La Forza della Libertà - 60° della LIBER AZIONE - Ondina Peteani prima staffetta partig iana d'Italia - deportata AUSCHWITZ n. 81672 - INEDITO dal suo memoriale: - Le basi de lla nuova concezione della Donna agli albori della Resistenza –



La Forza della Libertà - 60° della LIBERAZIONE - Ondina Peteani prima
staffetta partigiana d'Italia - deportata AUSCHWITZ n. 81672 - INEDITO dal
suo memoriale: - Le basi della nuova concezione della Donna agli albori
della Resistenza –







LIBERA OFFERTA  DI PUBBLICAZIONE

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IN ALLEGATO LOCANDINA E RIPRODUZIONE DEL DOCUMENTO IN WORD

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Alla Vostra Cortese Attenzione:


Nel quadro delle celebrazioni del prossimo 25 Aprile -
60° Anniversario della Liberazione Nazionale -
trasmettesi in allegato un inedito della triestina
Ondina Peteani, - prima staffetta partigiana d'Italia
- deportata AUSCHWITZ n. 81672 - offrendoVi libera
disponibilità d'utilizzo, nell'auspicio di una menzione in merito
alla concreta rappresentatività della sua figura nella
Storia della Resistenza italiana.


Una scheda è consultabile al sito di Roma Civica, dove
appare una sua scheda fra quella di Ferruccio Parri
ed il Presidente Partigiano, Sandro Pertini:


<http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieitalia/biografieitp.htm>http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieitalia/biografieitp.htm









Coordinamento Nazionale

60° Anniversario della Liberazione





Comitato permanente Ondina Peteani









Nel coordinamento Nazionale delle Celebrazioni del 60° Anniversario della
Liberazione del 25 Aprile, si colloca l’80° anniversario

( 26 Aprile 1925 ) della nascita di Ondina Peteani,

- prima staffetta partigiana d’Italia - deportata AUSCHWITZ n. 81672 che
verrà celebrato nel quadro delle Manifestazioni della Festa della
Liberazione in molte Regioni.



Alla data Simbolo della conclusione italiana della Seconda Guerra Mondiale
del 25 Aprile risulta profondamente legata la figura e la storia di Ondina
Peteani, giovanissima patriota che nello slancio di riscatto e di Libertà
dall’oppressione nazifascista perseguì e promosse la pionieristica adesione
alla Resistenza.



Sessant’anni or sono Ondina durante l’epocale viaggio di rientro dal Lager
attraverso l’Europa annientata dalla barbarie del conflitto, non conosceva
la simbolica adiacenza dei suoi natali con il fatidico giorno che in Italia
portava finalmente al traguardo dell’agognata Pace.



La città di Cassino, per tramite della Scuola Media Statale DiBiasio ha
tributato somma Onorificenza alla Peteani lo scorso 27 gennaio – Giornata
della Memoria dell’Olocausto – intitolandole e dedicandole la celebrazione
intera in uno spettacolo multimediale di alto profilo che ha ripercorso le
fasi cruciali delle vicende che precedettero la tragedia della segregazione
nel baratro di  Auschwitz, seguendo in un percorso a ritroso, il suo
anticipatorio ingresso nella Resistenza,  illuminando pienamente l’iperbole
di una vita straordinaria ed appassionante:



<http://www.officine.it/scuola/smdibiasio/stampa.htm>http://www.officine.it/scuola/smdibiasio/stampa.htm



<http://www.officine.it/scuola/smdibiasio/progamma.htm>http://www.officine.it/scuola/smdibiasio/progamma.htm



<http://www.officine.it/scuola/smdibiasio/ondina_peteani.htm>http://www.officine.it/scuola/smdibiasio/ondina_peteani.htm





Il gran numero di portali tematici che nella rete internet ha scelto di
pubblicarne e sostenerne la memoria, il ciclo di Conferenze a lei deputate
in associazione ad un crescente interesse sulla rappresentatività al
femminile del suo altruistico schierarsi “Donna” in funzione della ricerca
della Libertà, concorrono ad elevarne oggi lo spirito, la determinazione ed
il coraggio.



60° Anniversario pertanto della festa Nazionale che più di ogni altra è e
rimarrà sempre inviolabile monito per le generazioni a venire, anche
nell’analisi della  viscerale passione per la Libertà della sua prima
staffetta partigiana, Ondina Peteani nell'80°anniversario della nascita.



Il Comitato permanente Ondina Peteani





Dal Memoriale di Ondina Peteani :





Le basi della nuova concezione della Donna agli albori della Resistenza.





Dall’inizio del 1942 una nuova connotazione della donna scaturì dalle
nostre riunioni segrete. Si percepiva in quei pericolosi frangenti
l’esigenza crescente di affermare la nostra presenza, il nostro pensiero,

i nostri desideri, così lungamente e pesantemente schiacciati nella
dittatura fascista, nella quale eravamo oggetto e mai soggetto.

La Forza della Libertà fu alla base dello slancio che il nostro schierarsi
impose alla costretta società italiana d’allora quando propriamente
l’organizzazione clandestina in noi individuò delle paritetiche
collaboratrici ed audaci protagoniste.



Si trattava delle prime forme di liberazione della Donna. Ragazze, madri,
mogli: Donne che in larga schiera parteciparono con sacrificio ed impegno
alla Lotta di Liberazione Nazionale.



Il fenomeno crebbe e si sviluppò costituendo i presupposti indispensabili
alla rivalutazione della figura femminile nella nuova Società sorta dalle
ceneri del nazifascismo, nata dal 25 Aprile 1945.

Il favorevole pronunciamento in ragione del voto elettorale alle donne
rappresentò uno dei primi sostanziali riconoscimenti.

Una lunga scia di sangue e di martirio rimarrà sempre a testimonianza del
tributo che la donna ha immolato nella causa della Libertà.

Risulta oggi incontrovertibile asserire che la scintilla che innescò in
Italia la rivalutazione delle relegate potenzialità della donna, permane
indiscutibilmente coesa all’eroico contributo di questa nel rovesciamento
della dittatura nazifascista.



Anni di morte, di massacri e sgomento culminati nell’orrore del Lager.



Auschwitz, soglia del non ritorno della coscienza umana ha lasciato
qualcosa di indelebile nel mio animo.



Devo alla Resistenza, alla Rinascita Democratica ed al mio inscindibile
ideale di Libertà il desiderio di continuare ad esprimermi ancora con
l’azione ed il pensiero per una Società finalmente giusta, Libera ed
antifascista, dove l’odio razziale e la prevaricazione rappresentano
soltanto il monito di un passato che non deve mai più riaffermarsi.



Ondina Peteani



Trieste, 20 maggio 1989

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<http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte1.html>http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte1.html
<http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte2.html>http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte2.html

http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte3.html
http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte4.html
http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte5.html
http://www.geocities.com/ondinapeteani/parte6.html
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<http://www.olokaustos.org/>http://www.olokaustos.org

http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/index.htm
http://www.deportati.it
http://www.anpi.it

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<http://www.olokaustos.org/>http://www.olokaustos.org

http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/peteani/index.htm
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