Re: Fermiamo Pasquinelli



Questo Dimitri Buffa è un ignobile gufo, viste le ultime notizie: forse
questa volta non piangeremo per £due giovani e nobili ragazze " .Che
ipocrisia! .... Prego girare questa mail al diretto interessato, autore di
quella "fallaciata" sul giornale fondato da Cavour (???). E lasciate in pace
Berlinguer! E' ridicolo questo tentativo da parte vostra di strumentalizzare
persone e fatti di ben altra cultura e onestà intellettuale rispetto a
questo Buffa e a Lei, egregio Direttore Palazzi.  Chiedo di essere
cancellata dalla vostra mailing list, alla quale peraltro non ho mai chiesto
di aderire. Ne ho abbastanza di leggere veleni e menzogne. Manca poco che
scriviate che è stata "Un ponte per..." a far rapire le due Simone e i due
amici iracheni! Non ho più voglia di leggervi; speravo all'inizio di avere
notizie e riflessioni serene e serie da parte vostra, ma non è assolutamente
così. Grazie per il vostro "contributo" alla pacificazione e al dialogo tra
i popoli!!!!
----- Original Message ----- 
From: "Istituto Culturale della Comunita' Islamica Italiana"
<islam.inst at flashnet.it>
To: <islamsunnita at yahoogroups.com>
Sent: Monday, September 27, 2004 4:38 PM
Subject: Fermiamo Pasquinelli



Carissimi Fratelli e Sorelle di Islamsunnita, carissimi Amici,

VI allego un articolo de "L'opinione" firmato dall'amico Dimitri Buffa. Il
tema trattato è di bruciante attualità. Nel momento in cui l'Italia,
assieme agli Alleati della Coalizione antiterrorismo guidata dagli Stati
Uniti, sono oggetto di un brutale attacco terroristico che include
l'assassinio di nostri solati, di volontari, di giornalisti, nonché il
sequestro di persone la cui unica colpa consiste nell'essere cittadini
italiani, è urgente prevenire l'attività di una quinta colonna dei
terroristi che agisce in territorio italiano, e che addirittura dall'Italia
raccoglie fondi a favore degli assassini di italiani.

Scrive giustamente Dimitri: "Se nel 1979 sono stati arrestati a ragione
veduta quelli dell'autonomia operaia veneta che servivano da serbatoio di
reclutamento per le Br e per Prima linea, non si capisce perché oggi si
lascino in libertà quelli che reclutano simpatizzanti per i decapitatori di
Baghdad." Se a suo tempo è stato giusto e doveroso mettere in condizioni di
non nuocere personaggi come Toni Negri, Franco Piperno e Oreste Scalzone,
tanto più lo sarebbe oggi necessari attuare analoghi provvedimenti nei
confronti di chi - come Moreno Pasquinelli, Roberto Piccardo, Miguel
Martinez e Leonardo Mazzei - lancia raccolti di fondi a favore dei
decapitatori iracheni.

Va detto che, nel 1979, l'ìefficace monitoraggio del brodo di cultura del
terrorismo brigatista vide  maggioranza e opposizione del tutto concordi.
Sulla necessità di combattere il terrorismo sino alla sua sconfitta
Francesco Cossiga ed Enrico Berlinguer si intesero a fondo e senza
reticenze. A questa stessa unità istituzionale contro il terrorismo
anti-italiano in Iraq è oggi doveroso richiamare le forze d'opposizione:
rompano gli indugi, spezzino ogni residuo legame col "Campo
anti-imperialista", con "Un ponte per...", con "Al-Awda Italia", con
"l'Ucoii" e con consimili organizzazione almeno ideologiamente
fiancheggiatrici del terrorismo, e dimostrino coi fatti di essere disposti
a sconfiggere coloro che sparano sulle nostre truppe e rapiscono i nostri
connazionali e tagliano loro le teste.

Di un segnale in questo senso va dato atto persino a Fausto Bertinotti, che
ha provveduto a sospendere dal Partito della Rifondazione Comunista un
personaggio ambiguo come Fulvio Grimaldi, noto fiancheggiatore del
terrorismo iracheno e invischiato in strani legami col gruppo antisemita
"Al-Awda Italia".

CI auguriamo che altri si nuovano nello stesso senso.

Wa-s-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.


Shaykh Prof. Abdul Hadi Palazzi
Direttore
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Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana
http://www.amislam.com
mailto:islam.inst at flashnet.it


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L'opinione delle libertà
Quotidiano fondato da Camillo Benso Conte di Cavour
diretto da Arturo Diaconale

A. XIX, n. 216 - Venerdì 24 Settembre 2004

Qualcuno fermi Moreno Pasquinelli
di Dimitri Buffa


Da oggi in poi le persone in buona fede e con un minimo di onestà
intellettuale terranno pronti gli occhi e le lacrime per piangere in
qualunque momento la perdita di due vite umane. Per di più appartenenti a
due giovani e nobili ragazze, vittime anche della troppa ingenua
disponibilità a sacrificarsi per il prossimo e a fare del bene. Intanto il
prossimo 25 settembre vedremo di nuovo nelle piazze chi si farà bello con
il sacrificio delle due ragazze marciare insieme a tale Moreno Pasquinelli,
con bandiere della pace usate come foglie di fico per nascondere la vera
essenza di queste manifestazioni: l'odio contro l'occidente capitalista in
nome di un malinteso pauperismo terzomondista. Che in questo momento
storico trova terreno fertile nel fanatismo di alcune sette islamiche
dedite all?assassinio, al predonaggio, al terrorismo.

Il tutto sotto la solida regia organizzativa di alcuni regimi arabi e
islamici che nei propri apparati burocratici e statali coltivano interi
grovigli di serpi in seno. Se tramite l'immigrazione clandestina alcune
cellule di Al Qaeda sono già arrivate in Italia e stanno in sonno, sembrano
però dormire anche le forze dell'ordine che non impediranno a un signore di
raccogliere il prossimo 25 settembre a Roma "10 euro per la resistenza
irachena". Cioè per il terrorismo. Se nel 1979 sono stati arrestati a
ragione veduta quelli dell'autonomia operaia veneta che servivano da
serbatoio di reclutamento per le Br e per Prima linea, non si capisce
perché oggi si lascino in libertà quelli che reclutano simpatizzanti per i
decapitatori di Baghdad.