ed organizzazioni sociali, in paesi come Spagna, Inghilterra,
Svizzera, Portogallo, Germania, Italia, Belgio, Francia, Austria, Nuova
Zelanda, Australia, Ecuador, Argentina, Venezuela, Perù, Colombia, Brasile,
Cile, Costa Rica, Nicaragua, Sudafrica y Giappone, realizzeranno il
prossimo 21 febbraio, la seconda giornata internazionale di solidarietà con
la Comunità di pace di San Josè de Apartadò, nella quale si porteranno
avanti delle attività di ricordo e denuncia con lo scopo di chiedere
giustizia, verità e riparazione, e per non permettere che questo massacro -
infanticidio, rimanga nell’impunità che caratterizza la violenza colombiana.



Roma, 21 febbraio 2006

Ore 12,00 Conferenza Stampa

Presso la Provincia di Roma, Sala Placido Martini – Via IV Novembre



Interverranno: Vittorio Agnoletto Eurodeputato, Tana De zulueta Senatrice,
Stefano Bigaroni Sindaco di Narni (coordinatoreRete Italiana di
solidarietà), Roberto Lorenzi Assessore Comune di Cascina, Guido Piccoli
scrittore e giornalista, Alessandra Riccio per  Latinoamérica,  Giuseppe De
Marzo Associazione  A SUD, On. Monica Cirinnà, Vicepresidente Consiglio
Comunale di Roma, Adriano Labucci, Presidente del Consiglio della Provincia
di Roma



Ore 16,00 Omaggio alla memoria

Sit-In di fronte all’Ambasciata colombiana Via Pisanelli,4



Una delegazione di alto livello, consegnerà all’Ambasciatore colombiano la
stessa lettera che simultaneamente sarà consegnata nelle ambasciate di
Colombia in diversi paesi del mondo, in cui la comunità internazionale
chiede la fine dell’impunità e il rispetto del diritto alla neutralità
della popolazione civile.









La storia

Luis Eduardo Guerra era uscito dalla sua casa di San José il sabato 19
febbraio per andare al suo terreno nella frazione di Mulatos (circa a 7 ore
da San Josè de Apartadò) col fine di raccogliere il cacao, prevedeva di
ritornare lunedì 21. Tuttavia, quel lunedì 21 verso le 11 del mattino sono
stati presi prigionieri lungo il fiume Mulatos da parte degli uomini
dell’XI Brigata dell’esercito. Luis Eduardo doveva ritornare a San José con
la sua compagna Bellanira, suo figlio Deiner ed un altro giovane, fratello
per metà di Luis Eduardo. L’esercito li ha minacciati e disse loro che se
li sarebbero portati via per assassinarli. Sentendo ciò il fratello di Luis
Eduardo riuscì a scappare. Però Luis Eduardo, Bellarina e Deiner furono
portati via fino alla frazione La Resbalosa, la frazione sucessiva. Furono
poi portati a casa del signor Alfonso Bolivar.



Martedì 22 il fratello di Luis Eduardo, che era riuscito a scappare, è
andato a cercarli a casa di Alfonso Bolivar, dove ha trovato del sangue, ne
ha seguito le tracce fino a trovare, vicino alla casa, una fossa con dei
cadaveri completamente spezzettati. Questo orribile ritrovamento è stato
effettuato dal giovane e da altre persone della Frazione di Mulatos che
erano andati a cercare gli scomparsi.

Il governo colombiano ha negato  immediatamente qualunque responsabilità e
con bugie evade quello che ha fatto l'esercito, collocando al contrario le
vittime come colpevoli. Argomentando falsità ha militarizzato  San José. La
polizia e l'esercito sono entrati  a San José il 1 di aprile 2005, e così
la comunità di pace è stata costretta a   spostarsi e a costruire un nuovo
villaggio chiamato San Josesito, in un luogo dove  non c'era niente.



Dopo più di due anni di concertazione per l’applicazione  delle misure di
protezione,  lo Stato ha rotto l’accordo installando un posto di polizia
dentro San José, mancando di parola rispetto agli impegni assunti  con la
comunità. Ma non sono terminate lì le bugie e la sfacciataggine poiché
qualsiasi  scontro  armato colpisce la  comunità.



«A un anno dal massacro, riferisce la Comunità di pace di San Josè de
Apartadò in un comunicato - troviamo solo desolazione silenzio e
desplazamiento nelle frazioni de  La Nieves, Resbalosa, la Speranza, el
Porvenir, nella vereda  Caraballo,  attacchi indiscriminati contro le zone
umanitarie di La Cristallina ed Arenas, l'assassinio dei due  maggior
leaders della comunità Arlen Salas ed Edilberto vasquez. In questo anno il
governo ci ha incolpato di proibire la vendita di prodotti per noi
illegali come per esempio  il liquore. Quello che si vede oggi in San José
sono cantine gestite dai  paramilitari in convivenza con la polizia e la
presa di case e terre da parte dei così detti smobilitati o meglio dire i
legalizzati paramilitari».





Per saperne di più leggi la
<http://www.pacedifesa.org/interventi_internazionali/colombia.asp>Sezione
Colombia su www.pacedifesa.org

Oppure visita il <http://www.cdp.sanjose.org/>sito della Comunità di Pace
di San Josè de Apartadò













AVVISO IMPORTANTE ai LETTORI di PACEDIFESA



Caro lettore, come saprai è in corso da tempo, in Italia ed in Europa, una
discussione sul rispetto della privacy nell’invio di messaggi di posta
elettronica. Il CSDC è da sempre attento al rispetto delle libertà delle
persone, e il rispetto della privacy dei nostri lettori, soci o sostenitori
è per noi una regola fondamentale di coerenza con la nostra mission. Per
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C/c bancario n. 107165, intestato a: Centro Studi Difesa Civile, ABI 05018
- CAB 12100.
Presso Banca Popolare Etica, Filiale di Roma, Via Rasella, 14 - 00187 Roma.
Causale: “Tesseramento 2004” + (eventuale) “donazione”.
C/c postale n. 12182317, intestato a: Banca Etica Roma.
Causale: “c/c 107165 intestato a Centro Studi Difesa Civile, tesseramento
2004 + (eventuale) donazione”.
Segnalaci via email
<mailto:(pacedifesa-roma at mediazioni.org>(pacedifesa-roma at mediazioni.org )
l’avvenuto versamento e l’indirizzo al quale vuoi ti venga recapitata la
tessera e il dipinto. Per maggiori info puoi contattare le nostre
segreterie ai recapiti indicati in calce.

CENTRO STUDI DIFESA CIVILE – Sito web:
<http://www.pacedifesa.org/>www.pacedifesa.org 
Cod. Fisc. 97062390584
Sede legale: Via della Cellulosa, 112 - 00166 Roma
Roma: Via Salaria, 89 - 00198 – T. 06.84.19.672 - Fax 06.88.41.749 -
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From: "Associazione Pantagruel Firenze" <asspantagruel at virgilio.it>
To: "Associazione Pantagruel" <asspantagruel at virgilio.it>
Subject: liberarsi febbraio
Date: Thu, 23 Feb 2006 10:26:07 +0100
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Agenzia d’informazione dell’Associazione Pantagruel – Firenze   N° 14



GENNAIO-FEBBRAIO 2005





 SOMMARIO



1.      1. LA CITTA’ INCONTRA IL CARCERE FEMMINILE

2.      2. ANCHE LE BAMBOLE FANNO IL CARNEVALE !

3.      3. I GIORNALI DEL CARCERE SI INCONTRANO

4.      4…E IL NOSTRO GIORNALE CHIEDE VOLONTARI

5.      5. INCONTRO ROMANTICO CON L’ASINO E LE PIANTE

6.      6. PROGETTO “A PASSO D’ASINO”…per Sollicciano

7.      7. IL RAMO IN FIORE SI PRESENTA

8.      8. UN DOCUMENTO PER CONOSCERCI









IMPORTANTE!

Se vuoi entrare a Sollicciano il 13/14/15 marzo per l’incontro con le
ragazze del femminile facci avere i tuoi dati entro il 1° marzo: nome,
cognome, luogo e data di nascita e attuale residenza (vedi prima notizia di
questo Liberarsi).





Associazione Pantagruel, via A. Tavanti, 20 – 50134 FIRENZE    tel. 055-473070

e-mail: <mailto:asspantagruel at virgilio.it>asspantagruel at virgilio.it







1. LA CITTA’ INCONTRA IL CARCERE FEMMINILE



A metà marzo e più precisamente lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15 per
tre giorni la città potrà ancora una volta incontrare le sezioni del
carcere femminile di Sollicciano.

Tutte le persone interessate potranno entrare in carcere e conoscere alcune
donne detenute e alcuni nostri progetti: in particolare “La poesia delle
bambole”, che da circa cinque anni, ha creato corsi di formazione e un
laboratorio di bambole dentro al carcere e altri due progetti che stanno
realizzandosi in questo anno: un periodico e un’asineria. Il periodico
delle sezioni femminili del carcere e della città di Firenze vuole
coinvolgere e creare dialogo tra l’interno (le sue storie di vita e i suoi
problemi) e l’esterno con le sue tante realtà e aprire nuove possibilità
per realizzare i propri talenti. L’asineria, ossia il mettere nell’area
verde un gruppo di asini, è legato al progetto “A passo d’asino” di cui
parliamo anche in questo numero in modo più approfondito.

Le persone che chiederanno di entrare in carcere avranno la possibilità di
iniziare la conoscenza di questa realtà, spesso rimossa, che  fa parte
integrante della nostra città e del nostro territorio.

Nei tre giorni si potrà entrare alle ore 10 (dalle 10 alle 13) o alle ore
13,30 fino alle 16. Chi lo desidera potrà stare anche una intera giornata
(dalle 10 alle 16) e potrà venire anche più di un giorno.

Il lunedì vedrà coinvolta nel primo pomeriggio la compagnia teatrale del
sindacato pensionati che presenterà un suo spettacolo: "Le Troiane" di
Euripide della compagnia teatrale del Laboratorio "Donne: laboratorio vita,
società, cultura" dello Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Firenze che ha come
regista Roberto mazzi; nella stessa giornata saranno presenti esponenti
sindacali.

Siete tutti invitati a partecipare a questo momento di incontro, di scambio
di conoscenza della realtà del carcere e dei nostri progetti, chi desidera
fare questa particolare esperienza deve comunicare alla nostra associazione
entro il 1° marzo: nome, cognome, luogo e data di nascita e attuale
residenza.





2. ANCHE LE BAMBOLE FANNO IL CARNEVALE !



Chi verrà in questi giorni al laboratorio esterno de La poesia delle
bambole, che si trova a Firenze in via Tavanti 20 a rosso, troverà accanto
alle bambole cuscino, ad abito fisso, snodabili e vestibili anche alcuni
dei personaggi del Carnevale: Arlecchino, Pulcinella, Colombina, ecc…e poi
altri numerosi piccoli oggetti creati dal laboratorio. Vi aspettiamo !





3. I GIORNALI DEL CARCERE SI INCONTRANO



Domenica 26 febbraio ci sarà un’incontro dei giornali del carcere della
Toscana a cui parteciperanno alcune redazioni interne ed esterne attive sul
territorio toscano e riunite in un coordinamento regionale.

Parleremo del tema dell'informazione (relativamente alla realtà del
carcere); delle varie attività portate avanti dalle singole redazioni; del
perché del coordinamento regionale; di eventuali progetti su cui lavorare
insieme.

Inoltre faremo il punto della situazione sul progetto “Informacarcere”,
finanziato da CESVOT, a cui collaborano varie redazioni, nonché enti
pubblici (quali Comune e Provincia di Firenze), il Provveditorato Regionale
del Ministero di Giustizia, Istituti Universitari e Associazioni Culturali.
L’incontro si terrà a Firenze alla casa del popolo “Il Progresso”,via
 Vittorio Emanuele II. 131, dalle 10,30 alle 17,30. Saranno presenti le
realtà di Montelupo Fiorentino, Lucca, Massa, Firenze, Pisa, Porto Azzurro
e Pistoia dove sta nascendo un nuovo periodico. L’ingresso è ovviamente
aperto a tutte le persone interessate.





4…E IL NOSTRO GIORNALE CHIEDE VOLONTARI



Il nostro giornale del femminile è per ora solo un progetto di cui si parla
da vari mesi e che vorrebbe al più presto diventare una realtà…ma non
abbiamo sufficienti energie per portarlo avanti e quindi chiediamo a chi ci
legge e che vive a Firenze e dintorni di darci una mano sia a livello
tecnico (impaginazione e grafica), sia a livello di articoli da fare e di
redazione esterna. Il giornale per funzionare ha bisogno di un gruppo
redazionale interno al carcere ma anche di un gruppo esterno che coinvolga
la città. Speriamo nella tua disponibilità…





5. INCONTRO ROMANTICO CON L’ASINO E LE PIANTE



Sabato 4 marzo ore 15 presso l'Orto Botanico via Micheli, 3 – Firenze:  
Passeggiata per bambini e ragazzi in groppa d'asino:  ripercorriamo le
vicende di questo animale domestico, simpatico e generoso, attraverso le
piante che ha conosciuto. Vedremo insieme il papiro, l'olivo, le piante
mellifere e tante altre curiosità. Ci sarà anche un raccontastorie che
porterà novelle d'orto e d'ortolani. E' possibile prenotarsi fino alle ore
13 di sabato 4 marzo telefonando allo 055 2757402 (tutti i giorni, escluso
il mercoledì, dalle ore 9 alle 13).





6. PROGETTO “A PASSO D’ASINO”…per Sollicciano



Riportiamo lo stralcio di un articolo scritto da Sandro Useli (presidente
Arci Asino Castello) sul settimanale ARCI Report, riguardo al progetto
sugli asini per il carcere, intitolato… “Spi…ragli di libertà e giustizia”.

“…Attualmente il carcere è mortificante, nega la verità negando di
restituire l’uomo in quanto tale, è incapace di restituire dignità,
rigenerare valori e potenzialità sociali dell’individuo.

La visione asinina di Arci Asino vuole indagare, senza pregiudizio né
discriminazione, il caos di ogni essere umano, per scoprire i significati
straordinari, bénefici. Lo vuole nel quotidiano, affinché l’asino sia re
non solo per un rito. La sua esperienza con Pantagruel e le ragazze del
carcere di Sollicciano ha circa un anno di vita. Il laboratorio della
Poesia delle Bambole collabora nella realizzazione di gadget (piccoli
somarelli in lana cardata, o di stoffa), e nell’organizzazione di eventi e
feste.

Nella sede fiorentina del circolo di Castello si organizzano incontri
conviviali (Il buono dentro, tutti piatti farciti) con la partecipazione in
cucina (e in veste di commensali) di detenute in permesso di uscita,
personale del carcere, e tanti amici venuti a vivere un piacevole momento
d’incontro. Sono opportunità per familiarizzare e raccontare storie,
rimpianti, progetti futuri, piccoli momenti di libertà per le detenute, un
modo per raccogliere risorse economiche necessarie ad affrontare le
piccole/grandi necessità di chi è recluso (un bagnoschiuma, un paio di
occhiali, i francobolli…).

Nella sezione femminile c’è stato, poi, uno scambio particolare: le
asinelle hanno varcato la soglia del carcere, e sono state per una giornata
con le detenute. Un incontro che troverà un seguito attraverso progetti di
attività, interna ed esterna al carcere, che vedranno coinvolte le ragazze
di Sollicciano e le ex detenute in cerca di reinserimento. All’interno di A
passo d’asino per i colli fiorentini (progetto per il turismo ambientale e
le pratiche con l’asino, promosso da Arci Asino e da Pantagruel), è
prevista la realizzazione di un’asineria all’interno di Sollicciano. Si
partirà con due asinelle, ed i corsi di formazione alle detenute, per
operatori in opoterapia, guide someggiate, addestratori. Per fare in modo
che le ragazze di Sollicciano siano parte strategica di questo progetto,
che già incontra curiosità e l’interesse di tanti.”

Info: <mailto:useli at yahoo.it>useli at yahoo.it





7. IL RAMO IN FIORE SI PRESENTA



Se il progetto de “La poesia delle bambole” esiste si deve anche a “Il Ramo
in fiore” una associazione culturale fiorentina che fin dall’inizio ha
seguito questa iniziativa.

Vi riportiamo schematicamente il programma delle attività dell’associazione
che ha la sede delle attività in via Nardo di Cione, 9 - Firenze:

Medicina Antroposofica
Pittura Terapeutica secondo il metodo Liane Collot D’Herbois ( Olanda) per
bambini e adulti - Incontri individuali o in piccoli gruppi a seconda delle
necessità e delle esigenze personali
Incontri di lavoro sulla propria biografia:
- La difficoltà del cambiamento: ritrovare il filo rosso

- Menopausa: la metamorfosi dei talenti

- Il “ Doppio “: il suo compito nella biografia e la sua trasformazione

- “ Il Signore degli Anelli “ e la biografia umana

- La morte: il dono degli dei

Consulenze biografiche individuali
Massaggio Pressel
Per richiedere i programmi dettagliati e per ulteriori informazioni: Maria
Cristina Bimbi

Tel.: 055 8547980 -Cell.: 333 6461387 - e-mail:
<mailto:cristina.bimbi at libero.it>cristina.bimbi at libero.it





8. UN DOCUMENTO PER CONOSCERCI



La nostra esperienza è nata a Pistoia nel 1986 come Cooperativa Culturale.
Nel 1991 la Cooperativa fu affiancata da una associazione di volontariato
il Circolo Ora d'Aria Pantagruel che si occupava degli interventi nella
Casa Circondariale, che poi, nel 1995, cambiò il nome nell’attuale
Associazione Pantagruel. Segue da allora le problematiche del carcere e del
dopo carcere:  interviene con alcuni volontari nelle carceri di Firenze,
Pistoia, Massa e continua poi  a seguire i  detenuti nel periodo del
reinserimento nella società; dal 1999  ha sede a Firenze.



Oggi i principali progetti che l'Associazione sta portando avanti sono:

       1-     Liberarsi dalla necessità del carcere

       2-     La poesia delle bambole

3-       Informacarcere

4-       Il panneggio”, giornale delle sezioni femminili di Sollicciano

5-       A passo d’asino per i colli fiorentini (che comprende un’asineria
a Sollicciano)

6-       Solidarietà e carcere



Alcune caratteristiche sono comuni in questi progetti e le elenchiamo:

a-       partono dai bisogni delle detenute e dei detenuti che ascoltiamo
da anni nei colloqui individuali e di gruppo. Bisogni di esprimere la
creatività, di farsi sentire, di trovare strumenti terapeutici, di superare
le mura del carcere;

b-     non si limitano ad intervenire nel carcere ma cercano di coinvolgere
il più possibile la città, creando fin dall’inizio una rete di appoggio
(associazioni, realtà varie, enti locali) e poi successivamente
organizzando incontri, mostre, dibattiti all’esterno;

c-      creano formazione, crescita di nuove capacità e talenti, posti di
lavoro esterno; anche una sola persona che esce dal carcere in misura
alternativa alla detenzione è un fatto estremamente positivo;

d-     vogliono aumentare l’informazione sul carcere che è troppo spesso un
mondo separato, poco trasparente, mal conosciuto. Il territorio deve
conoscere invece come vivono i detenuti e le detenute che dovrebbero essere
considerati anche propri cittadini;

e-      non vogliono essere “tutelati” da un contributo pubblico che copra
l’intera spesa del progetto; chiedono che gli enti pubblici prendano le
loro responsabilità e partecipino in minima parte ai costi, la maggior
parte delle risorse necessarie dovranno venire da donazioni di altre
istituzioni (come le Fondazioni) e da donazioni di numerosi privati. Poco
dovrà essere il costo del personale dell’associazione, molte le risorse che
creeranno contratti di lavoro a progetto per persone che potranno spesso
iniziare così un cammino fuori dal carcere.



Vi è un sesto progetto quello che abbiamo chiamato: Solidarietà e carcere
che risponde alle lettere : a – b - d , ma che non fa richiesta di
contributi agli enti locali e che non si pone il problema del far uscire
persone dal carcere per portare avanti questa iniziativa.

Attualmente i cinque progetti indicati all’inizio si trovano nella seguente
situazione: i primi tre sono già operativi, mentre il quarto e il quinto
hanno creato la rete necessaria per concretizzarsi nei prossimi mesi.



1.       LIBERARSI DALLA NECESSITA’ DEL CARCERE

Dal 1985 nasce il giornale “Liberarsi dalla necessità del carcere”,
iniziato come ciclostilato a cura di alcuni volontari della Casa
Circondariale di Pistoia e dell’Arci e della CGIL Funzione  Pubblica di
quella città. Per un certo periodo è stato il giornale di un gruppo di
detenuti di Pistoia. Poi è stato la voce di protesta di alcuni reclusi in
varie carceri italiane, coordinato da Giuliano Capecchi e Carmelo Musumeci.
Ora esce mensilmente  in poche pagine diffuse quasi esclusivamente tramite
indirizzi di posta elettronica e attraverso qualche decina di copie inviate
per posta normale. Sono oltre 6.000 le copie spedite.

      E’ tramite Liberarsi che si possono seguire le attività
dell’associazione Pantagruel, leggere alcune lettere che ci vengono
inviate, e alcune recensioni di libri che ci interessano particolarmente.



2.       LA POESIA DELLE BAMBOLE

Il progetto è iniziato nel 2001 e opera sia all’interno delle sezioni
femminili del carcere di Sollicciano-Firenze coinvolgendo circa 15 ragazze,
sia all’esterno con un laboratorio a cui partecipano quattro persone con
contratto a progetto (due a tempo pieno e due a part-time che fanno 4 ore
di lavoro e 4 ore di studio in una scuola superiore serale).

            Prossimi impegni: partecipazione a Terra Futura  (Firenze 31
marzo-2 aprile); alla Mostra dell’Artigianato a Firenze (aprile/maggio), ad
Artigianato a Palazzo (Firenze 12 – 14 maggio).

            Hanno dato un appoggio al progetto nel 2005  (alcuni sono stati
confermati anche per il 2006: Comune di Firenze Assessorato al Terzo
Settore, Accoglienza e Integrazione; Fondazione Monte dei Paschi di Siena;
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia; Comunità di Paterno – Bagno a
Ripoli (Fi), Parrocchia di S.Martino – Sesto Fiorentino (Fi), Associazione
Marco Biagini – Firenze, Gruppo 334 di Brozzi (Fi), Arci Asino di Castello
(Fi).

            Abbiamo bisogno di altre donazioni per poter far uscire altre
due ragazze con contratto di lavoro a progetto.



3.       INFORMACARCERE

E’ il nostro progetto che da più anni va avanti e che per molto tempo ha
caratterizzato la nostra associazione attraverso il lavoro svolto dal
periodico “Liberarsi”, da “Il ponte”, giornale della Casa penale di Massa e
con l’ organizzazione dei due convegni effettuati nel 1999 e nel 2001 sui
Giornali del carcere.

            Ha ripreso in pieno le attività da alcuni mesi anche con il
contributo del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), essendo questa
nostra iniziativa uno dei progetti vincitori del Concorso di Innovazione
2004.

            Stiamo lavorando ad un sito che si aprirà fra qualche mese.
Inoltre stiamo coordinando i giornali del carcere della Toscana (una
esperienza importante per numero e validità delle esperienze esistenti),
stiamo preparando due momenti pubblici: uno su Lavoro e creatività nelle
carceri femminili italiane e l’altro sull’ergastolo.

            Nel 2006 inizierà la pubblicazione di un giornale periodico
della Casa Circondariale di Pistoia (in cui avremo l’appoggio della
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia).

A giugno 2006 terminerà il finanziamento del Cesvot e abbiamo bisogno di
trovare altri partner e altre forze che ci aiutino a proseguire soprattutto
nel sito.

            Appoggia Informacarcere a livello economico anche il Comune di
Firenze Assessorato al Terzo Settore, molti i partner sia istituzionali (il
Provveditorato Regionale per la Toscana del Ministero della Giustizia, la
Provincia e l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienza della Politica
e Sociologia), sia vari giornali del carcere e associazioni che operano in
questo settore nella Toscana.

            Altro settore legato a questo progetto è l’intervento di
informazione che svolgiamo a livello di scuole (da anni esiste un progetto
organizzato con il Comune di Pistoia) e di parrocchie e  associazioni che
ci invitano a parlare di questo argomento.



4.      IL PANNEGGIO

E’ un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e che inizierà quest’anno
2006. E’ un periodico che nasce nelle sezioni femminili del carcere di
Sollicciano ma che coinvolgerà anche i detenuti del maschile e soprattutto
creerà rapporti con la città di Firenze

            Ha già creato una ampia rete di partner (gli enti locali, la
Chiesa Valdese, la Libreria delle donne, il Giardino dei Ciliegi,
Artemisia, la Mediateca Regionale Toscana, la Libreria Libriliberi, il
Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze…).



5.       A PASSO D’ASINO

E’ la novità del 2006 che ci vede coinvolti insieme ad: Arci Asino di
Castello, Cooperativa Sociale La Pignatta, Mani Tese Centro Le Sieci,
Associazione Obiettivo Francesco e al Carcere di Sollicciano (Sezioni
Femminili) e ai Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Vaglia e Bagni a
Ripoli.

            Il progetto prevede la formazione di alcune asinerie (gruppi di
asini) nel territorio fiorentino ed una un po’ particolare all’interno
dell’area verde di Sollicciano femminile. Sarà presentato nella prossima
edizione di  Terra Futura che si volgerà a Firenze alla Fortezza a fine
marzo-inizi di aprile.

         Abbiamo chiesto un finanziamento al Cesvot presentando
l’iniziativa al Concorso percorsi di innovazione 2005.

Ma abbiamo anche per questo progetto bisogno di appoggi da associazioni e
da privati.



                 6.   SOLIDARIETA’ E CARCERE

E’ un tentativo molto parziale di dare alcune risposte concrete ai vari
bisogni e richieste delle detenute e dei detenuti di Sollicciano. Sotto
questa voce si trovano sia versamenti di piccole cifre sui contocorrenti di
chi si trova in carcere, acquisto e reperimento di indumenti, biancheria,
libri. Ogni anno una somma considerevole viene spesa in acquisto di
occhiali da vista.

            Ma riguarda sempre questo settore anche il pagamento di alcune
visite mediche e di prodotti omeopatici e di altri interventi di tipo
terapeutico che fanno riferimento alla medicina steineriana.



           ALTRI COSTI E IMPEGNI



La nostra associazione ha una sede in Firenze e quindi paga un affitto e ha
spese di telefono, adsl, elettricità, acqua, riscaldamento. La sede è
utilizzata in gran parte dal progetto “La poesia delle bambole” che qui ha
il laboratorio esterno e lo spazio mostra dei propri prodotti. Possiede una
automobile (600 Fiat) che le è stata donata nel 1999, ma ha i costi della
benzina, dell’assicurazione, ecc.

            Non esiste nessuna persona pagata per la segreteria e per la
progettazione  dell’associazione, attualmente sono sette le persone che
ricevono uno stipendio o un compenso: cinque hanno un contratto a progetto:
quattro su “La poesia delle bambole” e uno su “Informacarcere”; le due
persone che fanno formazione nel laboratorio interno al carcere hanno
compensi soggetti a ritenuta d’acconto.

            Abbiamo per questo molto bisogno di un volontariato che
seriamente appoggi i singoli progetti e che abbia voglia anche di formarsi
e acquisire nuove capacità e talenti.

            Per questo un punto a cui stiamo dedicando molta importanza è
quello della formazione di volontariato che possa intervenire nelle carceri
(soprattutto a Sollicciano, ma vorremmo riprendere con maggiore continuità
anche l’intervento a Pistoia e a Prato), e nel territorio per facilitare
percorsi di reinserimento e in appoggio ai progetti sopra elencati.

Si è da poco concluso positivamente un corso di formazione per volontari, e
stiamo preparando un nuovo corso dal titolo: “Carcere, città e
informazione” che ha avuto recentemente un  finanziamento dal Cesvot.

            La quota sociale minima  di adesione alla nostra Associazione è
di euro 10 (euro 5 sono per le spese di gestione e gli altri 5 euro sono
per un progetto indicato dalla persona che aderisce).



I progetti elencati sono riportati in modo molto sintetico e poco
esaustivo, per questo siamo a disposizione per la richiesta di  ogni
ulteriore approfondimento.







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