16/9: il veto USA per bloccare la condanna d'Israele all'ONU



...Dopo che Israele ha rifiutato il cessateilfuoco, ecco l'ennesima porcata USA in loro aiuto (e per giunta nell'anniversario di Sabra e Chatila).

GLI USA METTONO IL VETO ALLA RISOLUZIONE ONU CONTRO LA DEPORTAZIONE DI ARAFAT
http://electronicintifada.net/v2/article1934.shtml
US VETOES SECURITY COUNCIL RESOLUTION DEMANDING ISRAEL NOT DEPORT ARAFAT
16 September 2003

Questo pomeriggio il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha fallito l'adozione di una bozza di risoluzione con cui si sarebbe chiesto ad Israele di rinunciare ad ogni atto di deportazione e di cessare ogni minaccia alla sicurezza del Presidente eletto dell'Autorità Palestinese.
Con la votazione di 11 a favore e 1 contro (USA) e 3 astensioni (Bulgaria, Germania, Regno Unito), il Cosiglio di Sicurezza ha rifiutato il testo sottoposto da Pakistan, Sudafrica, Sudan e Siria.

Il rappresentante USA (al link: foto di John Negroponte mentre alza la mano per il veto) ha detto di aver votato contro la bozza perché non includeva una forte condanna degli atti di terrorismo e lo smantellamento delle infrastrutture che supportano tali azioni. Gli USA avevano già dichiarato di non sostenere né l'eliminazione di Arafat né il suo esilio forzato.

Definendo la bozza "molto bilanciata" e il veto USA "assai deplorevole", il rappresentante siriano ha espresso rincrescimento per il fatto che il Consiglio di Sicurezza non sia riuscito ad ottenere il risultato voluto.   Il fatto che il diritto internazionale sia stato minacciato e che il Consiglio di Sicurezza non abbia potuto assolvere al suo compito è deplorevole in termini di salvaguardia della pace e sicurezza internazionali, e complica un quadro già abbastanza complicato.

L'Osservatore per la Palestina, Nasser Al-Kidwa, ha definito il testo "molto moderato" e che pensava avrebbe ricevuto 14 voti a favore. La delegazione USA avrebbe dovuto informare l'Osservatore della sua intenzione, anche solo come cortesia, dice, aggiungendo che la delegazione non ha neppure proposto emendamenti al testo. La posizione USA da lungo tempo a favore di Israele si è trasformata ora in piena accettazione delle posizioni israeliane, al punto tale che non possono più svolgere alcun onesto ruolo di mediatori nel conflitto israelopalestinese.

Asserendo che la bozza era "tragicamente asimmetrica", il rappresentante di Israele ha detto che il testo non era centrato sugli omicidi del terrorismo e sulla chiara responsabilità della leadership palestinese nello smantellamento delle strutture terroriste. La bozza anzi poneva sullo stesso piano le azioni di contro-terrorismo israeliane con il terrorismo stesso. C'era invece bisogno di invitare a sforzi da entrambe le parti per andare verso la pace, senza quella violenza che è stato lo strumento di Arafat per molto tempo.

L'Osservatore palestinese ha detto, in risposta alle asserzioni del delegato israeliano, che oggi 16 settembre 2003 si ricorda il ventunesimo anniversario del massacro di Sabra e Chatila in Libano, e che voleva ricordarlo al Consiglio.

(nella pagina web seguono le spiegazioni di voto dettagliate di tutti i delegati intervenuti)
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http://www.islamonline.net/English/News/2003-09/17/article01.shtml
U.S. VETOES ARAFAT RESOLUTION, PALESTINIANS IRKED 
Dando a Israele il via libera per proseguire le sue aggressioni nei territori palestinesi, gli USA il 16 settembre hanno fatto fuori una risoluzione ONU che condannava Israele per le sue minacce di espellere il Presidente Arafat.
[...]
Il voto di martedì è seguito a momenti di inusualmente aspri battibecchi, finchè Nasser AlKidwa, il rappresentante palestinese non è uscito dalla sala durante il discorso dell'israeliano Gillerman.
L'Amministrazione Bush ha usato il potere di veto per limitare i movimenti dell'ONU sulla condanna di Israele già 24 volte, di cui l'ultima nello scorso dicembre.
[...]
Questo veto ha già avuto la condanna unanime di tutti i diplomatici arabi e palestinesi. 
Saeb Erekat (Consiglio Legislativo Palestinese) ha definito il veto "un giorno nero" per l'ONU, dicendo che spera che Israele non interpreti tutto ciò come una "licenza d'uccidere", riporta la BBC.
Nabil Abu Rudeina (consigliere di Arafat) ha detto che il veto renderà più difficile la realizzazione della cosiddetta roadmap, volta alla creazione di uno Stato palestinese per il 2005.
Mohammad al-Hindi della Jihad islamica afferma che il veto USA "prova che gli Americani vedono la nostra regione solo attraverso occhi sionisti".
Nasser Al-Kidwa ha avvertito delle "serie conseguenze che potranno derivare da questo veto, e gli USA soli ne portano la responsabilità".
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Inoltre:
http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=3297&lang=it
AGRICOLTURA PALESTINESE DEVASTATA DALL'ESERCITO ISRAELIANO 
Gerusalemme, 17 settembre -
Il ministro uscente dell'agricoltura palestinese Rafiq al-Natsheh ha dichiarato al quotidiano Al-Quds che in tre anni di Intifada (l'anniversario è il prossimo 28 settembre) i danni subiti dall'agricoltura palestinese ammontano a oltre un miliardo di dollari per le devastazioni provocate dall'esercito israeliano. "Negli ultimi 35 mesi più di 900 mila alberi di ulivo o da frutta sono stati sradicati o bruciati, mentre più di 60 mila ettari di terreno coltivabile sono stati devastati". Il ministro ha aggiunto che per impiantare il muro di separazione "gli israeliani hanno confiscato 175 mila ettari" di terreno alla popolazione palestinese. 


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