La vita di Abdullah Ocalan sotto Pericolo Comunicato ci KNK







           



                    







                          Kongra Netewiya Kurdistan 

                          Kurdistan National Congress

                         Congrès National du Kurdistan



                                         Rue Jean Stas 41   1060  Bruxelles
tel: 00 32 2 647 30 84   fax: 00 32 2 647 68 49         Homepage:
<http://www.kongrakurdistan.com/>www.kongrakurdistan.com      e-mail:
<mailto:knk at kongrakurdistan.com>knk at kongrakurdistan.com



Comunicato Stampa

La vita di Abdullah Ocalan sotto Pericolo





Il Governo Turco sta applicando nuove pene umilianti contro Abdullah
Ocalan. Siamo venuti a conoscenza che prima dei 20 giorni di cella di
punizione, che equivalgono ad un isolamento nell'isolamento, Ocalan aveva
già subito la medesima sanzione per una settimana. Ocalan, dopo essere
finalmente riuscito ad incontrare i suoi avvocati per la prima volta dopo
diversi mesi, ha espresso preoccupazione per la sua vita, dato che stava
ricevendo intimidazioni e lettere che lo minacciavano di morte.  Il popolo
curdo vede in Ocalan il proprio difensore della pace e della libertà;
tuttavia, queste azioni si stanno perpetrando sotto gli occhi del mondo. Le
misure contro Ocalan vanno contro qualsiasi legislazione ed accordo
internazionale, ma l'UE e gli altri stati occidentali mantengono il
silenzio e non reagiscono. Questo ci spinge, di conseguenza, a domandarci
se essi non siano forse complici di queste pratiche. Ogni giorno che passa,
il popolo curdo si convince ulteriormente di questa ipotesi. Lo stato turco
ha sferrato un attacco ancora più violento contro i curdi immediatamente
dopo aver ricevuto una data per l'inizio dei negoziati di accesso all'UE.
Non contenti della scarcerazione dei colpevoli degli incidenti di Semdinli
del 9 novembre, nonostante essi fossero stati colti in fragranza di reato e
fossero degli ufficiali militari, il governo ha avviato delle violente
campagne militari in tutto il Kurdistan. Poco dopo le visite di funzionari
USA ed EU in Turchia, durante le conferenze stampa e le riunioni del
Consiglio di Sicurezza di Stato, si è parlato di lotta senza quartiere.
Subito dopo, è aumentata l'offensiva. Durante gli anni '90, dopo aver
ottenuto il sostegno dei poteri occidentali, il governo turco ha aumentato
la guerra contro il popolo curdo. Di conseguenza, oltre tre milioni di
curdi sono stati sfollati con la forza, 4.000 villaggi sono stati rasi al
suolo, migliaia di persone torturate, altre migliaia arrestate e decine di
migliaia uccise. A questo punto, se si adotta ancora una volta una simile
decisione, non è forse probabile il ripetersi di quel periodo? Tutte le
circostanze indicano che la vita di Ocalan è in serio pericolo, date le
dure misure che gli sono imposte. Ci appelliamo a tutte le parti perché
agiscano responsabilmente; ci rivolgiamo alla Turchia perché cessi le
politiche sconsideratamente pericolose attualmente adottate; invochiamo una
soluzione politica della questione curda. Queste richieste di democrazia,
di pace e di una soluzione politica fatte dal popolo curdo devono ottenere
una risposta immediata. Il popolo curdo considera ogni attacco perpetrato
contro il loro leader Ocalan come un attacco perpetrato contro loro stessi.





Congresso Nazionale del Kurdistan

19-01-2006