(Fwd) [IxT]2003_12_19 - 131. Antibufala: la bandiera fascista



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Date forwarded: 	Fri, 19 Dec 2003 12:06:27 +0100
Date sent:      	Fri, 19 Dec 2003 10:58:51 +0000
To:             	internetpertutti at peacelink.it
From:           	Paolo Attivissimo <topone at pobox.com>
Subject:        	[IxT]2003_12_19 - 131. Antibufala: la bandiera fascista a
 	Nassiriya
Forwarded by:   	internetpertutti at peacelink.it
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[IxT]2003_12_19 - 131.
Antibufala: la bandiera fascista a Nassiriya

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di 
simopicc,
reemulit e fabio.berlus****.

Scusatemi se inizio con una comunicazione di servizio: come forse
avrete notato, il sito www.attivissimo.net fa le bizze. Quando 
seguite
un link a una sua sottopagina, non compare la pagina richiesta, ma la
pagina iniziale. La colpa non è mia; è di quei pasticcioni di Network
Solutions che dovrebbero gestire queste cose. Sto già chiudendo il
contratto con questi signori e spero di risolvere il problema a 
breve.

Nel frattempo, ho attivato il nome alternativo www.attivissimo.info,
che funziona benissimo (grazie a Gandi.net). In pratica,
attivissimo.net e attivissimo.info puntano entrambi allo stesso sito:
il primo funziona a metà, il secondo è a posto. Se trovate in giro un
link al mio sito, sostituite temporaneamente "attivissimo.net" con
"attivissimo.info" e il link funzionerà. Scusatemi per
l'inconveniente.

Detto questo, passo all'indagine antibufala.

Vista la quantità di richieste, ho condotto un'indagine preliminare 
su
una foto in circolazione su Internet, che ritrae ciò che sembra 
essere
l'interno della caserma dei Carabinieri a Nassiriya (Iraq) poco dopo
l'attentato che il 12 novembre 2003 ha causato diciannove vittime nel
contingente italiano. La foto mostra, su un muro, un tricolore sopra
il quale è stato applicato un drappo recante un simbolo dell'era
fascista, che include la dicitura "Camerati italiani".

L'immagine non presenta segni evidenti di fotoritocco, è stata
pubblicata da alcune riviste, ed è oggetto di un'interrogazione
parlamentare. Non si tratta, insomma, di una foto che circola 
soltanto
in Rete, anche se sappiamo benissimo da altri casi che la
pubblicazione su giornali non è garanzia assoluta di autenticità, né
lo è un'interrogazione parlamentare.

Una discussione sul sito Indymedia

http://italy.indymedia.org/news/2003/11/432750_comment.php

fornisce molti elementi utili. Per esempio, viene indicato un sito 
che
ospita una versione più completa e a maggiore risoluzione
dell'immagine presso

http://www.pseirc.net/nassiriya.jpg

Quest'immagine sembra essere una scansione di una pagina di una
rivista. L'ingrandimento del dettaglio della bandiera non sembra far
parte della rivista (è perfettamente orizzontale, mentre la pagina
della rivista è storta) ma ha tutta l'aria di essere stato aggiunto 
da
terzi. La didascalia offre alcuni elementi utili per rintracciare la
fonte dell'immagine: "...sopra il titolo, Antonella Delprino, autrice
dell'articolo".

Queste stesse parole indicano che questa scansione non mostra 
l'intero
reportage, dato che manca appunto l'immagine della Delprino. Inoltre
c'è un numero di pagina, il 17, che potrebbe essere un'altra
indicazione utile. Infine si nota, sul materasso superiore sinistro,
la dicitura "CARABINIERI", che sembra confermare che si tratti di
locali allestiti dai Carabinieri, presumibilmente appunto a 
Nassiriya.

Secondo un utente di Indymedia, la pagina sarebbe tratta dalla 
rivista
Chi n°48/26 di novembre 2003: l'articolo di Antonella Delprino
inizierebbe a pagina 16 e proseguirebbe fino a pagina 20. Questa
indicazione è confermata da un articolo de l'Unità dei primi di
dicembre (probabilmente il 3/12/2003), che riporto qui sotto ed è
disponibile anche nella rassegna stampa del Ministero della Difesa:

http://www.difesa.it/ministro/rassegna/2003/dicembre/031203/50ptq.pdf

L'articolo de l'Unità afferma che "due senatori dei Democratici di
sinistra, Aleandro Longhi e Angelo Flammia [...] hanno presentato una
interrogazione al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al
ministro della Difesa Antonio Martino." L'interrogazione, datata 2
dicembre 2003, è disponibile presso il sito del Parlamento italiano:

http://www.parlamento.it/dsulivo/domande/dom031202.htm

e conferma la pubblicazione della foto sul numero 48 del settimanale
Chi del 26 novembre 2003. Non ho trovato, per il momento, il testo
della risposta all'interrogazione, che secondo gli archivi del Senato
ha il numero di riferimento 4-05714 (o almeno così mi pare di capire)
ed è stata presentata nella 498ma seduta pubblica tenuta appunto il 2
dicembre 2003.

Tuttavia, a voler essere scettici fino in fondo, anche l'esistenza di
un'interrogazione non è una conferma assoluta della foto: non sarebbe
la prima volta che viene presentata un'interrogazione a proposito di
una bufala pescata in Internet e di cui un parlamentare si è
ingenuamente fidato. Mi riferisco alla bufala del numero di telefono
0141-455414:

http://www.attivissimo.info/antibufala/0141-455414/numero_truffa.htm

Resta insomma da vedere se la foto da cui scaturiscono articoli e
interrogazione è autentica. Come dicevo, non ci sono segni vistosi di
fotoritocco. C'è chi invece avanza dubbi sull'autenticità
dell'immagine in base a considerazioni fisiche: come ha potuto 
reggere
in perfette condizioni il tricolore mentre tutto quello che la
circonda reca evidenti segni di devastazione? Non avrebbe dovuto
subire danni nella deflagrazione, come tutti gli altri oggetti
visibili nella foto e persino il muro che regge la bandiera?

In realtà non è implausibile che la bandiera abbia retto senza danni.
E' un oggetto flessibile, che può essere stato scosso dall'onda 
d'urto
per poi riassestarsi. Inoltre, se guardate bene l'immagine, notate 
che
la bandiera è appesa a un filo teso orizzontalmente, fissato al muro
in due punti vicino agli angoli superiori del drappo, e che il 
simbolo
fascista è a sua volta appeso a un filo fissato agli stessi due 
punti.
Questa installazione sospesa e flessibile l'avrebbe probabilmente
protetta dalla violenza dell'esplosione. Quindi non è ragionevole
smentire la foto sulla base di quest'ipotesi.

Ho comunque contattato il 19/12/2003 la redazione di Chi 
(http://chi.mondadori.com) per avere maggiori ragguagli sull'origine
della foto e sono in attesa di risposta.

Secondo alcuni utenti di Indymedia, esisterebbe anche un filmato 
della
stessa scena, trasmesso in televisione a suo tempo, in cui "si vedeva
benissimo la bandiera fascista al capezzale delle brande", e ai primi
di dicembre 2003 un programma Mediaset avrebbe mostrato Paolo Cento
(dei Verdi), che avrebbe mostrato la foto dal settimanale "Chi"
dicendo che verrà presentata un'interrogazione parlamentare. Se
qualcuno ne sa di più e magari ha una registrazione del filmato, si
faccia vivo, grazie.

L'indagine completa e le foto sono a vostra disposizione
presso

http://www.attivissimo.info/antibufala/nassiriya/bandiera.htm

Ciao da Paolo.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
(C) 2003 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

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- Paolo Attivissimo         Traduttore tecnico, divulgatore
informatico topone at pobox.com          http://www.attivissimo.net
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