Invito alla lettura (30)




Il Segno dei Gabrielli editori

e

GRILLOnews



presentano il romanzo di

PAOLO BERTEZZOLO



Il Tempo della danza

per chi ha il coraggio di sperare



Il romanzo, attraverso la vita e le opere del protagonista, percorre le
vicende italiane e veronesi dell'età contemporanea, allargandosi ad
esplorare la storia di tanti e tanti personaggi - dall'antica Babilonia al
Medioevo, dalla crisi del IV-V secolo d.C. alla guerra contro i mori in
Spagna, dalla caccia alle streghe alla shoah - per cercare il senso della
fede, dell'impegno politico, della scienza e della cultura, della violenza
e della nonviolenza, dell'amore.



Un'esplorazione che, rifiutando ogni facile e soggettiva consolazione,
intende rintracciare, oltre i lati oscuri e dolorosi dell'esistenza, la
condizione in cui possono giustificarsi le più gioiose speranze e la
felicità: come si legge nelle due citazioni iniziali e come espressamente è
detto alla fine dell'opera, la "comunità superiore" in cui l'uomo, dopo
"aver disimparato a camminare e a parlare", coglie "l'altro versante della
vita", dove vale "il tempo dell'Essere, il tempo che gira su se stesso col
passo di danza, e non si cura del nostro, che è il tempo dell'esistere"
(Ernesto Balducci).



Il "Tempo della danza" è un romanzo denso di vicende, tra saggio e
racconto, di avvincente lettura.





PRESENTAZIONE



Un libro è come un viaggio, afferma Jonathan Swift nell'XI capitolo de «La
favola della botte». Ed il viaggio è bello se ci è possibile far sosta per
ammirare il paesaggio ogni volta che ne abbiamo voglia, scegliendo il
sentiero che ci piace di più. E se abbiamo un compagno che non vede l'ora
di arrivare, e pensa solo alla destinazione, ebbene egli è un seccatore di
cui bisogna liberarsi al più presto.



La metafora contiene un prezioso precetto di lettura, quantomai attuale,
anche se pochissimo praticato dal frettoloso lettore di oggi. Occorre
imparare a scegliere liberamente i punti cui accordare la nostra
preferenza, e un buon libro è quello che ti consente di farlo in tutta
tranquillità.

«Il tempo della danza» intende realizzare proprio questo: far conoscere al
lettore storie di epoche e luoghi diversi su cui soffermarsi quasi fossero
in sé compiute. Nella convinzione, tuttavia, che, come ogni buon viaggio
fatto per diporto, dopo esserci fermati dove più ci piace, arriviamo
comunque alla meta: soddisfatti di quel che abbiamo visto e apprezzato, e
del significato complessivo dell'esperienza compiuta, che non possiamo
cogliere che alla sua conclusione.



Questo libro va letto, dunque, con calma, dedicandogli tutto il tempo che
il lettore riterrà necessario per gustarlo. Non può essere "consumato" in
fretta, magari per sapere "come va a finire". Il rischio, altrimenti, è di
perdere la voglia di arrivare fino in fondo.



Esso racconta una storia (quella di Guido Biancardi e di Laura) che si
intreccia con tante altre storie: quella della guerra italiana in Africa
settentrionale nel '40-41; quella di Ipazia, di suo padre Teone, dei monaci
della Nitria, di Atanasio, e di tanti altri personaggi che vissero con loro
ad Alessandria alla fine del IV secolo dopo Cristo; quella di Sinesio, di
Teofilo e Cirillo, degli imperatori che diedero vita all'impero romano
cristiano, o che cercarono di  opporsi a questa prospettiva; quella
dell'Italia del dopoguerra, del centro-sinistra, di Tangentopoli; quelle,
ancora, di Mariano, della "notte dei cristalli" e della shoah, di Maria,
vittima dell'Inquisizione, di Apsu di Babilonia. Esse appaiono, appunto,
come concluse in se stesse, ma in realtà non possono sussistere l'una senza
le altre. Tutte insieme concorrono, infatti, a definire un'unica,
incalzante ricerca, riguardante i temi che da sempre ricorrono nella storia
umana: la fede, l'amore, l'impegno per cambiare, in meglio, le cose, le
condizioni della felicità.



E' un'opera profondamente radicata nel tempo in cui è stata composta: un
tempo di straordinarie incertezze, di trasformazioni e drammi epocali e
planetari, che fanno nuova la domanda su quelle solite questioni, ed
esigono una ricerca di possibili risposte non limitata al  presente.

La speranza (l'ambizione?) del libro è di parlare di queste cose in modo
non banale (non è davvero da poco!) e di costituire quindi per il lettore
l'occasione di un'esperienza coinvolgente e stimolante.










«IL TEMPO DELLA DANZA» L'uscita del libro è prevista per il mese di
novembre - primi di dicembre 2004, può quindi essere un "libro-strenna" per
Natale e per ogni altro evento. Pagine 400, formato cm. 15,5 x 23,5. Il
prezzo di copertina è di Euro 24. Per prenotarlo utilizza la cedola
allegata: il libro sarà consegnato senza spese di spedizione.



L'AUTORE : Paolo Bertezzolo

L'opera, con le sue varie trame narrative, anche se non è affatto
un'autobiografia, rimanda alle esperienze dell'Autore: la vita trascorsa
tra Rovigo, Mantova e Verona; il lavoro nella scuola (come insegnante e,
poi, preside) l'impegno sociale (nelle ACLI e in Pax Christi) e quello
politico (deputato nell'XI legislatura).

Paolo Bertezzolo ha 57 anni, essendo nato a Calto (Rovigo) nel 1947. Vive a
Villafranca di Verona con la moglie, Angiolina, e i due figli, Matteo e
Giulia.



L'EDITORE : Il Segno dei Gabrielli editori

Nasce a Verona negli anni '80 e ha la sua sede in un'antica casa padronale
del '500, immersa nel verde della Valpolicella. La Casa editrice è diretta
dalla famiglia Gabrielli, che cura con attenzione e perizia ogni fase della
realizzazione di un libro, similmente a quanto facevano gli
stampatori-editori di un tempo. Il Segno dei Gabrielli editori è animata da
orizzonti ampi, che scaturiscono dal confronto con le più diverse
esperienze culturali, consonanti nella ricerca di risposte alla crescente
domanda di "senso" e di "prospettiva" per il futuro posta dall'uomo
contemporaneo.



IL SEGNO DEI GABRIELLI EDITORI
Via Cengia, 67 - 37020 loc. Negarine di S. Pietro in Cariano (Verona)
Tel. e fax 045/7725543     e.mail: scrivimi at gabriellieditori.it
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