sharon odia israele



Israele-Palestina 

Sharon odia Israele


L'uccisione a freddo del capo di Hamas è l'ultima follia di un premier vittima dell'ossessione militare e privo di razionalità politica. Credere che uccidere il capo carismatico spenga un movimento violento, purtroppo largamente radicato, è tragica ignoranza, perché significa alzarne la virulenza e il consenso, e candidare capi più violenti. L'affidarsi alle armi estingue la ragione. Il mandante finale delle prossime stragi in Israele è Sharon. 

Un governo democratico che decide l'uccisione a freddo di un nemico si riduce a cupola mafiosa. Esecuzione mirata è una delle tante espressioni ipocrite con cui si maschera la realtà delle cose. Esecuzione significa eseguire una sentenza. Una sentenza è legittima se è legittimo il giudice e il processo. Nello stato di diritto il governo non è giudice e una delibera segreta non è un processo. La guerra uccide legge, democrazia, pace, vita di tutti. Rispondere alla guerra con la guerra allarga la morte sulla terra. Chi non conosce altre risposte è un analfabeta politico totale.

Responsabile e complice è lo stesso ucciso di oggi, promotore di un terrorismo che uccide la Palestina insieme ad Israele. Egli deve ora rispondere all'unico Dio di ciò che ha fatto. E là, dove tutti i tempi sono un unico presente, compare già oggi davanti a Dio il suo uccisore, insieme a tutti gli altri uccisori di questa odierna storia, smarrita nel voler maneggiare la morte da cui si lascia maneggiare.

Enrico Peyretti