SETTIMANA PASOLINIANA A GORIZIA



Title: SETTIMANA PASOLINIANA A GORIZIA

PROGRAMMA DEFINITIVO SETTIMANA PASOLINIANA
Gorizia, 6-11 dicembre 2004

³PASOLINI: GRAFFI DI PACE

INTRODUZIONE


L'eclettica ed articolata esperienza artistica e la complessa vita di Pier Paolo Pasolini verranno disaminate sotto il profilo di un atipico pacifista del nostro tempo durante questa settimana pasoliniana che culminerà con la conferenza all¹Auditorium della Cultura Friulana a Gorizia in data 10 dicembre 2004.

La conferenza, al fine di corrispondere alle esigenze del mondo scolastico e nell'intento di proporre linguaggi e modi di comunicazioni del tutto mirati sul target cui è destinato - i ragazzi delle scuole medie superiori, avrà la forma di una piéce di "teatro multimediale".

Il soggetto della piéce teatrale, pertanto, sarà finalizzato a portare alla conoscenza delle giovani generazioni della vita e dell'opera di P. P. Pasolini, testimone acuto del suo tempo ma anche profeta di pace, nonostante la vita turbolenta e travagliata. Esso dovrà consentire una efficace mediazione fra la cultura alta espressa da Pasolini, nella sua multiforme opera, ed il linguaggio stringato, essenziale, small, dei giovani di oggi. Si privilegeranno pertanto suoni ed immagini.


Assessore Provinciale alle Politiche per la Pace

Silvano Buttignon



PREMESSA


Pier Paolo Pasolini: un impegno scandaloso di pace


"E oggi, vi dirò, che non solo bisogna impegnarsi nello scrivere, ma nel vivere: bisogna resistere nello scandalo e nella rabbia, più che mai."

Pier Paolo Pasolini, ³Il poeta delle ceneri²

Il poeta e cineasta Pier Paolo Pasolini è senza dubbio uno dei personaggi più brillanti, complessi e contraddittori dell¹Italia del ventesimo secolo: Ateo in cerca di zone sacre del mondo, comunista ³per istinto di conservazione² senza tessera del partito, sostenitore blasfemo di originari valori cristiani, omosessuale, trasgressivo, scandaloso. Non solo la sua gigantesca opera artistica, ma anche la serie incessante di provocazioni e scandali e la sua tragica morte si sono impressi indelebilmente nella memoria collettiva.
La trilogia dei convegni goriziani per la pace conclude in dicembre 2004 con un omaggio a Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre il trentesimo anniversario della morte nel 2005. Se in generale per pace s¹intende l¹assenza di conflitti e se il pacifista è uno che vuole mantenere la pace ad ogni costo, allora sembra difficile leggere il sobillatore Pasolini sotto il segno della pace, almeno a prima vista. Per la sua eccezionale capacità di essere sempre contro, egli ha aggravato conflitti ancora latenti e ha fatto crollare molti castelli di carte costruiti su consensi precari. Ma il suo impegno totalizzante non è dovuto a un piacere di dolore e confusione. Il suo impegno è invece un¹appassionata e perciò dolorosa critica di uno sviluppo sociale e linguistico. Le accuse e le profezie di Pasolini si dirigono verso l¹illusione di una pace finta: l¹ingannevole pacificazione del mondo per il consumo e il suo potere culturale e strutturale.
Pasolini ha cominciato come poeta, ed è sempre rimasto poeta, anche se ha utilizzato altri mezzi d¹espressione: le forme epiche, la saggistica, le immagini, l¹eccesso, lo scandalo, la provocazione, la trasgressione. Tutta la sua produzione è messa in moto dall¹utopia di un modo di vivere autentico e primordiale, "il sogno di una cosa". Nel cuore della sua creatività si trova la passione, "un allucinato, infantile e pragmatico amore per la realtà", il quale dai primi anni friulani si manifesta in un amore per le persone umili. Oltre all¹analisi poetica del dramma del proprio io e della propria diversità, la sua opera è dedicata agli strati dimenticati ed innocenti dell¹umanità: dopo il cosmo arcaico dei contadini friulani vengono le borgate romane e infine l¹Africa. Ma Pasolini parla sempre da un punto storico posteriore alla perdita del paradiso: ormai il sacro si manifesta soltanto nella dissacrazione d¹ogni valore, mentre la redenzione è possibile solo attraverso la dannazione. Al poeta non resta che distruggere i miti del progresso nominandone i danni: lo sradicamento della generazione giovane, l¹omologazione culturale e linguistica, l¹inquinamento ecologico. L¹amore si trasforma in rabbia. E l¹unico linguaggio in cui riesce a far vedere le contraddizioni tra la stupenda superficie pubblicitaria e l¹interno marciume del suo tempo, è difatti il linguaggio della provocazione.
A proposito dello scontro tra polizia e studenti nella facoltà d¹architettura a Roma nel 1968  Pasolini scrive: "Avete facce di figli di papàŠQuando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte / coi poliziotti / io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono figli di poveri". Come appassionato e coraggioso pamphlet contro l¹abuso del potere della classe politica e contro l¹oppressione del singolare, del diverso e del dimenticato, l¹opera di Pasolini in fin dei conti è tuttavia un impegno di pace. In una delle sue ultime poesie Pasolini si rivolge a un giovane fascista al quale affida in una sorta di testamento la continuazione del suo impegno: "Prenditi tu, sulle spalle, questo fardello. Io non posso: nessuno capirebbe lo scandalo. Un vecchio ha rispetto del giudizio del mondo: anche se non gliene importa niente. E ha rispetto di ciò che egli è nel mondo. Deve difendere i suoi nervi, indeboliti e stare al gioco a cui non è mai stato. Prenditi tu questo peso, ragazzo che mi odii: portalo tu. Risplende nel cuore. E io camminerò leggero, andando avanti, scegliendo per sempre la vita, la gioventù".

Ricarda Francesca Gerosa

ANTEFATTI

Cineforum Pasolini
        
³Perché un autore già riconosciuto in campo letterario decide di provare la sua opera creativa con un diverso mezzo comunicativo? Il lavoro del regista è però, secondo Pasolini, destinato ad una esistenza effimera, fragile.²
Pasolini raccontato ai ragazzi attraverso i suoi film, questa è l¹idea che ha ispirato il cineforum che si è svolto per tutto il mese di novembre.
Hanno partecipato le scuole medie superiori della Provincia di Gorizia:
Polo liceale ³D. Alighieri - D. degli Abruzzi ­ S. Slataper²; Polo professionale ³L. Da Vinci ­ R.M. Cossar²; Ist. d¹Arte ³M. Fabiani² e I.T.A.S. ³G. d¹Annunzio²; Liceo classico ³P. Trubar² ­ Ist. Magistrale ³S. Gregorcic² ­ I.P.S. ³J. Cankar² ­ Liceo linguistico europeo ³P. d¹Aquileia² (Gorizia) ­ Ist. Agragrio ³G. Brignoli² (Gradisca d¹Isonzo) ­ Liceo scientifico ³M. Buonarroti² (Monfalcone) ­ Ist. prof. Attività Marinare (Grado).
Presentazione e commenti a cura di Alice Autelitano e Ilaria Borghese ­ dottorande del DAMS Cinema di Gorizia - Università degli Studi di Udine.

Il cineforum è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.


Laboratorio per giovani isontini sulle tecniche di montaggio multimediale

E' stato programmato un laboratorio tecnico, incentrato sulle metodiche di montaggio multimediale, con l'ausilio di strumenti informatici, destinato ai giovani dell'Isontino. Tale laboratorio, condotto con maestria professionale, dall'Associazione Itinerari Arti Visive di Gorizia, con l'ausilio della società specilizzata Galaxia Digital Video, sempre di Gorizia, ha consentito ai giovani di conoscere in maniera diversa, lavorando direttamente sulle fasi di produzione di post produzione di un prodotto filmico, gli aspetti tecnici e il loro interfacciamento con i contenuti di un elaborato multimediale.

Sono previsti due incontri pomeridiani:

- venerdì 19 novembre 2004, ore 14.30/17.30 c/o Galaxia Digital Video:
Lezione n. 1
-Realizzazione  Montaggio digitale con l'utilizzo di spezzoni di film firmati da P.P.Pasolini
-Dibattito e Considerazioni

* sabato 27 novembre, ore 14.30/17.30 c/o Galaxia Digital Video:
- Tecniche di previsualizzazione dei film

- mercoledi' 1 dicembre 2004, ore 14.30/17.30 presso c.c.m.
Lezione n. 2
- Cenni Biografia e  Bibliografia P.P:Pasolini
- Riprese e montaggio autointerviste sulla vita e l'opera di Pasolini

Laboratorio Teatro di Pace
³Ho paura della libertà che mi verrebbe dal tacere²
   
Moltissimi autori e artisti in generale dediti a tutte le Arti hanno, nel loro percorso di vita e professionale, affrontato il tema della pace e cercato di comunicare attraverso scritti, poesie, saggi, letture, la personale sofferenza e il desiderio di poter vivere la pace, così come l¹indignazione nei confronti di drammatiche vicende che difficilmente lascerebbero indifferenti chiunque. Per alcuni è doveroso prendere delle posizioni. ³Ho paura della libertà che mi verrebbe dal tacere² recitava Pier Paolo Pasolini in una delle sue ultime raccolte poetiche, declamando indispensabile il confronto con la realtà.

Il laboratorio è curato dagli A. Artisti Associati di Gorizia e si basa sul testo "Il Calderon" di Pasolini.

Date
18-19-20-21 novembre;
29-30 novembre 1-2 dicembre 2004

Sala Bergamas a Gradisca
tutte le sere dalle 19.00 alle 21.00

Lunedì 13 dicembre, con inizio alle ore 21.00, in sala Bergamas a Gradisca d'Isonzo, avrà luogo una messa in scena, a conclusione del laboratorio.


EVENTO SPECIALE

Recital di poesie e musica
³Sentire Pasolini
madreŠterraŠlettereŠpoesiaŠ²

A cura di Alessandra Marc e Caludio Pio Liviero
9 dicembre 2004 ­ ore 21.00
Musei Provinciali di Borgo Castello


EVENTI COLLATERALI

Retrospettiva cinematografica

Organizzato in collaborazione con DAMS Cinema di Gorizia ­ Università degli Studi di Udine

Pier Paolo Pasolini, poeta, letterato, intellettuale ³scomodo² per le sue posizioni sempre lucide e lungimiranti sulle contraddizioni della società italiana, è stato ed è ancora oggi una tra le figure più discusse del nostro Novecento. Di origine friulana, Pasolini si avvicina al cinema come sceneggiatore quando giunge a Roma, all¹inizio degli anni Cinquanta, e approda alla regia nel 1961, con il film Accattone, primo capitolo di un continuo, rigoroso e sofferto percorso di ricerca estetica e intellettuale. Il cinema di Pasolini, nella sua complessità e apparente irriducibilità, presenta elementi interni di forte coesione e coerenza che lo rendono un contributo a sé stante nel panorama del cinema italiano. Passando dal realismo sacrale di Accattone alla fiaba morale di Uccellacci e uccellini, dal documentario politico di Le mura di Sana¹a alla tragedia greca di Edipo re, il pubblico potrà avvicinarsi all¹opera di Pasolini regista attraverso alcuni dei suoi capolavori, ancora attuali e folgoranti per la forza dello stile e la spietatezza e acutezza della riflessione sulla società, sull¹uomo.

9 e 10 dicembre con inizio alle ore 15:30 ­ entrata libera
Aula Bianca del DamsCinema ­ P.zza Vittoria, 41

Giovedì 9 dicembre
³La sequenza del fiore di carta² cortometraggio 1968
³Accattone² ­ 1961
³Uccellacci uccellini² ­ 1965

Venerdì 10 dicembre
³Le mura di Sana¹a² cortometraggio 1970
³Edipo re² 1967
³Porcile² 1969

Presentazione e commenti a cura di Alice Autelitano e Ilaria Borghese ­ dottorande del DAMS Cinema di Gorizia ­ Università degli Studi di Udine.


Proiezione film "Calderon", regia di Giorgio Pressburger - 1981

Organizzato in collaborazione con DAMS Cinema di Gorizia ­ Università degli Studi di Udine

9 dicembre 2004 - inizio alle ore 11.00
Cinema Vittoria - Gorizia

Calderon (1981) di Giorgio Pressburger è tratto dall¹omonimo testo teatrale di Pier Paolo Pasolini, a sua volta ispirato a La vita è sogno, capolavoro del grande tragediografo spagnolo Pedro Calderón de la Barca (1600-1681). Come il testo di Pasolini, di cui rappresenta una trasposizione fedele ma personalissima, il Calderon di Pressburger trasporta l¹azione del dramma seicentesco nella Spagna franchista del 1967, alla vigilia di un¹epoca di profondi mutamenti per la cultura e la società occidentali. Vero e proprio esperimento di ³cinema di poesia², Calderon ripropone, attraverso una vicenda sospesa tra sogno e realtà, la riflessione di Pasolini sul periodo sessantottesco: una riflessione ancora oggi particolarmente attuale.
Il Calderon di Pressburger, l¹anno prima di approdare al cinema, è stato portato in scena dallo stesso regista presso il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Il film, prodotto dalla Eidoscope e da RAI 3, nel 1982 è stato insignito di due premi prestigiosi, il Globo d¹oro e il Premio della Critica Internazionale al Festival di San Sebastian.
Le riprese sono state effettuate tra Trieste, Vicenza e la laguna di Grado, negli stessi luoghi in cui Pasolini stesso aveva girato alcune sequenze del suo film Medea.



Mostra ³La vita ha un senso preciso ed è il mio essere infinito²

Sala Mostre dell'Auditorium della Cultura Friulana
Da lunedì 6 dicembre a sabato 11 dicembre
Inaugurazione lunedì 6 dicembre ore 11:00

La mostra è organizzata dalla Provincia di Gorizia, in collaborazione e patrocinio della Città di Casarsa e con il patrocinio della Provincia di Pordenone.
Curatore scientifico: Marco Salvadori
Curatrice: Beatrice Grosso

Il materiale che vedrete esposto riguarda momenti diversi e distanti della tumultuosa vita di Pier Paolo Pasolini.
Infatti, potrete ammirare alcuni dipinti e disegni fatti negli anni quaranta che ci ricordano che la pittura è stata la prima grande passione del poeta di Casarsa, accompagnati dai ³manifesti politici² che affiggeva sui muri di Casarsa poco più che ventenne a testimonianza di un impegno corsaro ed eretico che lo ha contraddistinto sino alla morte.
Le immagini del funerale a Casarsa il 6 novembre 1975 ci fanno vedere una marea di persone accorse per rendere omaggio al figlio di questa terra, amato ed odiato forse in egual misura ma sicuramente mai dimenticato.
Laura Betti disse che ³non si celebrano i poeti, ma occorre leggerli e ascoltarli, o anche guardarli quando, come nel caso di Pasolini, si esprimono in forma figurativa².
Questa breve rassegna di testimonianze vuole descrivere l¹estensione e la coerenza di un¹opera sempre più viva e inquietante, sempre meno omologabile ed etichettabile.

Orari:
da lunedì 6 dicembre a sabato 11 dicembre
mattina ore 9-12
pomeriggio ore 16-19
escluso festivi
Inaugurazione lunedì 6 dicembre ore 11:00


Convegno in 15 scene

Da un'idea originale di Paolo Zuliani


Auditorium della Cultura Friulana
10 dicembre 2004 inizio ore 9.30


Il convegno, che verrà realizzato a Gorizia in data 10 dicembre 2004, è stato strutturato al fine di corrispondere alle esigenze del mondo scolastico e nell'intento di proporre linguaggi e modi di comunicazioni del tutto mirati sul target cui è destinato - i ragazzi delle scuole medie superiori. Esso avrà quindi la forma di una piéce di "teatro multimediale", laddove gli interventi dei relatori, i tempi storici, i testimonials, la filmografia, la poesia, la musica, la vita di un intellettuale, uomo ed artista ecclettico come Pasolini, potranno essere presentati secondo un preciso canovaccio che consentirà di conseguire il duplice obiettivo di contenere i tempi dell'iniziativa entro un range conforme alle capacità di attenzione dei giovani cui è destinato e di fornire, nel contempo, un prodotto espressamente costruito con linguaggi propri del mondo giovanile, privilegiando forme di comunicazione basate su canali metalinguistici, quali l'immagine e il suono, capaci di stimolare gli aspetti emotivi della comunicazione stessa, rendendo con ciò più efficace il messaggio che si vuole trasmettere.
Il soggetto della piéce teatrale, pertanto, sarà essere finalizzato a portare alla conoscenza delle giovani generazioni della vita e dell'opera di P. P. Pasolini, testimone acuto del suo tempo ma anche profeta quasi dimenticato del nostro tempo. Esso dovrà consentire una efficace mediazione fra la cultura alta espressa da Pasolini, nella sua multiforme opera, ed il linguaggio stringato, essenziale, small, dei giovani di oggi. Si privilegieranno pertanto suoni ed immagini. I testimoni più significativi verranno intervistati in video, al fine di poter "contenere" le loro testimonianze nel timing previsto per ciascuno di essi. Opportuni interludi musicale e/o poetici dal vivo costituiranno gli "stacchetti" fra le video-interviste. (Paolo Zuliani)

9:30 Preludio: ³Una disperata vitalitಠpoesie e immagini
9:55 In cui si racconta il convegno: Saluti delle Autorità
10:10 Cantami o Diva: ³Madre e amante² poesie, musiche e video
10:30 L¹altro Pasolini: ³Pochi conoscono le passioni in cui io sono vissuto² poesie, video, danze
11:50 In cui si racconta il convegno: Ringraziamenti
11:55 Finale: ³La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi² video.

Videointerviste
Nico Naldini
Silvio Cumpeta
Franco Dugo
Giuseppe Zigaina
Paolo Patui
Elvio Guagnini
Vincenzo Cerami
Luigi Colussi

Durante il Convegno in 15 scene, la LIBRERIA EQUILIBRI di Gorizia allestirà un banchetto con le principali opera di Pier Paolo Pasolini.