20 marzo 2004 - Appello della Tavola della Pace per la giornata mondiale di mobilitazione contro la guerra promossa dal movimento per la pace degli Stati Uniti



Perugia, 20 febbraio 2004

Alle Associazioni e organizzazioni
in indirizzo


Oggetto: 20 marzo 2004 - Appello della Tavola della Pace per la giornata
mondiale di mobilitazione contro la guerra promossa dal movimento per la
pace degli Stati Uniti


Cari amici,

 vi inviamo l'appello della Tavola della Pace in preparazione della
giornata mondiale contro la guerra e per la pace in Medio Oriente del
prossimo 20 marzo.

Sulla base di questo documento la Tavola della Pace aderisce al comitato
organizzatore della manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma sabato
20 marzo 2004.

Il documento, approvato dal Seminario nazionale della Tavola della Pace che
si è svolto ad Assisi dal 13 al 15 febbraio scorso, ha già raccolto
l'adesione di un importantissimo gruppo di organizzazioni nazionali tra le
quali, Cgil, Cisl, Agesci, Arci, Acli, Pax Christi, Emmaus Italia, Cipsi,
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani,
Focsiv, Manitese, Legambiente, Lega per i Diritti e la Liberazione dei
Popoli, Francescani del Sacro Convento di Assisi, Beati i costruttori di
pace, Centro per la pace Forlì/Cesena, Fondazione Italiana Volontariato,
Ics, Banca Etica, Associazione per la Pace, Peacelink, Sdebitarsi,
Movimento Federalista Europeo, Coordinamento Nazionale Comunità
Accoglienza, Forum Permanente del Terzo Settore.

Vi invitiamo a spedire subito alla Tavola della Pace la vostra adesione
all'appello e alla manifestazione del 20 marzo cominciando così a
promuovere e organizzare la più ampia partecipazione all'iniziativa.

Sul sito della Tavola della Pace (www.tavoladellapace.it) potete trovare
l'appello del movimento per la pace degli Stati Uniti e gli aggiornamenti
sull'organizzazione della manifestazione.

Restiamo in attesa di ricevere una vostra pronta comunicazione.

Con i migliori auguri di buon lavoro,


   Flavio Lotti
   Coordinatore nazionale

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Sabato 20 marzo 2004: il mondo dice si alla pace

"Mai più guerra. Mai più terrorismo. Mai più violenza."

20 marzo 2003: comincia la guerra in Iraq. Una valanga di menzogne, abusi,
bombe, morti, feriti, sofferenze, disperazione. Una nuova guerra,
osteggiata dal mondo intero, che si aggiunge ad un lungo, tragico, elenco
di guerre.

20 marzo 2004: la guerra continua. In Iraq come in Afghanistan, in
Palestina e Israele, in Congo, in Cecenia e in troppe altre parti del mondo
sotto lo sguardo colpevole dell'occidente e l'inazione dell'Unione Europea.

20 marzo 2004: raccogliendo l'appello del movimento per la pace degli Stati
Uniti il mondo dice ancora no alla guerra. A tutte le guerre. Anche a
quella più silenziosa e spietata che una globalizzazione ingiusta continua
ogni giorno contro miliardi di persone spogliate della vita, della dignità
e di ogni diritto. Guerra e miseria si diffondono nel mondo seminando
morte, terrore e insicurezza per tutti. Devono essere estirpate. Oggi è
possibile. Esistono i mezzi e le risorse necessarie. Ma dipende anche da
noi. Perché non lo facciamo?

Il 20 marzo 2004, in solidarietà con il movimento per la pace degli Stati
Uniti e di tutto il resto del mondo, gridiamo ancora una volta insieme
"Basta guerra. Basta terrorismo. Basta violenza." La nonviolenza deve
diventare politica degli Stati e impegno di tutti.

20 marzo 2004: chiediamo che l'Italia si metta finalmente al servizio della
pace e non della guerra. In Iraq l'opzione militare ha chiaramente fallito.
Investiamo sull'opzione democratica. Restituiamo l'Iraq agli iracheni.
Mettiamo fine alle sofferenze di quel popolo. Promuoviamo il rispetto dei
diritti umani e lo sviluppo della democrazia in Iraq. L'Italia investa
dunque sull'Onu, unica autorità internazionale legittimata a garantire la
transizione democratica verso un governo iracheno, e ritiri i soldati. E'
l'Onu che, insieme alla Lega Araba e all'Organizzazione della Conferenza
Islamica, può e deve aiutare il popolo iracheno a prendere finalmente in
mano il proprio futuro.

Il 20 marzo 2004 diamo voce a chi non ha voce. Diciamo basta con il
silenzio e l'inazione dell'Italia e dell'Europa. Chiediamo pace e giustizia
per Gerusalemme e per tutti i popoli del Medio Oriente. Sosteniamo gli
"accordi di Ginevra" e tutti gli sforzi di pace. Mettiamo fine
all'occupazione militare e alla violenza. Costruiamo ponti e abbattiamo i
muri.

Costruiamo insieme un'Europa di pace: aperta, solidale e nonviolenta.
Un'Europa in pace con il mondo, determinata a resistere a tutti i piani di
"guerra infinita", di "scontro di civiltà" o di terrorismo; decisa a
combattere la fame, la sete, le malattie e la miseria promuovendo
un'economia di giustizia; impegnata a rafforzare le Nazioni Unite e il
diritto internazionale dei diritti umani per costruire un ordine mondiale
più giusto, pacifico e democratico.

L'Italia e l'Europa hanno bisogno di donne e uomini impegnate a promuovere
la pace. Alle prossime elezioni europee e amministrative votiamo persone
decise a mettere la pace al centro della politica, capaci di prendersi cura
dei problemi del mondo prima che possano travolgere anche noi. La scelta è
nelle nostre mani.

Tavola della Pace, Cgil, Cisl, Agesci, Arci, Acli, Pax Christi, Emmaus
Italia, Cipsi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i
diritti umani, Focsiv, Manitese, Legambiente, Lega per i Diritti e la
Liberazione dei Popoli, Francescani del Sacro Convento di Assisi, Centro
per la pace Forlì/Cesena, Fondazione Italiana Volontariato, Ics, Banca
Etica, Associazione per la Pace, Peacelink, Sdebitarsi, Forum Permanente
del Terzo Settore, Beati i costruttori di pace, Movimento Federalista
Europeo, Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza.