Comunicato Stampa




UIKI-ONLUS

Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia







All'attenzione delle agenzie di stampa

All'attenzione delle testate
giornalistiche                                     

 COMUNCATO STAMPA



In relazione alle dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa e ad
alcune testate giornalistiche da alcuni esponenti  parlamentari della "casa
delle libertà " , in particolare a quelle rilasciate dall'On. Cicchitto
nella giornata di ieri, 20 febbraio 2006 , citanti il  periodo in cui venne
nel territorio italiano il signor Abdullha Ocalan (inverno 1998-1999)
intendiamo precisare quanto segue:



A.Ocalan era arrivato in Italia ,consapevole delle difficoltà che avrebbe
incontrato , per illustrare alla Comunità europea tramite il Governo
italiano ,  una proposta di pace , nel tentativo di risolvere con l'azione
politica , il conflitto tra il popolo kurdo e la Turchia;



A.Ocalan e' un uomo che rappresenta il sentimento vivo di pace del popolo
kurdo, quaranta milioni di donne e uomini ,  in patria e nelle diaspore ,
perseguitati ancora oggi e trattato alla stregua di minoranza senza diritti
politici e culturali pienamente riconosciuti ;



A.Ocalan fu allontanato in modo coatto dall'Italia cosi che la magistratura
poè riconoscergli solo   tardivamente l'asilo politico in base all'art.10
della Costituzione italiana ;



A.Ocalan , continuamente vilipeso  , non puo' rispondere alle accuse che
gli vengono mosse contro, perchè dal 15 febbraio del 1999, giorno della sua
cattura in Kenia ,  vive imprigionato in isolamento in un isola-carcere
nel Mar di Marmara in pessime condizioni di salute .



Chiediamo agli esponenti politici, ed in particolare all'On. Cicchetto di
non strumentalizzare la figura del signor Ocalan a scopi propagandistici ed
elettorali perchè Ocalan rappresenta per tutto il popolo kurdo e per tanti
milioni di uomini e di donne, una ferita aperta e uno smacco alla
democrazia e alla Carta dei Diritti dell'uomo. A.Ocalan e' autore di una
proposta di pace volta ha porre fine al sanguinoso conflitto tra la Turchia
e i kurdi che ancora oggi soccombono sotto la repressione ( nelle ultime
settimane  si contano 20 morti e centinaia di arresti).



Vogliamo cosi' difendere non solo l'onore dell'uomo Ocalan , ma la memoria
di migliaia di persone che in nome di un mondo migliore , e in pace , hanno
speso la loro vita .



In fine ricordiamo all'opinione pubblica che il primo ministro turco ,
signor Tayyip Erdogan  sul finire dello scorso anno ammise errori
importanti da parte dei governi che si erano succeduti alla guida della
Turchia nei confronti del popolo kurdo , dimostrando una sensibilità
rinnovata. Auspichiamo una ritrovata sensibilità e serenità anche nelle
parole dell'On. Cicchetto.



Roma li, 21 febbraio 2006


                                                        Ufficio
d'informazione del Kurdistan in Italia







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