UN 25 APRILE DI RESISTENZA



UN 25 APRILE DI RESISTENZA

Questo 25 Aprile si presenta con lo stato italiano, nato dalla
resistenza antifascista, governato da un manipolo di affaristi e
razzisti, nel quale fanno  bella mostra  di sé i rappresentanti del
defunto fascismo.
La retorica della resistenza  unitaria contro l'invasore è stata
sostituita dalla aberrante retorica del revisionismo, che vuole
cancellare il ruolo dei partigiani esaltando quello dei liberatori
americani e rivalutando, in modo nemmeno troppo strisciante, il
regime mussoliniano.
Tutto questo non è un caso, dal momento che il governo italiano ha
mandato, per la prima volta dal 1943, un forte contingente italiano
ad occupare un paese estero, in missione non di pace, ammesso che
esistano realmente,  ma di guerra, seppur non dichiarata
ufficialmente.
Un'occupazione, quella dell'Irak, che mira a trasformare in
protettorato degli Stati Uniti una vasta regione, strategica per il
controllo delle risorse energetiche, e a rilanciare gli investimenti
militari e civili, utilizzando i proventi della vendita del petrolio
irakeno.
Ma i conti sono stati fatti senza l'oste, e la più impopolare guerra
degli ultimi cent'anni si sta trasformando in un nuovo Vietnam, dal
momento che gli irakeni, al posto di essere  contenti di essere
liberati (da Saddam) e derubati (del petrolio e della dignità) si
stanno ribellando, dando vita ad una vera e propria insurrezione
armata, che sta spingendo sempre più paesi della cosiddetta
"coalizione" ad abbandonare la folle avventura neocoloniale del
petroliere Bush.
In questo contesto, mentre la retorica neocoloniale ed imperialista
dei massmedia raggiunge livelli di beceraggine e demenzialità
impensabili, fino a fare di quelli che sono dei mercenari degli eroi
della pace (sic!) non possiamo fare altro che dire che come 60 anni
fa bisogna resistere
Resistere alla precarietà del lavoro, ai salari sempre più bassi e
alle tasse sempre più salate per servizi sociali sempre più scadenti.
Resistere ai licenziamenti, e alla flessibilità
Resistere alle guerre imperialiste e ai servi dell'impero, alla
repressione, alle lame dei fascisti e al lavaggio del cervello dei
massmedia.
Alle leggi proibizioniste e a quelle medievali, alla distruzione
dell'ambiente e al terrore della globalizzazione.
Resistere ai fondamentalisti di qualsiasi religione, soprattutto
quella del denaro

ORA E SEMPRE RESISTENZA
Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa.
Viale Monza, 255 Milano
http://www.pontedellaghisolfa.org
http://www.ecn.org/ponte