Dal 21 febbraio settimana di mobilitazione contro il muro



TUTTI CONTRO IL MURO DELL'APARTHEID
Dal 21 febbraio settimana di mobilitazione

Il 9 gennaio si è tenuta a Roma una importante riunione, convocata dalla
Campagna Europea contro il Muro dell'Apartheid ed a cui hanno partecipato
rappresentanti ed esponenti del vasto movimento di solidarietà con il
popolo palestinese. La riunione era stata decisa a seguito della visita in
Italia, nello scorso dicembre, di Jamal Juma, coordinatore della campagna
palestinese contro il Muro dell'Apartheid.
Si è trattato di un appuntamento importante, che ha visto la presenza di
organismi che, nel recente passato, hanno vissuto non poche difficoltà di
rapporto. Fra gli altri, hanno partecipato alla riunione - coordinata da
Maren Karlitzky, responsabile della Campagna Europea - l'europarlamentare
Luisa Morgantini, la dirigente FIOM Alessandra Mecozzi, Rino Serri per
l'associazione Italia - Palestina, numerose Donne in Nero, Giulio Marcon
dell'ICS, Yousef Salman dell'associazione Amici della Mezzaluna Rossa
Palestinese, il Comitato di Solidarietà con l'Intifada e il Forum Palestina.
Il dibattito è stato molto concreto e produttivo. Dopo l'introduzione di
Maren Karlitzky, che ha illustrato le proposte elaborate a Bruxelles contro
il Muro, Luisa Morgantini ha brevemente relazionato sulla situazione
attuale in Palestina, mettendo in luce come le condizioni della popolazione
palestinese siano ormai oltre la soglia della tollerabilità, e non solo a
causa dell'avanzare della costruzione del Muro dell'Apartheid; la stessa
Morgantini ha invitato a mettere da parte le differenze che pure esistono -
per esempio nel giudizio sulla cosiddetta Iniziativa di Ginevra - per
affrontare insieme una battaglia decisiva per il futuro della Palestina, la
battaglia contro il Muro dell'Apartheid. Rino Serri ha proposto di
organizzare una grande iniziativa contro il Muro, avvertendo della
necessità di porre la questione del Muro alla pubblica attenzione.
Il Forum Palestina - raccogliendo l'invito all'iniziativa unitaria - ha
proposto di articolare la mobilitazione su più livelli, sia costruendo
iniziative centrali come quella proposta da Serri, sia investendo gli enti
locali della responsabilità di pronunciarsi fattivamente contro il Muro
dell'Apartheid, sul modello di quanto riferito da Alessandra Mecozzi in
merito all'iniziativa della Provincia di Roma. Si tratta, secondo il Forum
Palestina, di far pronunciare consigli comunali, provinciali e regionali
contro il Muro e di chiedere la sospensione di tutti gli accordi -
commerciali, culturali, ecc. - stipulati fra enti locali italiani ed entità
israeliane. E' stato fatto l'esempio di Roma, dove il Comune porta la
gravissima responsabilità di aver consentito alla sottoscrizione di un
accordo fra l'ACEA (azienda di cui il Campidoglio è il maggiore azionista)
e Israele per lo sfruttamento delle acque, cioè per la sottrazione delle
risorse idriche ai Palestinesi.
Obiettivo comune a tutti, la sospensione degli accordi commerciali fra
Italia e Israele, nella consapevolezza che alcune forze politiche - in
particolare i DS - mostrano disponibilità alle iniziative contro il Muro ma
non vogliono sentir parlare di sospendere gli accordi con Israele.


Sul piano delle iniziative, si è deciso di dare vita ad una prima settimana
di mobilitazione a partire dal 21 febbraio, a ridosso dell'inizio delle
sedute del Tribunale Internazionale dell'Aia che dovrà pronunciarsi sulla
legittimità del Muro, come richiesto dall'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite.

Il 21 febbraio si terrà a Roma una grande iniziativa di avvio della
settimana di mobilitazione, che proseguirà in tutte le realtà locali con
diverse modalità. Si è anche deciso di far vivere nella manifestazione
contro la guerra e contro le occupazioni del prossimo 20 marzo una forte
caratterizzazione contro il Muro dell'Apartheid e l'occupazione militare e
coloniale della Palestina.

La riunione si è aggiornata a fine mese, dopo i forum di Milano e di
Bombay, dove verrà avanzata con forza la necessità di mobilitare le
opinioni pubbliche a sostegno del popolo palestinese.

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