IRAQ: UN NO ALLA GUERRA IN SEDICI PUNTI RETE LILLIPUT



IRAQ: UN "NO ALLA GUERRA" IN SEDICI PUNTI - RETE
LILLIPUT

TRENTO, 26 FEB 2003 - Sette campagne, otto iniziative,
un sito Internet: sedici punti per dire "no alla
guerra". Il Gruppo di lavoro tematico "Nonviolenza e
Conflitti" della Rete Lilliput ha voluto mettere
insieme le tantissime azioni oggi in corso contro la
guerra in Iraq che raccolgono, dal locale al
nazionale, milioni di cittadini italiani in una sola
voce di contrarietà al conflitto preannunciato.

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"…ogni lotta per la giustizia passa per la prova di
cinque tappe: l'indifferenza, il ridicolo, la
calunnia, la repressione, il rispetto"
(Gandhi)

E ORA, CHE FARE?

- Contributo contro la guerra a cura del Gruppo di
Lavoro Tematico (Glt) "Nonviolenza e Conflitti" della
Rete di Lilliput -


A) LE CAMPAGNE:

1) STOP ESSO WAR www.stopessowar.org
2) "Pace da tutti i Balconi!" www.bandieredipace.org
3) Campagna 185+ network sul disarmo:
4) Fuori l'Italia dalla Guerra: www.emergency.org
5) Fuori la Guerra dall'Europa
6) Chiedi un voto di pace :
7) I Gruppi di Azione Nonviolenta:


B) E POI?

1) Biciclettate nonviolente: (dal GAN di RE)
2) Ora di silenzio: (Nodo Torino)
3) Dillo di persona: (Beati i Costruttori di Pace)
4) Via Crucis "Pordenone-Base Usaf di Aviano"
5) Mongolfiere di Pace
6) Blocco dei treni (?!)
7) DISARMIAMO EXA 2003
8) Sciopero generale contro la guerra.


C) UN'AZIONE NONVIOLENTA... MA QUALE?
http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/


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"La macchina da guerra si incepperà e si fermerà se
noi rifiutiamo di comprare quello che i signori della
guerra ci vendono: le loro paure, la loro versione
della storia, le loro armi, il loro concetto di
inevitabilità, il loro stile di vita opulento e il
loro stato di privilegio assunto a valore di
democrazia e di libertà. Noi siamo tanti e loro sono
pochi. Hanno più bisogno loro di noi di quanto noi ne
abbiamo di loro. Questa guerra tutti insieme la
possiamo fermare, un mondo senz'armi è possibile".
(Floriana, "Parole e Musica contro la guerra", Milano
febbraio 2003)

Il ricorso alla guerra come mezzo per battere il
terrorismo internazionale è incongruo ed irrazionale:
il terrorismo è una forma di violenza politica che si
caratterizza per la sua imprevedibilità e per il
carattere indiscriminato delle vittime,
immancabilmente innocenti; la guerra, come risposta ad
esso, è violenza parimenti indiscriminata, che produce
la quasi totalità delle vittime tra le popolazioni
civili ed alimenta la spirale di odio, madre di tutti
i terrorismi.

Stiamo assistendo alla rilegittimazione della guerra
come strumento di governo del mondo, preannunciata dal
documento strategico americano del 17 settembre 2001.

Per contrapporsi alla logica della guerra, Rete di
Lilliput ha partecipato convinta, alla grande giornata
di mobilitazione mondiale per la Pace del 15 febbraio
a Roma per dire a chi ci governa con la forza
inequivocabile e ineludibile di tre milioni di persone
(SOLO A ROMA) che la maggioranza degli Italiani è
contraria a questa guerra.

Ma ora?? Come sfruttare l'incredibile carica
energetica donataci dall'aver vissuto questa storica
giornata per la Pace??

Il 15 febbraio non è stato e non deve essere
considerato come un punto di arrivo nella nostra lotta
di opposizione alla guerra. Il 15 febbraio è solo
parte del nostro percorso verso un mondo senz'armi e
senza guerre. Rete Lilliput continuerà ad essere
presente con il suo apporto agli incontri con altri
soggetti attivi nel movimento contro la guerra. Il
coordinamento di associazioni (www.fermiamolaguerra.it
)che ha organizzato la grande manifestazione di Roma
intende andare avanti con altre proposte di
opposizione collettiva alla guerra. Girano già varie
idee, sarà premura del GLT-NV tenere prontamente
informate/i le lillipuziane e i lillipuziani.

Ma ora: che fare??

Ancora una volta la guerra è una mera rappresentazione
sotto forma di violenza diretta della quotidiana
violenza strutturale e culturale generate dalla
società attuale. Condannando l'enorme violenza diretta
usata dal terrorismo, non dimentichiamo però che nel
mondo c'è una più profonda violenza strutturale che si
esercita nell'oppressione politica, nello sfruttamento
e nell'ingiustizia economica.

Siamo convinti che solo attraverso la lenta via del
dialogo e della riconciliazione, si possano cambiare
le cose in questo mondo.

Ecco perché Rete Lilliput tutta ha deciso di
incamminarsi verso la difficile strada della
nonviolenza. Nonviolenza che è un percorso, sia di
formazione e di cambiamento personale, che di
comunicazione e confronto verso altri soggetti esterni
alla Rete. In questa doppia ottica si inseriscono le
campagne emerse all'Assemblea programmatica di Vico
Equense e le proposte elaborate all'ultima riunione
del GLT a Firenze. Per aiutare i nodi ad applicare le
campagne scelte a Vico, sono stati creati dei gruppi
di lavoro e dei referenti per ogni campagna che
saranno a disposizione ed a supporto dei lillipuziani,
si è inoltre proposto che all'interno di ogni nodo ci
sia un referente di collegamento per le campagne che
il nodo sceglierà di seguire.

Il percorso di formazione alla nonviolenza è
fondamentale, ed a tal proposito, è stato inserito sul
sito nazionale (http://www.retelilliput.org) un elenco
di formatori, che potranno aiutare i nodi nel loro
lavoro.

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A) LE CAMPAGNE:

1) STOP ESSO WAR www.stopessowar.org
2) "Pace da tutti i Balconi!" www.bandieredipace.org
3) Campagna 185+ network sul disarmo:
4) Fuori l'Italia dalla Guerra: www.emergency.org
5) Fuori la Guerra dall'Europa
6) Chiedi un voto di pace :
7) I Gruppi di Azione Nonviolenta:


1) STOP ESSO WAR www.stopessowar.org

Dobbiamo continuare ad evidenziare la sporca
connessione tra guerra e petrolio, che mai come in
questo conflitto è evidente, essendo l'Iraq il secondo
produttore al mondo di petrolio. Proprio per questo
motivo Rete Lilliput ha deciso di essere promotrice
(assieme a Greenpeace, Bilanci di Giustizia, Centro
Nuovo Modello di Sviluppo e Botteghe per il commercio
equo e solidale) della campagna StopEssoWar, invitando
i consumatori a non rifornirsi più alla Esso. Sarà
proprio la multinazionale americana, infatti, a
fornire il carburante all'esercito americano. La
fornitura comprende anche l'approvvigionamento alle
basi italiane continentali (tra cui Vicenza, Camp
Darby, Napoli ) ed insulari (Sicilia, La Maddalena,
ecc). La Esso sarà la compagnia che piu' di altre
trarrà profitti dalla conquista dell'Iraq e dei suoi
pozzi petroliferi. Vogliamo provare a mettere in rete
le varie iniziative e esperienze, interne ed esterne a
Lilliput, per provare anche (grazie ai contributi del
GLT Impronta ecologica e solidale) a formulare delle
proposte concrete sull'utilizzo di energia alternativa
al petrolio.

Referente per Rete Lilliput: Enrico Pezza
enricopezza at libero.it


2) "Pace da tutti i Balconi!" www.bandieredipace.org

Tramite un piccolo gesto rendere visibile il nostro
dissenso alla logica militarista. Enorme successo e
impatto in tutta Italia. Quando, partendo dall'idea di
alcune/i di noi un semplice gesto individuale di
opposizione alla guerra diventa un'azione collettiva!!

Referenti per Rete Lilliput: Massimiliano Pilati
glt-nonviolenza at retelilliput.org , Tiziano Tissino
t.tissino at itaca.coopsoc.it , Lula Mucci
lucasmtm at virgilio.it e Nicoletta
Landi nlandi26 at libero.it


3) Scelgo la Nonviolenza

http://www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp

La campagna si articola su due punti:

1. Una dichiarazione di obiezione di coscienza nella
quale ci si dissocia dalla politica di difesa del
nostro paese e dalla NATO, evidenziando
l'incostituzionalità, l'immoralità intrinseca di
scelte aggressive e la funzionalità al sistema
economico di rapina nel confronti dei Paesi impoveriti
del sud del mondo; con essa che inviamo al Capo dello
stato, in quanto massima autorità della Repubblica e
al presidente del consiglio, ci dichiariamo obiettori
di coscienza alla guerra e alla sua preparazione: ci
dichiariamo pertanto indisponibili ad essere reclutati
per la preparazione o per l'attuazione di una guerra.

2. Per dare un segnale positivo, costruttivo, di
ricerca di alternative alla guerra, aggiungiamo una
dichiarazione di opzione per la nonviolenza attiva che
si concretizzi attraverso l'assunzione di impegni nel
campo della formazione ed educazione alla pace,
partecipazione e/o sostegno a iniziative di
alternativa alla guerra come risoluzione dei
conflitti: nella guida a questa "obiezione del
cittadino" indichiamo una serie di esempi dove forze,
tutte basate sul volontariato, con risorse
insignificanti se paragonate a quelle destinate ai
militari, hanno tentato degli interventi in zone di
conflitti: nei Balcani, in Africa, Medio Oriente ecc..

Referente per Rete Lilliput: Luciano Capitini
capitps at libero.it.

scelgolanonviolenza at retelilliput.org


3) Campagna 185+ network sul disarmo:

Bloccare l'approvazione del disegno di legge di
iniziativa governativa che, con la scusa della
ratifica dell'accordo di Farnborough, stravolge
l'attuale normativa sulla produzione ed il commercio
di armi pesanti.

La campagna ha già fatto numerose mobilitazioni ed
azioni, alle quali la Rete di Lilliput ha dato un
apporto notevole. L'azione di pressione sul parlamento
e sensibilizzazione dell'opinione pubblica proseguirà
fino alla conclusione dell'iter parlamentare del
disegno di legge.

In prospettiva l'ipotesi è di costituire un network
italiano (collegato con analoghi organismi europei)
sulla tematica degli armamenti. Le risorse della Rete
che già si sono impegnate nella Campagna vogliono
continuare a seguire questo percorso e hanno ricevuto
mandato dall'Assemblea di Vico Equense per poterlo
fare.

Referenti per Rete Lilliput: Riccardo Troisi
riccardo.troisi at libero.it ,
Francesco Vignarca yugodai at tin.it


4) Fuori l'Italia dalla Guerra: www.emergency.org

per sostenere la proposta di Emergency "Norme per
l'attuazione del principio del ripudio della guerra
sancito dall'articolo 11 della Costituzione e dallo
Statuto dell'ONU"

Referenti per Rete Lilliput: Riccardo Troisi e
Massimiliano Pilati


5) Fuori la Guerra dall'Europa

La Convenzione permanente di donne contro le guerre
lancia una raccolta di firme e una campagna di
informazione affinchè nella nuova CostituzioneEuropea
venga inserito questo articolo. Vi invitiamo a firmare
e far firmare. Tutte le firme saranno aggiornate ogni
giorno al sito di Marea
www.marea.it

"Art. 1. I popoli dell'Unione Europea stipulano la
presente Costituzione per fare dell'Europa un'area e
un soggetto attivo di pace e costruire un futuro
comune. L'Unione si fonda sui valori indivisibili e
universali della pace, della dignità umana, della
libertà, dell'eguaglianza, della solidarietà e
dell'accoglienza nella valorizzazione di tutte le
differenze, in particolare di quella di genere.
L'Unione Europea ripudia la guerra come strumento per
la risoluzione delle controversie internazionali;
opererà attivamente ad un riforma democratica della
Organizzazione delle Nazioni Unite, attribuendole, a
parità di condizioni con gli altri Stati, i poteri
necessari affinché possa assicurare la pace, la
giustizia internazionale e il rispetto delle risorse
naturali del Pianeta, nonché la libera circolazione
delle persone, anche di quelle che vivono fuori dai
confini europei".

Referenti per Rete Lilliput: Monica Lanfranco
mochena at tn.village.it e
Deborah Lucchetti d_lucchetti at virgilio.it


6) Chiedi un voto di pace :

Campagna di pressione sui parlamentari.

Il 70% degli italiani e' contro la guerra preventiva
annunciata dagli Stati Uniti contro l'Iraq. Per
favorire un'opposizione civile ed efficace al
conflitto. Rete Lilliput lancia una petizione on line
per raggiungere i parlamentari italiani con un appello
a favore della pace. Dal sito
http://www.retelilliput.org grazie ad un sistema
ideato appositamente dai tecnici lillipuziani - e'
possibile per i cittadini italiani spedire al
parlamentare del proprio collegio un messaggio contro
la guerra. All'interno dell'appello vengono rivolte
tre esplicite domande all'onorevole di turno:
a) Quali iniziative ha assunto o intende assumere per
prevenire questa catastrofe?
b) E' favorevole o contrario alla guerra contro
l'Iraq?
c) E' favorevole o contrario al coinvolgimento
dell'Italia nella guerra contro l'Iraq, anche
attraverso un coinvolgimento indiretto (concessione
delle basi e dello spazio aereo)?
Con questo appello Rete Lilliput invita i cittadini ad
effettuare pressione presso i deputati e i senatori
affinche' le istituzioni parlamentari, in quanto
rappresentanti della popolazione italiana, agiscano
responsabilmente in accordo con il diffuso rifiuto
della guerra.

Referente per Rete Lilliput: Riccardo Troisi.


7) I Gruppi di Azione Nonviolenta:

In molti nodi si sono avviati percorsi formativi al
metodo nonviolento nella prospettiva della
costituzione di Gruppi di Azione Nonviolenta, come
formulata dall'Assemblea di Marina di Massa II.

Il Gruppo di Lavoro Tematico Nonviolenza e Conflitti
spera che questo processo di diffusione e promozione
proceda nel modo capillare e decentrato fin qui
adottato.

Auspica che sia capace di raccogliere e dare risposta
alle ondate di entusiasmo legate a particolari eventi
esterni, ma anche di procedere con regolarità nei
momenti di riflusso.

A tal fine il GLT si propone di supportare il processo
con un servizio di ascolto, risposta; connessione e
valorizzazione di ciò che nasce dai nodi, rispondendo
in maniera pronta e regolare alle esigenze e richieste
delle realtà che si mettono in cammino.

Il compito è stato affidato a un sottogruppo di lavoro
aperto a tutti coloro che abbiano già compiuto qualche
passo all'interno del processo da tempo avviato nel
GLT. Attualmente operano in esso: Gabriele Cavalli del
nodo di Lodi; Marco Forlani del nodo e del gan di
Milano; Luca Giusti del nodo di Genova; Marco del nodo
di Pisa; Pasquale Pugliese del nodo e del gan di
Reggio Emilia.

Referente per Rete Lilliput: Pasquale Pugliese
puglipas at interfree.it

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B) E POI?

1) Biciclettate nonviolente: (dal GAN di RE)
2) Ora di silenzio: (Nodo Torino)
3) Dillo di persona: (Beati i Costruttori di Pace)
4) Via Crucis "Pordenone-Base Usaf di Aviano"
5) Mongolfiere di Pace
6) Blocco dei treni (?!)
7) DISARMIAMO EXA 2003
8) Sciopero generale contro la guerra.

Chiediamo a tutte le lillipuziane e i lillipuziani di
continuare ad attivarsi con mobilitazioni, azioni e
iniziative locali per tenere alta l'attenzione alla
guerra imminente e alle sue cause e renderne visibile
il dissenso, creando una molteplicità di forme locali
integrate in maniera libera e creativa.

Come e cosa fare?

1) Biciclettate nonviolente: (dal GAN di RE)
Scopo della biciclettata è quello di contribuire a
spezzare il legame perverso tra il trasporto
automobilistico, il bisogno di petrolio e le guerre,
lottando in questo modo contro la causa strutturale
della guerra in preparazione. Si tratta semplicemente
di percorrere in fila indiana le vie della città con
il messaggio "contro le guerre per il petrolio
lasciamo a casa le automobili", accompagnato da
sventolanti bandiere arcobaleno di pace e nonviolenza
issate sulle biciclette.


2) Ora di silenzio: (Nodo Torino)
Si invita tutti coloro che condividono il nostro amore
per la pace e le nostre preoccupazioni per i rumori di
guerra che si sentono con sempre più insistenza a
raccogliersi ogni settimana in un'ora di silenzio per
la pace per riflettere sulla necessità di cercare
alternative all'uso della violenza nei conflitti a
partire da noi stessi, e per rendere pubblico il
nostro no ad ogni guerra.


3) dillo di persona: (Beati i Costruttori di Pace)

No alla guerra, dillo di persona al Governo:
Un'azione diretta nonviolenta e popolare per
ostacolare concretamente l'ingresso in guerra
dell'Italia. Contribuisci anche tu, con un piccolo
granello, ad inceppare la macchina bellica: parla con
la Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo in
ogni provincia.

Obiettivo della campagna:

la campagna si propone di far pressione, tramite le
Prefetture, sul Governo e il Parlamento affinché
l'Italia non conceda alcun tipo di supporto logistico,
militare e politico agli Usa e alla Nato per la guerra
contro l'Iraq e, se nel frattempo questo supporto
fosse stato concesso, esso venga revocato.

Modalità di azione:

Chiediamo a tutti i cittadini di recarsi personalmente
presso la loro prefettura, oppure di contattarla
telefonicamente, per esprimere il proprio no alla
guerra e chiedere alla prefettura di farsi portatrice
di questo messaggio presso il governo. Basterebbe un
numero relativamente basso di persone per creare un
impatto significativo. Con il crescere del numero
delle persone coinvolte, si potrebbe arrivare a
mettere in crisi, fino alla paralisi, l'intera
macchina amministrativa e governativa.

Referente per Rete di Lilliput: Tiziano Tissino
dillodipersona at libero.it


4) Via Crucis "Pordenone-Base Usaf di Aviano"

domenica 6 aprile 2003, tutti coloro che hanno a cuore
la giustizia e la pace e che per questo pensano valga
la pena di esporsi. Ciascuno/a parteciperà con la
propria sensibilità, con le parole e i gesti che
avvertirà possibili.
A noi sembra che il camminare insieme verso la pace
possa comunque farci sentire uniti nella medesima
direzione, nello stesso impegno.

Referente per Rete di Lilliput: Tiziano Tissino


5) Mongolfiere di Pace:

Con le mongolfiere di carta e i palloncini ad elio
invadiamo lo spazio aereo circostante e sovrastante le
basi Nato ed impediamo il decollo dei bombardieri
stragisti.

Per documentazione richiedere a Peppe Sini,
responsabile del Centro di
ricerca per la pace di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e
fax 0761/353532,
e-mail: nbawac at tin.it


6) Blocco dei treni (?!)

Indicazioni alle lillipuziane e ai lillipuziani che
intendono Partecipare ai blocchi dei treni "armati".

Il Glt-nonviolenza e conflitti della Rete Lilliput
condivide ed appoggia gli attuali tentativi in corso
da parte del movimento tesi ad ostacolare e bloccare
il transito di treni 'armati' sul nostro territorio e
invita tutti i lillipuziani disponibili ad attivarsi e
a partecipare. Essendo questa una pratica già più
volte agita dai movimenti nonviolenti in Italia e nel
mondo, ci sentiamo di poter dare alcuni minimi
consigli di metodo:
1. si tratta di un'azione di disobbedienza civile,
illegale e penalmente perseguibile: è giusto esserne
consapevoli;
2. è importante che chi decide di prendervi parte
valuti quindi preventivamente i rischi che è disposto
ad assumersi e scelga di volta in volta,
dichiarandole, le modalità della sua partecipazione;
3.sarebbe meglio non partecipare all'azione da soli,
ma con un piccolo gruppo d'affinità, ancora meglio se
già organizzato e formato come GAN; soprattutto se
andate da soli, premunitevi con fazzoletti, acqua e
limone, portatevi dietro i documenti d'identità,
copritevi bene (sia per il freddo, che per i
colpi...);
4. se iniziassero disordini o scontri violenti,
soprattutto se provocati da manifestanti, dissociatevi
immediatamente da essi e allontanatevi dal luogo
dell'azione, magari proseguendone un'altra nei pressi,
se possibile, ma con le vostre modalità;
5. insistete il più possibile perchè tutti i
manifestanti chiariscano ed esplicitino
consensualmente (preventivamente e durante il
processo) la natura del 'blocco' (simbolico, reale, a
tempo, a oltranza, botte incluse/escluse...), in modo
tale da non trovarvi a gestire troppi imprevisti
'interni' (già ce ne saranno tanti 'esterni'...!);
6. se ve la sentite, siate presenti e attivi nei
momenti di contatto con la polizia e con la stampa,
magari proponendovi anche tra i portavoce, in modo
tale da limitare i rischi di strumentalizzazione e
manipolazione dell'azione stessa.
7. cercate di favorire sempre la creazione di un clima
a bassa tensione, se possibile ironico e giocoso, meno
'militarizzato' ed aggressivo possibile...
8. tenete sempre conto del contesto in cui la vostra
azione è inserita, della gente che avete intorno e
della sua sensibilità; ricordatevi che l'azione è
inserita in un processo più ampio, che non è l'unica
'battaglia' da cui dipende o meno, in sè e per sè, il
riuscire a 'fermare la guerra'.
9. se avrete dei dubbi, state il più possibile in
contatto (anche telefonico) con persone di cui vi
fidate, con il vostro gruppo di riferimento; non
abbiate paura di avere paura e di riconoscerla, e di
chiedere aiuto e collaborazione a presenti o ad
assenti, pesando però il meno possibile sullo
svolgimento dell'azione stessa;


7) DISARMIAMO EXA 2003

Il nodo Lilliput di Brescia e il Gruppo di Azione
Nonviolenta di Milano hanno iniziato a discutere sulle
strategie e le iniziative da realizzare in occasione
dell´edizione 2003 di Exa (Brescia dal 12 al 15
aprile).

Exa è la più rinomata mostra italiana di armi leggere
(terza in ordine di importanza a livello mondiale). Si
presenta come mostra di armi ad uso civile e sportivo,
ma è l´occasione per esporre anche armi antisommossa
ed è la vetrina utilizzata dall´industria bellica
italiana per pubblicizzare i propri prodotti che
finiscono poi in tutto il mondo, compresi i paesi in
conflitto armato.

Come ricorderete l´anno scorso il Brescia Social Forum
e il Nodo Lilliput di Brescia hanno promosso una serie
di iniziative per contestare Exa. Anche quest´anno
abbiamo intenzione di organizzare iniziative,
manifestazioni, azioni dirette nonviolente contro Exa.

All´interno di Rete Lilliput la mobilitazione unitaria
per Exa 2003 è stata fatta propria dall´assemblea di
Napoli-Vico Equense.

Utilizzeremo la mailing glt-nonviolenza per informarvi
e per farvi avere
materiale in proposito.

SITI SU EXA:
Sito ufficiale di Exa: www.exa.it (guardate il logo!)
Sito Brescia Social Forum: www.bresciasocialforum.org
Sito Disarmare Exa (edizione 2002):
www.bresciasocialforum.org/disarmiamoexa


8) Sciopero generale contro la guerra.

per bloccare il nostro paese cosi' da impedire l'uso
dell'esercito italiano per commettere stragi, e con la
forza della democrazia e della legalita' ricondurre
alla ragione quel governo, quel parlamento e quel
presidente della Repubblica che accettando di portarci
in guerra avrebbero commesso un atto di alto
tradimento del nostro ordinamento giuridico.

Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la
pace di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e
fax 0761/353532,
e-mail: nbawac at tin.it

Ora anche il coordinamento "Fermiamo la guerra" lavora
su questo fronte.

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C) UN'AZIONE NONVIOLENTA... MA QUALE?

http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/

TuttiGiuPerTerra: sito dove raccogliere le proposte e
cercare una risposta.

Si tratta di proporre la propria idea, od di esprimere
il consenso su ciò che la società civile proporrà
contro la guerra.
TuttiGiuPerTerra è stato creato come strumento dove:

1.. inserire un'idea
2.. proporre un commento
3.. verificare il panorama delle proposte

e infine, sapere cosa fare.

mailto: tuttigiuperterra at peacelink.org

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Con una progressione gandhiana si può quindi passare
dalle azioni di protesta e di espressione del dissenso
personale (come l'esposizione delle bandiere della
pace), ad azioni di non collaborazione attiva (come il
boicottaggio dei prodotti petroliferi); per chi di noi
volesse cimentarsi in qualcosa di più "forte" ci sono
le azioni di disobbedienza civile (blocco/occupazione
di luoghi di transito di materiale bellico o utile
alla guerra, blocco/occupazione di siti militari,
blocco/occupazione di sedi politico-istituzionali,
azioni di disturbo ed ostacolo delle funzioni d'uso
delle basi militari (mongolfiere...)). Come ultimo
scalino, in caso di guerra abbiamo azioni costituenti
un governo parallelo , obbediente alle leggi della
coscienza e della costituzione (costituzione di 'unità
di crisi' permanenti (a Roma e altrove), emissione di
comunicati linguisticamente formalizzati (Ministero
della pace e della vera difesa), ispezioni presso le
basi militari per verificare l'esistenza di armi di
distruzione di massa sul nostro territorio e chiederne
la distruzione immediata, delegazioni nelle
prefetture, incontri con parlamentari e ministri
(lobbing), appello per la costituzione locale di
gruppi per l'azione diretta nonviolenta (GAN),
istituzione e invio di CCP (Corpi Civili di Pace)
nelle aree di guerra, convocazione di un'ONU dei
popoli).

Abbiamo cercato di elencare qui tutto quello che bolle
nel calderone del movimento dei movimenti e
soprattutto nella Rete di Lilliput…
Occorre essere attive/i: QUESTA GUERRA SI PUO'
FERMARE!!
Massimiliano Pilati (glt-nonviolenza at retelilliput.org)
Referente del Gruppo di Lavoro Tematico "Nonviolenza e
Conflitti" della Rete di Lilliput.


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Ufficio stampa nodo di Roma Rete di Lilliput
http://nodi.retelilliput.org/roma/stampa.htm

                               *** Cosa e' Lilliput? ***
Lilliput e' una rete laica di associazioni (cattoliche e non) e di singoli
           Lilliput non e' una rete di associazioni cattolica
                          www.retelilliput.org