nO WorK No ShOp Per un luogo/non luogo delle reti europee, per attraversare l'ESF



nO WorK No ShOp
Per un luogo/non luogo delle reti europee, per attraversare l'ESF


A partire dalle sollecitazioni che, da più parti nel movimento e in
particolare nel dibattito delle reti europee (guardiamo ad esempio al
progetto Europ@ctionHub nato nell'ultima assemblea di Barcellona del 5
ottobre, ma anche ai precedenti appuntamenti di Siviglia, Leiden, Sredisce,
Bruxelles, Copenhagen), sono state sollevate sulla questione di uno spazio
aperto in grado di attraversare l'ESF, producendo elementi di ricerca e di
relazione indipendenti, è nostra intenzione dare chiarimento rispetto a
come il movimento delle e dei disobbedienti abiteranno l'appuntamento di
Firenze. Piuttosto infatti che dare vita ad uno spazio identitario e
perimetrato ci sembra opportuno lavorare per la costruzione di un momento
che metta al centro l'agire di rete europeo e non solo italiano definendo
convergenze variabili sui temi e sulle pratiche. E' per questo che il luogo
di cui intendiamo essere parte, lo spazio NO WORK NO SHOP, collocato
all'interno del palazzetto dello sport, sarà caratterizzato da una forma di
workshop permanente che ha il suo asse costitutivo nella sperimentazione di
Global Tv, una tv satellitare dotata di un'estensione che coinvolge oltre
all'Europa, la Palestina, l'Iraq e la Turchia e che tenterà di attivare una
nuova frontiera della comunicazione indipendente. Quest'ultima verrà
definita da una modalità organizzativa aperta che prevede due appuntamenti
giornalieri di briefing redazionale e la dislocazione di sei isole autonome
di diretta in grado di narrare le giornate del forum. Global Tv potrebbe
quindi essere l'occasione per mettere in relazione i diversi soggetti che
fanno del linguaggio e della "guerriglia comunicativa" elementi portanti
del loro agire politico.
Oltre alla tv il progetto Global si articolerà attraverso un network di
radio che opererà su un canale satellitare e attraverso un magazine che
presenterà il numero zero proprio nei giorni di Firenze.
Gli altri assi di discussione e di sperimentazione dello spazio NO WORK NO
SHOP graviteranno attorno alle questioni dei saperi e della proprietà
intellettuale, del reddito e delle nuove forme di conflitto sul lavoro,
dello zapatismo e della diplomazia dal basso, dell'orizzonte europeo e dei
migranti. Nello stesso tempo NO WORK NO SHOP si candida ad essere luogo
attraversabile anche da altri terreni di confronto e di convergenza
espressi dalle reti europee di movimento.
Più volte abbiamo detto di essere parte tra le altre del movimento e
abbiamo bandito ogni vocazione all'autosufficienza e per questo riteniamo
che Firenze e la nostra scelta di attraversare in modo non lineare il forum
possa essere occasione di condivisione per chi pur esprimendo elementi di
critica nei confronti del forum ufficiale, non intende scegliere una via di
separatezza.
Questa proposta è rivolta, poi, a tutti quei soggetti e a quelle reti che
fanno del conflitto e della radicalità momenti indissociabili dalla
produzione di linguaggio e di consenso, e che intendono il conflitto stesso
in termini di pratiche inclusive e costituenti, in grado di parlare e di
costruire relazioni. L'agire di rete, il metodo dell'orizzontalità
organizzativa a nostro avviso non esclude l'assunzione del nesso di
relazione tra agire e comunicazione, prassi e produzione di senso.
Invitiamo tutti quindi ad esprimersi quanto prima su questo testo per far
si che intorno a Firenze si generi una dinamica di moltiplicazione di
relazioni, piuttosto che di anoressia delle stesse.

Da un luogo imprecisato
Anno secondo della GuerraGlobalePermanente

Movimento delle e dei disobbedienti


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