Un telefono per Baghdad: iniziaitva di Un Ponte per e Beati i Costruttori di Pace



Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell'Iraq
Pun ponte per...
Beati i Costruttori di Pace


Un Telefono per Baghdad



I cittadini di Baghdad in questo momento vivono una situazione drammatica
che ci viene descritta dai giornali e dalle nostre TV. Nel quadro del
Tavolo di Solidarietà per le popolazioni irachene, insieme ad associazioni,
ONG ed enti locali italiani, ci stiamo attivando per contribuire a ridurre
i loro disagi e le loro sofferenze.

Tra le "vittime" dei bombardamenti della Coalizione c'è anche il sistema
telefonico della città. Potrà sembrare un disagio minore, in mezzo a tante
altre privazioni. Ma dobbiamo pensare che tanti iracheni, negli anni
passati, sono stati obbligati a lasciare il paese ed adesso si trovano
all'estero, anche nel nostro Paese, da dove non hanno più la possibilità di
avere notizie dei loro familiari. Dalla fine di marzo, infatti, quasi
nessuno ha più potuto parlare con le famiglie per sapere se stanno bene, se
sono stati feriti dalle bombe, se le case sono ancora in piedi.

Per ovviare a questo problema "Un ponte perŠ" e "Beati i Costruttori di
Pace" promuovono il progetto "Un Telefono per Baghdad" per  permettere agli
iracheni residenti in Italia di rintracciare le loro famiglie a Baghdad e
verificare che siano bene.

Ogni mattina, ad un'ora prefissata, un volontario telefonerà da Firenze a
Baghdad, al telefono satellitare dell'Associazione "Un Ponte per Baghdad".
Comunicherà l'elenco di famiglie irachene, residenti a Baghdad, di cui
qualcuno in Italia vuole avere notizie, fornendo il maggior numero
possibile di dati al fine di rintracciare le persone. I volontari a Firenze
saranno italiani ma anche iracheni che vivono a Firenze, capaci quindi di
parlare in arabo con i volontari disponibili a Baghdad che poi porteranno
avanti le ricerche. A Firenze si terrà un registro con tutte le richieste,
che potranno essere ricevute per e-mail (lisa.clark at libero.it), per
telefono (349 4433279), o per fax (055631629).

A Firenze, il progetto sarà sostenuto dal Comitato fiorentino Fermiamo la
Guerra Infinita e ospitato presso il Consiglio di Quartiere 4. Delle
telefonate e della raccolta delle richieste si occuperanno principalmente i
rappresentanti dell'opposizione democratica irachena residenti a Firenze e
facenti parte del Comitato Irak-USA.

A Baghdad i volontari italiani ed iracheni cercheranno le famiglie andando
di persona all'indirizzo segnalato, chiedendo la collaborazione della
Mezzaluna Rossa o di altre ONG irachene, usando radio locali o altri mezzi.
Comunicheranno gli esiti delle ricerche a Firenze, dove i volontari
provvederanno a trasmettere le notizie a chi ne ha fatto richiesta. E'
probabile che anche da Baghdad vengano richieste di rintracciare qualcuno
in Italia.

Il progetto avrà durata breve (molto breve, speriamo), perché finirà nel
momento in cui vengano ripristinati i collegamenti telefonici a Baghdad.

Ricordando il ruolo importante avuto dal Servizio Postale realizzato dai
"Beati i costruttori di pace" per i cittadini di Sarajevo durante l'assedio
(800.000 lettere recapitate da e per Sarajevo nel 1993-95), speriamo così
di poter dare un contributo di solidarietà ai cittadini di Baghdad,
permettendo loro di mandare e ricevere notizie e mettendoli in
comunicazione con i loro cari.



Firenze, 26 aprile 2003



Un Ponte perŠ.
Beati i Costruttori di Pace

Uff.stampa: Mariagrazia Bonollo 348/2202662

Mariagrazia Bonollo
via Bassano del Gr. 54/b
36030 Sarcedo (VI)
0445/344264
348/2202662