CONVEGNO NAZIONALE Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio CS/ 4



COMUNICATO STAMPA n. 4



 CONVEGNO NAZIONALE "Don Tonino, Vescovo secondo il Concilio"







Seconda sessione



La seconda sessione del convegno nazionale "Don Tonino, Vescovo secondo il
Concilio" ha visto l' assenza comunicata all'ultimo momento di Oscar Luigi
Scalfaro. I lavori dal ritmo serrato hanno visto la partecipazione
"commovente" di tanta gente arrivata da ogni parte d'Italia ed attratta
certamente dall'onda coinvolgente del compianto "vescovo della pace".
Questa mattina ha introdotto i lavori il prof. Donato Valli, presidente
della fondazione "don Tonino Bello", il quale ricordando la figura di don
Tonino ha sottolineato la sua grandezza e l'incapacità a racchiuderlo in
una sola definizione tante sono le dimensioni in cui egli ha operato. "Il
nostro contributo - ha detto Valli - si può limitare ad una 'singula
specula', ben poca cosa rispetto ad un messaggio molto più ampio".

È seguito l'appassionato dibattito animato da Giancarlo Zizola, scrittore e
giornalista, vaticanista de "Il Sole-24 ore", specializzato nel campo
dell'ecumenismo e della politica della Sede Apostolica. Il dialogo sul tema
"Don Tonino nella chiesa e nella cultura italiana" ha visto protagonisti
Pietro Scoppola, professore ordinario di storia contemporanea nella Facoltà
di scienze politiche dell'Università "La Sapienza", e Goffredo Fofi,
saggista e critico osservatore politico, due personalità di rilievo
nell'ambito della cultura italiana. Il prof. Scoppola, pur dichiarando di
non aver conosciuto di persona don Tonino Bello, ha detto di "averlo
scoperto" attraverso i suoi scritti. "E' un personaggio che mi ha sfidato
attraverso le sue meravigliose lettere ed il suo operato. Mi è apparsa una
persona semplice, solare, immediata, senza conflitti e tensioni".  Fofi,
invece si è soffermato sull'incredibile capacità di don Tonino "di recepire
le sfide storiche (le carrette degli immigrati, gli F16, ecc.)  e di
tradurle in prassi pastorale". Per Fofi, mons. Bello è stata una figura
complessa che ha saputo riscattare i poveri da quel "torchio tormentoso"
che spesso grava sulle loro spalle, ha saputo rompere gli schemi ed andare
controcorrente.

Più di un migliaio di persone in maniera attenta, silenziosa  e partecipe
hanno affollato puntualissimi la cattedrale di Molfetta. Molti anche i
giornalisti accreditati dalle varie testate regionali e nazionali e dalle
Tv.



A cura dell'Ufficio Stampa

Diocesi di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi





Per maggiori informazioni;





Luce eVita

p.zza Giovene, 4

70056 Molfetta (Ba)

Tel/fax 080 3355088



####