01/06 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione

Rete controg8
per la globalzzazione dei diritti

"L'incidente che ha provocato la morte degli italiani non sia un pretesto
per chiedere il ritiro" ha dichiarato il sottosegretario Bosi.
No ministro, non abbiamo bisogno di alcun pretesto per chiedere il ritiro
dei soldati italiani dall'Iraq e dall'Afghanistan: bastano la costituzione
ed il buon senso.
La Costituzione recita all'art. 11: "L'Italia ripudia la guerra". E
basterebbe questo.
Ma ricordiamo ancora che, almeno  ufficialmente, i soldati italiani sono
andati in Afghanistan per "lottare contro il terrorismo e dare la caccia a
Bin Laden" ; in Iraq per ristabilire la democrazia, portare aiuti umanitari
e rendere inoffensive la fantomatiche armi di distruzione di massa. Se
questi pretesti scellerati non fossero costati finora trentadue morti ed
ingenti risorse, la cosa potrebbe quasi apparire ridicola.
E cinicamente ci si appresta a celebrare la repubblica e la sua costituzione
proprio con una parata militare.
Solidarizziamo con quanti contesteranno a Roma questa esibizione di muscoli
e con quanti esprimono  il proprio auspicio di vederl tornare presto a casa
Clementina Cantoni; sottolineando che preferiremmo vivere in un paese che
festeggia le proprie ricorrenze con atti di solidarietà e non con sciocche
ed inquinanti parate.
Lo ripeteremo ancora una volta sostando in silenzio, come ogni mercoledì,
dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova.
Info: Norma Bertullacelli 010 5740871        347 3204042
Sergio Tedeschi 010 46 04 83