Caso Fallaci: il Consiglio Regionale torni sui suoi passi



Comunicato Stampa Unaltracittà/Unaltromondo

Caso Fallaci: il Consiglio Regionale torni sui suoi passi
Perché il centrosinistra rincorre l'atteggiamento illiberale delle destre?

Apprendiamo da un documento che circola in rete da alcuni giorni a firma
Mercedes Frias ed altri della recente approvazione da parte dell Consiglio
Regionale della Toscana di  una mozione (Mozione n.9 approvata nella seduta
del 21 giugno 2005), pare all'unanimità, dal titolo "Per l'abolizione dei
reati di opinione e per la solidarietà ad Oriana Fallaci".
Dopo i tragici fatti di Londra, sentiamo ancor più forte l'urgenza e la
necessità di esprimere tutta la nostra contrarietà per l'accostamento fatto
tra il sacrosanto diritto alla libertà di espressione e la solidarietà ad
Oriana Fallaci.
Sul caso Fallaci un magistrato ha deciso il rinvio a giudizio in base alle
leggi vigenti, un tribunale deciderà. Non è comprensibile perchè il
Consiglio Regionale di una regione nella quale il centrosinistra ha vinto
con percentuali altissime, debba rincorrere l'atteggiamento utilitaristico
e certamente non ispirato da principi liberali delle forze del centrodestra
nel tentativo di cambiare le norme sulla libertà di espressione, ancora una
volta ad uso personale, quasta volta di ministri e parlamentari leghisti.
In un momento storico in cui il mondo consce uno  dei frangenti più tragici
riteniamo che atteggiamenti ed impostazioni quali la Fallaci ha deciso di
perseguire dal 2001 nei suoi scritti siano semplicistici, parziali,
pericolosi e portatori di una visione di odio e contrapposizione frontale
che possono solo acuire  tensioni e nutrire un terreno di irrrazionale e
odioso scontro tra civiltà che non può in alcun modo contribuire ad
affrontare con esiti positivi la gravissima situazione mondiaale.
Non vogliamo né possiamo credere che tali posizioni siano state assunte
anche dalla maggioranza del Consiglio Regionale della Toscana e del resto
Oriana Fallaci non è soggetto debole a cui sia doverosa la solidarietà.
Speriamo in un ripensamento e quantomeno ci attendiamo dei chiarimenti in
sede pubblica, crediamo che gli e lettori di centrosinistra che hanno
massicciamente votato questo Consiglio abbiano il diritto di sapere e di
comprendere.
             Unaltracittà/Unaltromondo