presido di pace a nablus



Questa mattina insieme ai volontari del Medical Relief abbiamo impiantato
nel villaggio di Madma una Mobil Clinic. Erano presenti per farsi curare
una cinquantina di persone. Mentre i due dottori si prodigavano a visitare
i diversi malati, ho avuto l'opportunita' di scambiare due parole con il
capo del villaggio il quale mi ha illustrato la situazione in cui versa
il piccolo villaggio. Chiuso tra quattro check-point e sormontato da un
villaggio di coloni israeliani, la piu' grande difficolta' cui e' costretto
a far fronte e' la mancanza di acqua. Non perche' non ci siano risorse idriche,
ma perche' queste vengono sistematicamente tagliate dall'esercito israeliano.
Ogni volta poi che si cerca di riattivarle si corre il rischio di essere
colpiti dagli elicotteri israeliani che, anche mentre parlavamo, perlustrano
continuamente la zona alla ricerca di chi tenta di aggirare i check-point.
Ma al di la' delle difficolta' oggettive cui il paese deve far fronte, ho
potuto costatare come la socialita' impressa nell'anima di queste persone
e' tutt'altro che affievolita, anzi. Un esempio concreto ci viene fornito
dalla associazione di donne che da qualche mese si e' costituita stabilmente
in un proprio edificio all'interno del paese. Tale associazione persegue
fini quali l'educazione alla democrazia, alla maternita' responsabile, alla
salute, all'alimentazione ed altri quali lo studio della letteratura, l'uso
dei computer o la produzione di miele. E' stato davvero bello oltre che
incoraggiante trovare delle donne cosi' determinate a mantenere viva nel
cuore del villaggio una presenza femminile con i panni di chi non rimane
con le mani in mano rispetto ai tanti segni negativi che provengono dall'esterno,
ma che, da protagonista, tiene viva la speranza di poter costruire comunque
una realta' diversa. Certo e' che tutto questo va rapportato ai tanti racconti
che tali donne facevano. 
Racconti che parlavano delle difficolta' a poter mandare i figli a scuola,
la qual cosa e' impedita dai soldati israeliani che pattugliano le scuole
nei primi mesi in cui questa ha inizio, con le mamme costrette ad attendere
che vadono via per introdurvi dentro i propri figli. Oppure i racconti dei
tanti uliveti e del bestiame rispettivamente distrutti e abbattuti dai tank
o dai mitra israeliani.
Nella scorsa serata e' avvenuta una nuova incursione, sempre per le famose
operazioni militari, di cui ancora non sappiamo gli effetti. Tutto cio'
che sappiamo e' che erano 7 Jeep e due mezzi blindati, cercheremo di saperne
qualcosa in piu' appena se ne presentera' l'occasione.
fra GIGI


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