manifestazioni a Roma per il 4 ottobre



Fonte: http://it.news.yahoo.com/030930/58/2gsq7.html


ROMA (Reuters) - Dopo che nel febbraio scorso a Roma sfilarono oltre due milioni di persone contro l'imminente guerra in Iraq, sabato prossimo il movimento "neoglobal" conta di portare "decine di migliaia di persone" nella capitale per contestare la nuova Costituzione europea, perché nel nuovo trattato si parla poco di pace e troppo di mercato.

Il prossimo 4 ottobre, al palazzo dei Congressi dell'Eur, si apriranno i lavori della Conferenza intergovernativa della Ue, che dovrebbe varare il Trattato costituzionale elaborato nei mesi scorsi dalla Convenzione europea presieduta dall'ex presidente francese Valery Giscard d'Estaing.

L'obiettivo del governo italiano, che ha la presidenza di turno dell'Unione, è di concludere rapidamente i lavori della Cig per firmare proprio a Roma la nuova Carta, prima dell'ingresso di dieci nuovi paesi membri. Ma per una modifica del testo si sono espressi già il presidente della Commissione europea Romano Prodi, che vuole un maggior peso delle istituzioni comunitarie, e molti piccoli paesi, che vogliono contare di più nella ripartizione dei voti. Ma anche il Vaticano, che vorrebbe veder inserito un riferimento alle radici cristiane dell'Europa nel Preambolo del testo.

Anche il Forum sociale europeo (Fse), che oggi ha tenuto una conferenza stampa, vorrebbe modificare la Costituzione, e per questo ha organizzato una due-giorni a Roma per discutere e contestare.

"Non contestiamo la legittimità formale (della Conferenza intergovernativa) - ha detto Franco Russo, un ex parlamentare di estrema sinistra oggi tra i portavoce del Fse - ma l'usurpazione da parte dei governi del potere costituente, che è sempre stato appannaggio dei grandi movimenti sociali... Si arrogano non solo il potere di scrivere una Costituzione, ma anche di fare una revisione".

Nella sostanza, i neoglobal contestano almeno tre punti del Trattato costituzionale, che conta oltre 150 articoli. "La pace, come ripudio della guerra, non c'è... la pace non è un valore ma un dato politico, per l'Europa", ha detto Russo, accanto a cui sedeva la vicepresidente della Provincia di Roma, Rosy Rinaldi, che ha portato l'adesione di Palazzo Valentini alla manifestazione.

Ma il Fse vuole anche che sia tolto il riferimento al valore del libero mercato economico - "Si vuole elevare a rango costituzionale il mercato" - e che la cittadinanza europea sia basata sull'idea di residenza, anche degli immigrati che vivono e lavorano nella Ue, e non rimandi alle varie cittadinanze nazionali.

MANIFESTAZIONI SEPARATE PER SINDACATI E MOVIMENTI

Venerdì 3 ottobre sarà il giorno delle discussioni, con un Forum internazionale ospitato dall'Università "La Sapienza", a cui parteciperà anche il segretario della Confederazione europea, Joel Decaillon. Per i neoglobal, un importante segno di riconoscimento. Dopo un lungo fiutarsi reciproco, e non poche polemiche, sindacati e movimenti "non si guardano più in cagnesco", ha sintetizzato Franco Russo, anche se il 4 ottobre marceranno divisi.

Il Ces (a cui in Italia aderiscono Cgil, Cisl e Uil) sfilerà in centro, mentre i neoglobal - come si definiscono loro, spiegando di non essere contro la globalizzazione, ma contro il liberismo - vorrebbero assediare la Conferenza, che non sarà protetta da alcuna "zona rossa", come avvenne a Genova nell'estate del 2001 con il G8. Il corteo partirà alle 14 di sabato dalla stazione Laurentina della metropolitana. Ma dove giungerà, ancora non è noto. I manifestanti hanno chiesto piazza delle Nazioni Unite, nei pressi del palazzo dei Congressi, ma solo oggi pomeriggio la Questura dovrebbe dare una risposta. "Ma non staremo a chilometri di distanza dalla sede del vertice", assicura Russo.

Per garantire la sicurezza della manifestazione - a cui parteciperanno vari gruppi, dai Disobbedienti ai cattolici democratici della Rete Lilliput, dai sindacalisti di base dei Cobas alla Legambiente, passando per Rifondazione comunista, i Verdi e la sinistra Ds - non ci saranno servizi d'ordine ma "forme di responsabilizzazione collettiva", dice il portavoce del Fse.

Ma alcune iniziative di lotta si svolgeranno anche il 3 ottobre, ha detto Russo, senza precisare quali. L'unica manifestazione di cui si ha notizia è quella che si svolgerà dalle 16 davanti alla sede della tv satellitare Sky, lontano dal centro, per protestare contro i monopoli tv. Ma sarà un evento "molto divertente", giurano gli organizzatori.