comunicato stampa: sgombero c.s.o. no war



COMUNICATO STAMPA


LO SGOMBERO DEL CENTRO SOCIALE "NO WAR" DI MONSELICE



Padova, 9 settembre 2003.



Ancora una volta le istituzioni hanno scelto la via della repressione e
della violenza ingiustificata per sottrarre alla gestione della comunità
uno spazio che garantiva libertà di espressione e di incontro.

Non solo i disobbedienti, ma molte altre associazioni trovavano asilo
all'interno del Centro Sociale "No War" di Monselice.

Giunti nella piazza antistante il municipio, abbiamo trovato, oltre ad un
nutrito squadrone della celere, un gruppo di "tosi" che non abbiamo potuto
salutare con le solite pacche sulle spalle perché tutti, e sottolineiamo
tutti, erano doloranti a causa delle manganellate, dei calci e dei pugni
ricevuti dalla polizia quando avevano tentato di opporsi allo sgombero
incatenandosi pacificamente all'interno degli uffici comunali. Dopo una
breve trattativa, il sindaco stesso avrebbe chiesto alla polizia di
"sbattere fuori" i manifestanti e arrestarne qualcuno. A quel punto è
cominciata una vera e propria caccia all'uomo per le vie del paese
culminata con il ferimento di varie persone e l'arresto di altre. Giorgio è
stato portato al pronto al pronto soccorso e gli è stato riscontrato un
trauma cranico commotivo e varie contusioni. Aveva perso conoscenza e non
riconosceva più chi gli stava intorno. Dopo gli accertamenti e la diagnosi
è stato subito dimesso contro ogni logica medica che, in questi casi,
prevede un ricovero di almeno quarantotto ore. Subito, i carabinieri, hanno
tentato di caricarlo in macchina, in perfetto stile cileno, e portarlo via.
Solo l'intervento di alcuni manifestanti e di comuni cittadini presenti al
pronto soccorso hanno impedito che ciò avvenisse. Ora si trova piantonato
in osservazione all'interno dell'ospedale.

AltrAgricoltura Nord Est rimarca il suo appoggio a chi tenti pacificamente
ogni percorso utile a garantire spazi di aggregazione ai giovani che
concretizzino esperienze di socializzazione, comunicazione e svago, ma
anche lavoro ed assistenza alle fasce più deboli della popolazione.

Il "No War" di Monselice realizzava un momento di aggregazione sociale e
ricreativa per tutta la bassa padovana. AltrAgricoltura Nord Est rimarca il
suo dissenso verso questo tipo di azioni repressive che latro scopo non
hanno se non quello di limitare la libertà di espressione e la ricerca di
nuove vie per costruire un mondo diverso e migliore.

Chiediamo, infine, che le forze politiche, associative e sindacali si
attivino per ottenere la riapertura immediata di questo spazio.



AltrAgricoltura Nord Est.