CONVEGNO NAZIONALE Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio CS/ 5



COMUNICATO STAMPA n. 5



 CONVEGNO NAZIONALE "Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio"







Terza sessione



L'attenta e silenziosa partecipazione di oltre un migliaio di persone
presenti sia nella Cattedrale di Molfetta, che nell'attigua chiesa del
Purgatorio, è proseguta anche nella terza sessione del convegno. I lavori
aperti da Francesco de Palo, direttore della scuola di pace "don Tonino
Bello", hanno efficacemente introdotto il Prof. Franco Cassano, sociologo e
padre Alex Zanotelli, missionario Comboniano.

L'attenzione alla storia ed alla vita della gente del Sud, gli scarti
residuali della terra, costituisce per il Prof. Cassano, l'elemento
innovativo dal quale don Tonino trae motivo per tutta la sua attività
pastorale. Quegli scarti residuali sono infatti diventati per Dio polvere
di stelle, seguendo una logica di completo rovesciamento. Ecco che quindi
tutti i Sud del mondo sono più vicini a Dio, perché "da un lato sono i più
oppressi e più sfigurati, dall'altro proprio per questa loro marginalità
sono potenzialmente più liberi, più vicini a Cristo e lo possono incontrare
con facilità." Un Sud che può recuperare completamente la sua dignità e la
sua giustizia, non attraverso un semplice progresso che per don Tonino è un
cammino che non segue necessariamente le coordinate dell'uomo, ma grazie ad
un autentico sviluppo, vero cammino nella direzione dell'uomo.

Con la richiesta di un sentito minuto di silenzio per le vittime di tutto
il mondo, è iniziata l'appassionata relazione di padre Alex Zanotelli.

L'attenzione ai più deboli, alle vittime innocenti di un sistema economico
e finanziario che opprime anche la dignità di migliaia di persone rende
urgente l'impegno di tutti i cristiani, secondo padre Alex, a divenire "un
termostato della società e non un semplice termometro."

L'azione non violenta inventata dallo stesso Gesù di Nazaret, per padre
Alex, ha affascinato lo stesso don Tonino inducendolo a prendere delle
posizioni spesso scomode e incomprese anche all'interno della stessa
Chiesa. Ma proprio su questi sentieri tutti gli operatori della pace devono
sentirsi uniti in un corale rifiuto della logica di mercato e adoperarsi
affinché la loro voce possa essere ascoltata anche dai grandi della terra
in un contesto internazionale quale l'ONU.

Relazioni seguite con interesse anche dai numerosi giornalisti accreditati
al convegno.







A cura dell'Ufficio Stampa

Diocesi di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi





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