R: no war, no bush



"Per questo in primo luogo pronunciamo la nostra indignazione nei confronti
> di chi, a sinistra e a destra, intende segmentare, marginalizzare e
> criminalizzare articolazioni dello spazio politico delle e dei
> disobbedienti [...] Per questo lanciamo un appello a tutte e tutti coloro
che hanno
> attraversato i movimenti di questi anni a produrre nella giornata del 4
> giugno forme di insubordinazione, di disobbedienza,azioni dirette contro
la
> visita dell'Imperatore e del Signore della guerra."

L'indignazione deve essere pronunciata contro chi fa proclami di violenza e
di insubordinazione, o contro chi crede che protestare significhi creare
scompiglio tra la folla e tra le forze dell'ordine. Non è concepibile che
tra il popolo della
pace si mischi gente che con la pace non ha nulla a che fare.
I disordini e la disobbedienza non otterrebbero altro risultato che portare
il popolo della pace ad essere strumento elettorale a vantaggio dei
"pacificatori".
Il mio sdegno verso proclami che non condivido è, al contempo, un invito a
considerare la pericolosità delle azioni suggerite, se non altro per il
messaggio che ne uscirebbe dai media e dal mondo politico, attento agli
equilibri elettorali.
Il popolo della pace deve uscire "pulito" da questa contestazione.
Invito infine tutta la rete a esprimere giudizi che isolino ,dapprima solo
in forma di comunicazione e-mail(sì da scoraggiare chi scende in piazza con
certi intenti) , poi nella manifestazione, tali forme di protesta.



----- Original Message -----
From: <disobbedientimolise at libero.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Monday, May 31, 2004 4:54 PM
Subject: no war, no bush


> A tutti gli organi di informazione
> A tutte le reti di movimento
> A tutti quelli che si preparano a contestare Bush
>
> NO WAR NO BUSH
>
> In questi giorni si parla molto delle mobilitazioni contro la presenza di
> Bush a Roma. La destra e Pisanu tirano fuori, per intero, la loro natura
> forcaiola e repressiva, promettendo arresti e manganelli, dichiarando la
> loro fedeltà senza condizioni a Bush e alla guerra preventiva e
permanente.
> Il centro-sinistra invece con foga e insistenza punta il dito sempre dalla
> stessa parte: "la piazza sia tranquilla, docile e addomesticata" Non
> bisogna fare nulla questo è il ritornello, si può manifestare ma niente di
> più.
> L'attenzione non è rivolta tanto al fatto che Bush è un criminale, che sta
> uccidendo e torturando, che la guerra preventiva e suoi manovratori vanno
> fermati. Energie e parole vengono spese per dire che scendere in piazza
> serve a poco o che scendere in piazza è giusto, ma non è giusto esprimere
> la propria indignazione, la propria rabbia nei confronti di una visita
> tanto sgradita.
> Chi dice queste cose evidentemente ha più a cuore i calcoli elettorali
> piuttosto che l'autonomia dei movimenti e dei suoi percorsi. A noi
> interessa l'autonomia dei movimenti, nella loro complessità, a noi
> interessano i dati di espressione, di vita, e non semplicemente
> l'amministrazione dell'esistente.
> Per questo in primo luogo pronunciamo la nostra indignazione nei confronti
> di chi, a sinistra e a destra, intende segmentare, marginalizzare e
> criminalizzare articolazioni dello spazio politico delle e dei
> disobbedienti o del movimento in generale e riteniamo che le parole di
> "accusa preventiva" rivolte nei confronti dei fratelli e sorelle del
> Nord-Est siano rivolte a noi tutti,nessuno escluso.
> Per quanto riguarda l' ordine del discorso secondo il quale "non deve
> accadere nulla" diciamo senza ammiccamenti che noi riteniamo giusto
> contestare Bush, riteniamo vitale il conflitto per i movimenti e per
quelle
> istanze di democrazia assoluta, contro la guerra globale, per le quali da
> sempre ci battiamo.
> Il problema semmai è non rassegnarsi all'idea che "l'altro mondo
> possibile"ci venga donato dal cielo e fare in modo che il conflitto
> necessario sia costituente di nuova società. Ci sembra difficile non
> vedere, nella volontà di contestare realmente e non solo in termini di
> opinione Bush, una dimensione costituente, dalla parte dell' umanità.
> Per questo lanciamo un appello a tutte e tutti coloro che hanno
> attraversato i movimenti di questi anni a produrre nella giornata del 4
> giugno forme di insubordinazione, di disobbedienza,azioni dirette contro
la
> visita dell'Imperatore e del Signore della guerra.
>
> STOP BUSH
> disertare la guerra globale permanente
>
> Disobbedienti
>
>
> Da Campobasso partirà un pullman per la manifestazione del 4 giugno alle
> ore ore 8,30 dal piazzale del vecchio romagnoli. Per info:
> disobbedientimolise at libero.it - 333.6734740
>
> --
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