In merito a G. Chiesa



Veloci considerazioni in merito alle dichiarazioni di G. Chiesa

A parte le altre affermazioni qui scritte da Giulietto Chiesa che sono - a mio avviso - di buon senso, mi soffermo sulla frase che riporto.

"Dovremo purtroppo registrare una riduzione delle nostre libertà, insieme ai controlli che saranno necessari per difendere la nostra sicurezza". 

Così scrive il parlamentare europeo a seguito dei fatti di Londra. 

Considerazioni a cura di Leopoldo Bruno:

1) Comincia la frase di G. Chiesa: "Dovremo purtroppo registrare..." mi sembra possa essere inteso come rassegnazione verso un qualcosa di inevitabile viste le condizioni date. Se fosse davvero così, sarebbe più appropriato affermare che "Dovremo purtroppo subire..."     

2) "...una riduzione delle nostre libertà" e qui vorrei capire di quali libertà parla Giulietto Chiesa. Forse di quelle libertà in possesso di coloro che - volta per volta - hanno il potere di decidere? O fa riferimento alla libertà di esser d'accordo con le decisioni prese da altri? 
Ancora, parla della libertà - che per i cortei sempre più spesso non c'è più - di percorrere le strade del centro delle città (in occasioni senza Zone rosse, ovviamente...).
Oppure fa riferimento alla libertà di essere bloccati, interrotti e attaccati dalle Forze dell'ordine durante un corteo autorizzato, tutto ciò a causa della presenza in manifestazione di uno striscione con un giudizio politico su uno dei Ministri della Repubblica? 
Faccio adesso una domanda ad alta voce: se qualcuno durante una manifestazione politica avesse mai l'idea di bruciare una bandiera, tornerebbe poi a casa? E con quali capi d'imputazione a proprio carico?    

3) Mi sarebbe poi piaciuto leggere che Chiesa avesse ricordato che questa "riduzione delle libertà" a cui fa riferimento, sarà al momento l'ultima di una serie.

4) Continua G. Chiesa: "Insieme ai controlli che saranno necessari...". E qui mi sembra che sia pronto ad accettare quello che arriverà, pronto penso a lavorarci - come sempre - per far sì da rendere le riduzioni di libertà meno dannose, per quanto possibile; soltanto questo mi sembra sia il ruolo che stanno svolgendo i migliori rappresentanti politici della sinistra.  


5) Giulietto Chiesa infine afferma: "...per difendere la nostra sicurezza". E qui escludendo naturalmente l'ipotesi che stia parlando della sicurezza dei Parlamentari europei, dobbiamo chiederci a chi fa riferimento. Parla di quelle persone che fan parte di quella casta presentata in un suo recente libro "Superclan", cioè dei supermanager, ecc. oppure parla dei politici più potenti della terra. In entrambi i casi, non penso abbiano bisogno di nuove norme per difendere la propria sicurezza; suppongo che siano digià in condizione di difendersi come e quanto vogliono.     
Chiesa - lo sappiamo - sta parlando della "nostra sicurezza", quella di tutti. E allora se è di questo che parliamo, come mai chi compie delle stragi (sulla popolazione irachena come su quella inglese) le fa distruggendo la vita in intere città o colpendo le persone che vanno a lavorare? Sarà che forse le risorse e le attenzioni sono dedicate a difendere i potenti? Se fosse così, ci faccia il piacere (almeno uno bravo e comunemente apprezzato come Giulietto Chiesa) di parlare invece della "necessità di restringere le libertà della gente - composta da famiglie, soldati, pensionati, militanti politici, ecc. - allo scopo di ampliare sempre più la sicurezza di chi esercita il potere".

9/7/5 - Leopoldo Bruno

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Date      : Sat, 9 Jul 2005 16:22:58 +0200
Subject : [BSF] giulietto chiesa

> Il terrorismo su grande scala ha colpito un'altra volta l'Europa. Londra dopo Madrid.
> 
> L'obiettivo esplicito è il G-8. La coincidenza è evidente. Il mondo intero - in ogni caso - interpreterà in questo modo l'offensiva terroristica di Londra:
> contro i potenti del mondo, contro l'occidente.
> 
> Non ci sarà rivendicazione, con ogni probabilità.
> 
> Il risultato è già acquisito, incamerato: serve ad alimentare il terrore di tutti. E' un'azione pensata per provocare un terrore diffuso, per coinvolgere
> l'uomo della strada. Tutti, in ogni città d'Europa, capiscono che potrebbero essere rimasti, o essere, vittime di questa tragedia.
> 
> Accanto al dolore, alla solidarietà con i parenti delle vittime innocenti, dovremo purtroppo registrare una riduzione delle nostre libertà, insieme ai controlli
> che saranno necessari per difendere la nostra sicurezza.
> 
> Anche questo è uno dei risultati - progettato, previsto - del terrorismo su larga scala.
> 
> Ancora una notazione, forse banale, ma utile per capire cosa sta succedendo: un'azione come quella che ha colpito i nostri concittadini europei di Londra
> rivela un livello organizzativo paragonabile a quello che fu necessario per compiere l'11 settembre.
> 
> Sono trascorsi quattro anni da allora e la lotta contro il terrore non ha proceduto di un solo millimetro. Inutile ripetere proclami. Qualcosa non funziona
> nella lotta contro il terrorismo internazionale.
> 
> dichiarazione di giulietta chiesa sui fatti di Londra
> Michele
> 




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