Le voci della Pace



DISVASTIGO
PREMIO ZAMENHOF - Le voci della pace

Venerdi' 13 dicembre 2002, ore 21,00 al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, riceveranno il Premio "Zamenhof" Edizione 2002 – le voci della pace, Padre Giulio Albanesi per il suo impegno in soccorso dei deboli e delle vittime delle lotte tribali in Uganda; "Medici senza Frontiere" per l’assistenza ai poveri ed alle vittime dei conflitti nei Paesi del Terzo Mondo (ritirera' il premio il Vicepresidente nazionale dott. Riccardo Grifoni); Comunità di Sant’Egidio di Roma, per l’impegno ecumenico a favore della pace e del dialogo tra le religioni e le culture (ritirera' il premio l’Assistente Ecclesiastico della Comunita' don Matteo Zuppi).

Il Comitato d’Onore del Premio e' così costituito:

Maestro Bruno Bartoletti, Direttore Artistico del Teatro dell’Opera di Chicago; Professor Tullio de Mauro, Universita' "La Sapienza" di Roma; Monsignor Antonio Riboldi, gia' Vescovo di Acerra; Dottor Armando Spataro, Procuratore della Repubblica di Milano; Dottor Saverio Tutino, giornalista de La Repubblica; Professor Antonio Zichichi, Fondazione "Ettore Maiorana".

La Federazione Esperantista Italiana ha istituito un premio intitolato al nome ed alla figura di Ludovico Lazaro Zamenhof (1859/1917) il quale al grande merito di aver creato l’Esperanto ha aggiunto l’esempio di una vita tutta dedicata all’aiuto dei più deboli ed alla difesa di profondi valori di umanita'.

Nel mondo attuale, in cui la modernita' sembra coincidere con il trionfo dell’individualismo ed il primato dell’economia, mentre il paradigma della forza e della potenza pretende di sostituirsi a qualsiasi altro modello, cancellando le diversita' e omologando le culture e le civilta' meno forti, la Federazione Esperantista Italiana ritiene necessario far sentire la propria voce in difesa di quei principi che da sempre costituiscono l’anima del movimento esperantista.

Il Premio "Zamenhof" dovra' contribuire a promuovere una riflessione sui temi della comprensione tra i popoli e della pace; a tale scopo sarà assegnato ogni anno a tre cittadini italiani che, operando nella cultura, nel campo della solidarieta' internazionale o nello spettacolo, abbiano illustrato con la propria attivita', i valori della pace, dell’amicizia fra i popoli, dell’aiuto agli uomini che vivono in paesi meno fortunati, della tutela delle culture e delle lingue così dette minori.

Ai premiati verrà donata una scultura di Valeriano Trubbiani, che si ispira alla comprensione ed alla concordia tra i popoli. Nell’opera, la stella verde del Movimento Esperantista esprime l’anelito alla liberazione dalla schiavitu' dell’incomprensione linguistica rappresentato dalla Torre di Babele; dalla sua prigionia fuggono cinque animali tipici dei cinque continenti come simbolo dell’intera umanita'.

Riceverà il Premio "Umberto Stoppoloni" Edizione 2002 - l'integrazione impossibile, l'Associazione "Ridere per vivere" Associazione Italiana di comicoterapia - I clown dottori.

Tale premio nasce, per iniziativa della famiglia Stoppoloni e del Gruppo esperantista di Pistoia, per ricordare la figura di Umberto Stoppoloni (1917 - 2001), magistrato e appassionato esperantista. Il premio riconosce persone che abbiano caratterizzato il loro impegno sociale e civile per raggiungere un risultato che, a una prima impressione, si sarebbe detto impossibile, soprattutto un risultato legato ad un ideale di integrazione di realta', situazioni o esperienze apparentemente inconciliabili. Le integrazioni impossibili, appunto. Con il premio si vuole così ricordare che Umberto Stoppoloni si e' speso con tenacia, pazienza e umilta' per far crescere ideali legati all'idea di una lingua internazionale Esperanto. Sono ideali - quelli esperantisti - che sono primariamente volti a favorire l'integrazione, la comprensione e la conciliabilita' fra realtà e culture spesso distanti e antagoniste. Con il premio ci si propone quindi di individuare - neglli ambiti e nelle realta' più diverse - casi che possano essere riconoscibili come integrazioni apparentemente impossibili che sono poi diventate realta'.

Concludera' la serata "Saluton al Vi, Doktoro Esperanto" del M.o Federico Bonetti Amendola. Prima esecuzione assoluta. Federico Bonetti Amendola pianoforte, Cristina Iannicola soprano, Maria Rosa Valli voce recitante su versi di L. L. Zamenhof.

Sabato 14 Dicembre, ore 10,30 aula M 2 - Facoltà di Afraria - Universita' degli Studi di Ancona - Tavola rotonda sul tema: "La globalizzazione culturale e linguistica". Interverranno: Prof. Ugo Ascoli, Università di Ancona; Prof. Renato Corsetti, Universita' "La Sapienza" Roma, Presidente dell'Associazione Universale di Esperanto; Prof. Michael Karris, Johon Cabot University, Roma; Don Lamberto Pigini, Direttore "Juvenis" e "Adulescens". Sono stati inoltre invitati il Prof Lucio D'Arcangelo Redazione rivista "Ideazione"; Prof Tullio De Mauro, Università "La Sapienza", Roma. Moderatore: Prof. Aldo Grassini Presidente della Federazione Esperantista Italiana.

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