Il COS in rete



 

Il Centro di Orientamento Sociale fondato da Aldo Capitini nel 1944 offre uno spazio aperto per la riflessione sulle proposte capitiniane del liberalsocialismo, del controllo dal basso e della nonviolenza attiva per costruire una società aperta al potere di tutti, una religione aperta, una educazione aperta.


IL CONTROLLO DAL BASSO PER IL POTERE DI TUTTI

LA DIFFICILE COMUNICAZIONE CON FAMIGLIA E SOCIETA'


"…Il crollo delle Torri Gemelle ha rivalutato negli Stati Uniti quello che io chiamo il capitale sociale di una nazione, cioè il suo senso civico e la partecipazione cornunitaria alla vita del paese.
Quell'immane tragedia ci ha fatto riscoprire gli amici, i vicini, le istituzioni pubbliche e il nostro comune destino dopo due decenni caratterizzati dall'egoismo e dal degrado delle relazioni interpersonali" dice Robert D. Putnam, illustre politologo dell'Università di Harvard, citando diversi sondaggi sul comportamento degli americani dopo l'11 settembre…"
Putnam risponde a Massimo di Forti, che lo intervista per il "Messaggero" del 15 novembre 2002.
Gli italiani ancora in vita ricordano che la stessa sensazione l'hanno vissuta nei primi anni del dopoguerra, quando sono usciti dal buio della dittatura e della guerra fasciste.
Furono gli anni della tumultuosa riscoperta della democrazia.
A Perugia appena liberata nel 1944, Aldo Capitini inventava i COS, che danno il titolo alla nostra rassegna, e che significarono, come dice Putnam, la partecipazione comunitaria alla vita pubblica per la prima volta in Italia.
Poi la politica mondiale e la guerra fredda hanno rapidamente chiuso la parentesi, sono tornati sospetti e divisioni.
Anche Putnam "…aggiunge, con tono più preoccupato e perplesso: "Questa è stata la reazione dei primi mesi, adesso i dati sono meno confortanti, per cui il problema resta aperto: sapremo avviarci verso una maggiore solidarietà?".
E si augura una ripresa della solidarietà ostacolata da tanti fattori: "La sua caduta è un delitto provocato da vari assassini o cause". Una in particolare va ridimensionata: "La durata della giornata lavorativa che blocca la comunicazione familiare e sociale, spingendoci tutti tra le braccia della televisione".
Anche qui ci piace ricordare la polemica del "Potere è di tutti", il foglio mensile che Capitini pubblicò dal 1963 al 1968, con i sindacati di allora per la miope accettazione della settimana corta, proposta dagli industriali.
Si difendeva, 35 anni fa, la scelta della giornata lavorativa corta per le stesse ragioni che oggi la difende Putnam, cioè per favorire la comunicazione familiare e sociale.
Si chiedeva per i lavoratori di ogni categoria più tempo a disposizione per arricchire la propria cultura e la propria persona, per partecipare alla vita politica, per seguire manifestazioni artistiche, per i propri hobbies, per la cura della persona fisica, per fare attività solidali.
Purtroppo i vertici sindacali e di riflesso i lavoratori non sono ancora oggi sensibili a queste esigenze, mentre abbiamo visto moltiplicarsi per la fine della settimana corta le offerte di svago, che hanno il duplice fine di arricchire chi le offre e di tenere lontani i cittadini dalla partecipazione consapevole al potere di tutti.

"Il tempo libero deve rendere ogni lavoratore più capace di partecipare attivamente al controllo e al miglioramento del tempo di lavoro: ognuno che lavora deve essere più istruito, meglio informato dei problemi di tutti...
Il tempo libero va utilizzato per l'attività civica di partecipazione ai problemi del miglioramento della comunità in cui viviamo, il villaggio, la città, la regione; per l'attività politica, per l'attività sindacale, per l'attività pacifista...
Il tempo libero va utilizzato per esercitare liberamente quella attività creativa che uno preferisce, cercando non soltanto di ricevere, di vedere, di imparare, ma anche di fare...
Il tempo libero va utilizzato anche per il raccoglimento, per il silenzio, per le nostre riflessioni...
Il tempo libero va utilizzato per svilupparci igienicamente e sportivamente e per curare il nostro corpo e il nostro sistema psichico e nervoso...
Il tempo libero può produrre il miglior capitale che ci sia: l'uomo libero."
(Aldo Capitini, IL POTERE DI TUTTI, pag.166/67)