Mobilitazione contro la guerra permanente



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Continuiamo la mobilitazione contro la guerra permanente

Esigiamo il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq, con o senza l'ONU
Sosteniamo la legittimità della resistenza irachena all'occupazione
Via le basi militari dall'Italia, no alle militarizzazione dei nostri territori
Revoca delle leggi emergenziali e liberticide contro i migranti e i movimenti

Sabato 10 settembre, ore 9,30
ASSEMBLEA NAZIONALE
del movimento contro la guerra
(sala in via Marsala 42, Stazione Termini, Roma)

Domenica 11 settembre
manifestazioni a Camp Darby e a Napoli

prime adesioni giunte:
Confederazione Cobas, Comitato Nazionale per il ritiro dei militari
italiani dall'Iraq, Action, Red Link, Rete dei comunisti, Laboratorio di
resistenza contro la guerra, Associazione Pianeta Futuro, AMR Progetto
Comunista/PRC, Rete Artisti contro le guerre, Forum Palestina, Partito dei
Comunisti Italiani....

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Il governo italiano copre i crimini di guerra statunitensi in Iraq
 Revoca immediata del divieto di ingresso per la delegazione irachena

 Comunicato stampa

Il divieto all’ingresso di alcuni esponenti della resistenza e
dell’opposizione irachena per consentirgli di partecipare ad una conferenza
internazionale in Italia sulla situazione in Iraq, conferma una volta di
più il servilismo del governo italiano nei confronti dell’amministrazione
Bush. E’ stata sufficiente una lettera di alcuni membri del Congresso USA
all’ambasciata italiana a Washington affinché il Ministro degli Esteri Fini
si piegasse immediatamente alle pressioni americane.

La delegazione irachena in Italia avrebbe non solo spiegato politicamente
ed ampiamente (visto che era una delegazione plurale nelle posizioni e
nella rappresentanza) la situazione nel paese, ma avrebbe anche documentato
i crimini di guerra commessi in questi due anni dalle truppe di occupazione
della coalizione guidata dagli USA in Iraq. Il divieto apposto dal governo
italiano ai visti d’ingresso intende così impedire che l’opinione pubblica
– già maggioritariamente schierata contro la guerra e per il ritiro del
contingente militare italiano dall’Iraq – venisse a conoscenza di una
realtà che il governo italiano intende continuare a nascondere sotto al
tappeto, utilizzando come una clava la mistificazione delle “ragioni di
sicurezza nazionale”.

 La grave scelta del governo italiano contribuisce così a rafforzare
l’immagine dell’Italia come di un paese complice della guerra e
dell’occupazione dell’Iraq e dei crimini che lì vengono commessi dalle
truppe occupanti. In questo modo il governo espone ancora di più il nostro
paese ed aumenta il carico delle proprie responsabilità nelle conseguenze
della guerra sul nostro paese.

Chiediamo la revoca immediata del divieto d’ingresso per la delegazione
irachena.

Lo abbiamo ribadito più volte che l’unica sicurezza resta il ritiro delle
truppe e la fuoriuscita dell’Italia dalle complicità con una guerra
d’occupazione  ingiusta ed illegale contro l’Iraq.

Su questo torneremo a mobilitarci nelle prossime settimane a cominciare dal
10 e 11 settembre prossimi.

 Comitato Nazionale per il ritiro dei militari italiani dall’Iraq

info: <viadall'iraqora at libero.it>viadalliraqora at libero.it

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