istruzioni d'uso



ISTRUZIONI D'USO
IN CASO DI ATTENTATO

Dovremmo meravigliarci se in Italia nei prossimi mesi potrà avvenire
qualche grave attentato da ricollegarsi alla presenza di truppe italiane di
occupazione in Iraq ?
Per non fare i coccodrilli, dovremo rispondere che la nostra classe
dirigente era stata avvisata da quasi un anno. L'Italia partecipa ad una
guerra illegale, ad un grave atto di prepotenza di Stati Occidentali
benestanti contro uno Stato che ha la disgrazia di essere in posizione
geo-strategica e di essere ricco di giacimenti petroliferi. Vigliaccamente
l' Italia sta dalla parte del più forte, in attesa di ricevere l'elemosina
di qualche pozzo da sfruttare o di qualche infrastruttura da ricostruire.
I mercenari italiani, a circa 7 milioni al mese, sono a sostenere, con
rastrellamenti e sequestri, le truppe di occupazione anglo-americane;
attualmente a Nassirya i militari italiani sono agli ordini del Comando
Inglese di occupazione. A fine giugno, col  passaggio dei poteri al governo
fantoccio messo in piedi dagli invasori, le truppe italiane saranno
ugualmente al servizio del Comando anglo-americano. Se l'ONU prima o poi
darà il benestare a questa occupazione, sarà solo perché gli
anglo-americani avranno accettato di spartire la torta irakena con
tedeschi, russi, francesi  in cambio di nuove forze che tolgano le castagne
dal fuoco della resistenza irakena.. Occupare l'Irak vuol dire avere il
petrolio a 2-4 dollari al barile anziché a 30-35-40 dollari; distruggere le
infrastrutture  per poi ricostruirle pagandosi con le ricchezze irakene
vuol dire dare ancora un po' di ossigeno ad un capitalismo occidentale
sempre più in crisi. Possiamo immaginare qualcuno che entra in casa nostra,
fa morti e distruzioni, poi sequestra il denaro di casa e lo spende per
guadagnare risistemandoti la casa come vuole lui e tenendo sotto sequestro
la cassaforte..
La classe dirigente italiana, eletta col consenso del 47 % della
popolazione, ha intrapreso una guerra, è entrata in guerra nonostante il
dissenso dell'85-90 % della popolazione:
in questa guerra questa classe dirigente e questo governo E' MINORANZA e si
assume la responsabilità di una guerra criminale e delle sue conseguenze.
I morti di Nassirya sono sulla coscienza di questo governo; ogni grave
conseguenza possa accadere alla popolazione italiana sarà responsabilità di
questo governo.
Le truppe italiane si devono ritirare senza se e senza ma, qualsiasi siano
le successive delibere dell'ONU, e il governo deve pagare i danni e le
distruzioni arrecate in territorio irakeno. Aggiungerei anche afghano:
Fuori l'Italia dalle guerre.
Con la sconfitta del signore della guerra Aznar e con le dimissioni del
capo del governo polacco, i paesi più importanti in Europa che sostengono
la politica di guerra americana sono rimasti l'Italia e la Gran Bretagna.
Solo il ritiro immediato delle truppe d'occupazione italiana può
scongiurare all'Italia di essere paese a rischio rappresaglia.
Con o senza attentati, naturalmente meglio senza, possiamo sostenere con
più forza nei cortei :
"Berlusconi e Fini - governo di assassini"
"Fini e Berlusconi - guerrafondai:dimissioni"
e riempire i muri delle città con le scritte "W la resistenza irakena",
"Via l'Italia dall'Irak".
Ma se questa classe dirigente non vuole saperne di andarsene, in caso di
grave attentato dovremo andare a chiedere conto ed assediare le loro
cittadelle del potere: ci troveremo davanti le sedi dei Comuni  della
coalizione di Governo, e davanti le sedi di Forza Italia negli altri
Comuni, a gridare quanto sopra. Assediarli fino a che se ne andranno.
NB : Non occorre essere cinici per pensare a queste cose, tutti già le
pensano, la nostra classe dirigente è stata avvertita: a ciascuno le
proprie responsabilità.
Luigi Ambrosi